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in fumo_progetti | Il Risorgimento a fumetti

di - 9 Febbraio 2011

Celebrare i 150 anni dall’unità
d’Italia sembra quasi un delitto. Per alcuni suona paradossalmente come
un’offesa. Eppure, che piaccia o no, questo è il Paese in cui viviamo. Un Paese
formalmente e geograficamente compatto, seppur con le sue differenze culturali
che lo rendono ancor più attraente. Dove gli enti pubblici latitano – o mettono
una pezza con formali iniziative dallo spirito celebrativo -, un gruppo di
creativi appartenenti al mondo del fumetto hanno fatto la loro parte,
contribuendo alla realizzazione di due volumi monografici co-editi.

Da una parte ci sono il Giornalino
e tutto il gruppo editoriale San Paolo, dall’altra c’è il Museo del Fumetto di
Lucca. Che, oltre a sostenere il prodotto editoriale, ha messo in mostra gli
originali delle storie di gente comune disegnate da grandi autori per ricordare
appunto il Risorgimento e l’unità d’Italia.

“Ci siamo messi insieme in
questa bella avventura per raccontare a fumetti la storia d’Italia”
, spiega
padre Stefano Gorla, direttore del Giornalino e di G-Baby.
“Lo facciamo
mettendo in luce gli aspetti migliori. Quelli che
appartengono a un popolo che si è costituito su basi solide fatte di
fratellanza e solidarietĂ . Abbiamo raccontato le storie delle persone comuni. E
lo abbiamo fatto attraverso le penne di grandi autori come Cavazzano, Milazzo,
Ambrosini e molti altri”
. E infatti la traccia lasciata da persone
comuni, in questi bei volumi, è ben visibile. “C’è un poliziotto. Ma
anche un sacerdote. C’è un militare, e ci sono ragazzi in gita scolastica.
Attraverso i loro sguardi abbiamo voluto ricostruire il senso dell’unità.
Questa è un’esperienza che ci ha dato grande gioia. E ci rende ancor più felici
il pensiero di poterla trasmettere ai ragazzi, che rappresentano davvero la
parte migliore del nostro paese”.

E mentre al Muf è in corso la
mostra – che dopo Lucca farà tappa anche a Milano (al nascituro Museo del
fumetto, la cui inaugurazione sembra slittata ad aprile), a Napoli, a Palazzo
Ducale di Genova, al Palazzo Te di Mantova e nella Rapallo di Cartoons on
the bay
– il Museo di Lucca già si prepara alla promozione di un concorso
grafico sull’unità nazionale che, grazie anche al Ministero dell’istruzione,
coinvolgerà tutte le scuole d’Italia.

“Il Risorgimento
rappresenta una bellissima pagina della nostra storia”
, commenta il miglior disegnatore italiano di
paperi, Giorgio Cavazzano. Che insieme ad Artibani, Frisenda,
Mastantuono, Milazzo, Nizzoli, Ambrosini e Toppi ha reso possibile la definizione
di questo percorso e storico sintetizzato nei due volumi intitolati 150° –
Storie d’Italia
. “Mi sono sempre sentito partecipe di queste
storia. E da veneziano quale sono
”,
prosegue Cavazzano “non posso che ricordare la figura di Daniele Manin. Del
resto sono nato con questi ideali. E partecipare a questo evento è stato per me
un onore e un piacere”.

Di fronte al lassismo
istituzionale e culturale che accompagna questo evento, è difficile evitare
paragoni e confronti: “Gli americani, per il loro Paese, hanno
realizzato celebrazioni colossali. Qua c’è fortunatamente qualcuno di buona
volontĂ , lungimirante dal punto di vista intellettuale, che ha creato questo
piccolo capolavoro. Riunire cosĂŹ tanti disegnatori su un tema cosĂŹ complesso e
difficile è davvero un bel traguardo. Le storie realizzate per questo evento?
Sono poesie”
, conclude Cavazzano.

In mostra contemporaneamente a
Perugia (con gli originali) e a Lucca (con copie fedeli, che saranno poi
sostituite una volta conclusa l’esposizione in corso in Umbria) ci sono anche
le tavole di Otto regine – Storia e storie del Risorgimento umbro.
Un’opera inedita – pubblicata anche su un bel volume cartonato – realizzata da Giuseppe
Palumbo
: “Ho avuto la fortuna di disegnare questa storia un po’
anomala all’interno del progetto per le celebrazioni dei 150 anni. Ho disegnato
una storia piccola, particolare: quella dell’ingresso della provincia di
Perugia all’interno dell’unità d’Italia. Scoprendo fra l’altro una cosa che non
conoscevo: Perugia è infatti la prima provincia a chiedere l’ingresso in
quell’Italia che era ancora da creare”
, dice l’autore.

“Vedi, il bello del fumetto”, conclude Palumbo, “è che rappresenta un’arte
economicamente accessibile. Può essere letta e prodotta con poco. Con cifre che
non sono paragonabili a quelle del cinema e della televisione. Questo
linguaggio fa davvero impossessare i lettori delle storie che raccontiamo. Alla
fine questo è davvero un medium virtuoso, che con poco riesce a darti
moltissimo”.

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lungo viaggio di gente comune per costruire una nazione

Museo del Nazionale del Fumetto

Piazza San Romano, 4 – 55100 Lucca

Orario: da martedĂŹ a domenica ore 10-19

Ingresso: intero € 4; ridotto € 3

Info: tel./fax +39 058356326; info@museoitalianodelfumetto.it;
www.museoitalianodelfumetto.it

[exibart]

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