Che fine hanno fatto le nostre videocassette? Alcuni le hanno buttate, altri le hanno riposte in scatoloni occupando cantine e soffitte, altri ancora hanno voluto lasciarle sui loro scaffali, in ricordo dei tempi passati o per semplice noia di trovagli un posto. Con l’avvento del digitale, l’analogico e ingombrante VHS è quasi scomparso, rasentando la via d’estinzione. Nessuno ormai ha più voglia di mettersi a sbobinare vecchi nastri o usare introvabili registratori anni ’80 – ‘90, diventati un cimelio vintage. Ma c’è una soluzione per riscoprire quei filmati che, nel passaggio all’era digitale sono finiti nell’oblio e non c’è bisogno di recuperare nessun lettore VHS. Si tratta di VHS Vault, un catalogo online presente sul sito Internet Archive che conta 20mila nastri ritrovati e digitalizzati per essere visualizzati e commentati.
Internet Archive è una biblioteca digitale accessibile a tutti gratuitamente e contiene pagine web – tra le quali anche una nostra home page risalente al lontano dicembre 1998 – libri, testi, immagini, registrazioni audio, concerti dal vivo, milioni di video, programmi televisivi e programmi software. Il sito è nato nel 1996 grazie all’idea di Brewster Kahle di organizzare quelle astratte pagine che stavano iniziando a diffondersi all’epoca, sfruttando la stessa materia impalpabile di cui erano fatte: il web.
Un contenuto internet è effimero e, siccome nessuno aveva intenzione di conservarlo, ci ha pensato Kahle. La collezione non fu accessibile fino a quando nel 2001 non fu sviluppata la Wayback Machine, uno strumento che raccoglie siti indicizzati, portando alla luce antiche pagine web.
Un ottimo modo per stimolare la curiosità, soprattutto in questi giorni in cui siamo tutti invitati a non uscire per evitare nuovi contagi di coronavirus. Sfogliando il catalogo virtuale di VHS Vault è possibile imbattersi in “video-reperti” come la pubblicità giapponese di Super Mario, cortometraggi che esaminano le abitudini sessuali degli anni ’80, una guida all’utilizzo di Microsoft Windows 95 presentata da Jennifer Aniston e Matthew Perry, il Burning Man del 1994, la versione su nastro del primo Toy Story, lezioni di aerobica e tanti altri video impensabili che, a differenza di YouTube, sono disponibili per il download, la conservazione, il remix, la modifica oppure l’eliminazione.
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