In quello che sembra essere un momento decisamente sfortunato, la dea bendata ci mette lo zampino e l’ex investigatore Étienne vince al lotto una cifra da capogiro.
Comincia così
Un peu avant la fortune, ultimo album della coppia
Dupuy e
Berberian, che conosciamo per la bella serie di
Monsieur Jean (che purtroppo in Italia non ha avuto molto seguito, forse anche a causa dei continui cambi di casa editrice, che hanno portato il personaggio a uscire prima con Mare Nero, poi con Lizard, quindi con Indypress e infine con Bande Dessinée, senza che nessuno investisse seriamente nel preservarne la serialità) e che qui hanno lavorato su sceneggiatura di
Jean-Claude Denis, producendo, dal punto di vista grafico, quello che sembra essere il loro miglior libro in assoluto. I
l segno di
Monsieur Jean infatti si fa più morbido per amalgamarsi con i colori di Ruby, che mettono in risalto la drammaticità di ogni tavola.
Ma torniamo a Étienne, che prima prende il metrò sbagliato, poi accetta l’invito a casa di uno sconosciuto, poi si fa rapinare del portafoglio. Per fortuna, la sera prima aveva lasciato la casa di amici con indosso la giacca sbagliata. Il biglietto non è andato perso, ma rischia di farlo quando Étienne, per evitare un’ambulanza che procede contromano, finisce nel fiume con la sua auto.
La polizia trova nel portafoglio di Étienne un numero da chiamare in caso d’emergenza: è quello di Laetitia, che corre in ospedale. A questo punto tutto si complica: Étienne si convince che la ex fidanzata si sia fatta viva solo perché avrebbe saputo, in qualche modo, della favolosa vincita. Dopo l’incidente, Laetitia torna a farsi viva con l’intenzione di riallacciare i rapporti con Étienne, e questo rafforza in lui la convinzione che lei sia interessata solo ai suoi soldi. Sarà vero?