Categorie: Libri ed editoria

libri_saggi | Parole che dipingono | (meltemi 2004)

di - 8 Novembre 2004

Michele Cometa, già autore de Il romanzo dell’architettura (Laterza 1999) e curatore del Dizionario degli Studi Culturali (Meltemi 2004), con Parole che dipingono analizza una significativa porzione della produzione letteraria secondo la visual culture.
Il ritardo italiano rispetto ai paesi anglosassoni, in cui i cultural studies sono ampiamente diffusi (basta notare il continuo aumento di corsi di laurea con questo titolo), è evidente. E tra gli studi culturali, forse complice il nostro patrimonio artistico, a tardare a imporsi è proprio la cultura visuale, che non disdegna riflessioni su forme popolari e non canonizzate di manifestazioni artistiche.
Parole che dipingono è uno dei primi passi per colmare questa lacuna. L’autore, più che tracciare una linea teorica, delinea un percorso esemplificativo delle interazioni tra parola e immagine (le reciproche illuminazioni delle arti, secondo la felice espressione di Oskar Walzer). Sia gli autori della parola presi in esame (oltre a Dostoevskij, tutti di area tedescofona: Heinse, Kaschnitz, Bernhard, Handke, Arnim), come quelli dell’immagine sono familiari al lettore. Cometa sceglie opere d’arte riconoscibili, presenta immagini che “concorrono alla costruzione di un canone visivo-culturale dichiaratamente operante nella costituzione della modernità nelle sue varie declinazioni locali”. La visual culture non si accartoccia quindi in un’analisi circoscritta agli ultimi decenni di manifestazioni artistiche, ma dispiega le sue potenzialità teoriche rileggendo e riguardando opere note agli studiosi: la pittura vascolare greca, il volto della Madonna Sistina, le spire voluttuose del Laocoonte. Dai pixel torniamo al pennello, insomma.
I “generi” artistici presi in esame sono diversificati. Da un lato vengono infatti presentate opere di poesia, narrativa, saggistica, epistolari, dall’altro scultura, pittura e schizzi di opere di architettura. Viene privilegiata la prospettiva letteraria, secondo la modalità di rielaborazione dell’ékphrasis (descrizione di immagini), con un ricco panorama di cui basta forse illuminare alcuni aspetti.
Ci sono descrizioni tradizionali (per quanto tradizionale possa essere la traduzione in parola): Wilhelm Heinse intesse la sua trama di riflessioni sui restauri del Laocoonte, offrendo un esempio tardosettecentesco per un’interpretazione sessuata dello sguardo.
C’è l’interessante caso di ékphrasis creativa, ékphrasis che “non descrive il suo quadro ma lo produce”: Karl Friedrich Schinkel, durante una specie di gara tra arti sorelle, disegna una storia di Clemens Brentano nel momento in cui viene inventata e raccontata. Ci sono torsioni parodiche: Fëdor Dostoevkij associa il volto virginale della Madonna Sistina a quello di una maliziosa adolescente e ai perversi pensieri del suo futuro marito.
Infine, c’è la creazione di gallerie di opere anticanoniche: Thomas Bernhard disegna un bizzoso percorso culturale alternativo nel patrimonio del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Lo scrittore intesse la trama di un lessico visivo, riconoscibile sia nella reiterazione di termini legati al vedere, sia nella prospettiva offerta dai diversi protagonisti: lo sguardo innocente, lo sguardo interrogante, ma soprattutto lo sguardo inquisitore del guardiano del museo, simile a quello dei sorveglianti del panopticon di Foucault. Oltre, aggiungiamo, al nostro sguardo di lettori.

link correlati
www.culturalstudies.it, dizionario on line dell’autore sui termini della cultura visuale

anna castelli


Parole che dipingono. Letteratura e cultura visuale tra Settecento e Novecento/Michele Cometa – 1. ed. – Roma: Meltemi, 2004. Descrizione: 168 pp., ISBN: 88-8353-326-7, prezzo: 17 euro. Contatti: Meltemi, via Merulana 38, tel 06/4741063, fax 06/4741407, web www.meltemi.it, e-mail: uff.stampa@meltemieditore.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18