Categorie: Libri ed editoria

Reading Room | Se l’altra metà del cielo cambia il mondo

di - 26 Agosto 2013
Carla Subrizi ci racconta un’altra storia, quella che riguarda le donne e soprattutto le artiste donne, dagli anni Sessanta e Settanta fino ai giorni nostri. Prima di quegli anni, non sentendosi partecipi di questo racconto, le donne nell’arte hanno tracciato narrazioni parallele, che si sono unite all’iter della storia dell’arte. Hanno segnato il cambiamento, partendo da una visione personale per influenzare direttamente il punto di vista collettivo e sociale standardizzato, mediante un intervento politico inteso come possibilità attiva, azione necessaria e audace di riscrivere alcune stratificazioni di valori e sistemi legati al potere maschile. A determinate imposizioni filosofiche e linguistiche hanno risposto con nuove premesse culturali, che hanno aperto altre possibilità di letture dell’arte e della società. In questo senso hanno creato azioni artistico-politiche.
Azioni che cambiano il mondo. Donne, arte e politiche dello sguardo, è il titolo che Carla Subrizi dà al suo libro, riprendendo in parte un titolo di Georges Bataille, esperienze interiori per cambiare il mondo. L’azione è intesa anche come partecipazione attiva attraverso le proprie visioni ed esperienze interiori, il personale linguaggio fatto di memoria e affetti indirizzato al cambiamento collettivo.

Il libro è una raccolta di scritti tra il 1999 e il 2012, 13 anni, dice Subrizi, nei quali molte cose sono cambiate riguardo gli studi sulle relazioni tra arte, azione e femminismo, ma anche riguardo la sua personale posizione di donna e storica dell’arte, senza mai abbandonare alcuni fils rouges che li caratterizzano, uno tra tutti l’utilizzo del corpo nelle sue sfaccettature e adoperando qualsiasi mezzo artistico a disposizione. Ma anche l’attenzione sul corpo come attraversamento, dai tragici effetti delle marginalità: il dolore, la follia, i traumi, la paura di dover superare alcuni limiti imposti da violenza fisica e psicologica.
Il dolore di Gina Pane reso fisico e in “terza persona” attraverso l’azione in pubblico, ne è un esempio significante. Pensiamo ad Azione sentimentale, ripetuta davanti ad un pubblico nel 1973. L’artista si rannicchia e, munita di due mazzi di rose, uno rosse e l’altro bianche, inizia un’azione lenta e ritualistica. Si punge il braccio con le spine delle rose e pratica un taglio sul palmo della mano tramite un rasoio, a tal punto da far sembrare il braccio stesso lo stelo della rosa, con i suoi petali carnali e sensuali. Le lesioni sul braccio evocano cenni all’erotismo e alla sfera femminile, così come riecheggia il motivo dell’amore materno, suggerito dalla posizione fetale assunta durante l’azione. Le ferite infrangono l’indifferenza del pubblico, attivando pensieri e significati legati alla profondità dell’essere, ai timori dell’esistenza, agli spazi esistenziali propri del vivente.
Altrove, Nancy Spero ha considerato la follia partendo da Artaud per poi analizzarla come parte della storia e del mondo. Carolee Schneemann si è rotolata tra animali morti, cospargendosi il corpo di pittura. Eleonor Antin ha programmato ferrei dimagrimenti, Hannah Wilke ha registrato le fasi di una malattia degenerativa come un cancro.
Partire dal corpo non ha voluto dire solo una diretta messa in gioco o l’utilizzo esclusivo della performance. Le “woman artist”, scriveva Anne Marie Boetti in un articolo comparso su “Data” nel 1975, attraverso l’azione attiva rimettevano tutto in discussione, essendo fuori dal sistema convenzionale dell’arte, dai musei e dalle esposizioni, potendo quindi permettersi di scrivere qualcosa di incredibilmente nuovo.
Il tentativo di storicizzare provando a costruire delle linee di congiunzione tra il lavoro e l’impegno delle artiste dagli anni Sessanta ai giorni nostri è arduo, soprattutto per il fatto che è un argomento ancora aperto a molteplici interpretazioni e non trattato nella sua complessità. Questo libro è uno strumento per poterlo fare, dando alcuni giusti input alla nostra curiosità e fornendo le basi per un’attenta ricerca sull’argomento.
Carla Subrizi
Azioni che cambiano il mondo. Donne, arte e politiche dello sguardo
Editore: postmedia books
Anno di pubblicazione: 2012
ISBN:  9788874900800
Pagine: 256
Euro 21
                                       

Nasce a Taranto nel 1976, è critico d’arte e curatore indipendente. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università del Salento, si è successivamente specializzata in comunicazione visiva e arte contemporanea a Roma e a Berlino dove ora vive. Ha collaborato con diverse testate del settore. Ha curato mostre in spazi privati e pubblici e pubblicato cataloghi di artisti. Collabora da diversi anni con il Centro d’Arte Contemporanea Torrione Passari.

Articoli recenti

  • Fotografia

Other Identity #179, altre forme di identità culturali e pubbliche: Sharon Formichella Parisi

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

16 Novembre 2025 9:30
  • Mostre

“neither artificial nor intelligent”: a Venezia la pittura di Ahmet Öğüt tra IA e stereotipi sociali

Dopo aver rappresentato la Turchia alla Biennale del 2009, l’artista Ahmet Öğüt torna a Venezia con una nuova mostra personale…

16 Novembre 2025 0:02
  • Mercato

Il Ponte, all’asta opere riscoperte e di caratura museale

Tutto pronto per l’arte moderna e contemporanea di Palazzo Crivelli. Tra i top lot anche un capolavoro di Modigliani, appartenuto…

15 Novembre 2025 21:35
  • Fotografia

Rigorosa, al femminile, immersa nel tempo: Paris Photo 2025, nelle parole della direttrice

La direttrice artistica Anna Planas di parla di Paris Photo 2025, la fiera parigina dedicata alle immagini, sempre più riferimento…

15 Novembre 2025 17:30
  • Fiere e manifestazioni

Arte Padova 2025: si apre il sipario sugli stand della 35ma edizione

Anche quest’anno, Arte Padova si conferma un ponte tra cultura e mercato, un luogo dove la tradizione dialoga con le…

15 Novembre 2025 15:46
  • Beni culturali

Italia e Albania fanno squadra per la cultura. E in campo scende anche il MAXXI

Dall’accordo tra il MAXXI di Roma e la Galleria Nazionale di Tirana alle nuove iniziative museali e archeologiche: Italia e…

15 Novembre 2025 14:30