Nell’estate del 1952 vedeva la luce il primo numero di un’originale iniziativa editoriale, frutto del sodalizio tra lo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti e l’illuminato imprenditore Adriano Olivetti. Era nata seleArte che, all’insegna della selezione e dell’informazione, si proponeva di seguire ed analizzare i fenomeni artistici contemporanei a livello internazionale, per voce dei suoi più autorevoli interpreti e studiosi. Arte intesa in senso ampio e trasversale, perché il campo d’indagine della testata sarebbe stata la creatività, dovunque essa si esprimesse, dalla pittura all’architettura, dal cinema alla letteratura, dallo spettacolo all’urbanistica, dall’arredamento al disegno industriale.
SeleArte era destinata ad un grande successo. Arrivò a tirature intorno alle 55.000 copie ed una distribuzione praticamente mondiale. Quando cessò le pubblicazioni, nel 1966 con il n° 78 (a causa della scomparsa del suo mecenate Olivetti) la rivista aveva ancora un importante seguito, anche se l’evoluzione del mercato editoriale lasciava presagire un prepotente successo di altri tipi di prodotti, caratterizzati soprattutto dai grandi formati e dalle riproduzioni fotografiche di prestigio.
Nel 2002, a 50 anni dalla nascita della rivista, la Fondazione Centro Studi sull’arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, aveva pubblicato l’Indice Generale della collana: un volume, un cd-rom e la possibilità della consultazione gratuita on-line. Un’operazione che ebbe un grande successo, oltre ad assecondare un preciso auspicio dello stesso Ragghianti, significativamente esternato nell’editoriale di congedo dai lettori.
Oggi le due fondazioni hanno fatto di meglio e di più, pubblicando su dvd il reprint dell’intera collezione, ancor oggi oggetto di desiderio di molti appassionati che si contendono a prezzi ragguardevoli le rare copie reperibili presso gli antiquari.
SeleArte fu infatti un progetto editoriale straordinario, all’avanguardia ancora oggi e fonte di ispirazione per molti. A leggere poi le dichiarazioni d’intenti di Ragghianti, viene qualche fisiologico brivido pensando a quanta poca strada sia stata fatta in 50 anni e rotti. Oppure a quanto avesse anticipato i tempi seleArte, denunciando la scarsa e cattiva informazione nel mondo dell’arte, la tendenza del sistema dell’arte all’isolamento e all’incomunicabilità con il grande pubblico, la necessità di una critica ed un’analisi dei fenomeni culturali di ampio respiro e senza preconcetti.
Ma intanto seleArte la sua storia l’ha fatta, eccome: 78 volumi appunto, oltre 7000 pagine, 2700 articoli, firme d’eccezione come Jacob Burckardt, Luigi Einaudi, André Malraux, Giuseppe Marchiori, Conrad Fiedler, Alois Riegl, e contributi di artisti come Herny Matisse, Graham Sutherland, Oskar Kokoschka. Solo per citarne alcuni e senza contare il nocciolo duro dei lucidi contributi di Ragghianti e della moglie Licia Collobi.
Ora, tutto questo patrimonio sarà disponibile in un unico dvd, presentato il 16 settembre scorso ad Artelibro, festival del libro d’arte di Bologna. Sarà in vendita al pubblico per metà ottobre, per una cifra attorno ai 33 €. Considerato il valore storico dell’opera e le ampie opportunità di ricerca configurate su 39 sezioni (7300 nomi indicizzati, 370 tavole a colori, 9000 artisti, ecc.) appare un costo veramente modesto per quello che è, in fondo, uno straordinario strumento di conoscenza dell’arte, del pensiero e della vita culturale del secolo scorso.
articoli correlati
Una mostra sulla videoarte alla Fondazione Ragghianti
link correlati
Il sito della Fondazione Ragghianti
L’Indige Generale di seleArte on-line
alfredo sigolo
Foto: da sinistra, Marino Marini, Giorgio Moradni e Carlo Ludovico Ragghianti a Venezia, nel 1948 (foto Museo Morandi)
[exibart]
L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…