Categorie: marcheabruzzi

fino al 18.VII.2004 | Alberto Biasi | Urbino (pu), Palazzo Ducale

di - 5 Luglio 2004

Un’esposizione panoramica che bene propone un viaggio nella storia del lavoro di Alberto Biasi; viaggio a ritroso che non poteva trascurare l’esordio, le sue Trame complesse del 1959-65, dov’egli, osservando i giacigli dei bachi da seta, andava sovrapponendo graticci poveri, di materiali e forme semplici. Tutto questo nell’ottica più ampia delle riflessioni collettive di quegli anni, portate avanti con il Gruppo N e attraverso le esposizioni presso la Galleria Azimuth, riguardanti le ricchezze degli spostamenti semantici suggeriti da elementari dinamiche formali. Chi ha vissuto o studiato quel periodo sa quanto coraggio e forza utopica ci fosse in quegli artisti e quanto questi volessero rompere con il mercato e con la conseguente incoronazione del singolo -la contemporanea e mitica esaltazione dell’io- per credere nel gruppo, fino a scomparirvi.
Su Biasi, e questa antologica lo suggerisce, bisogna aggiungere che ha saputo rinnovarsi (a differenza di altri compagni di viaggio della Op Art e dell’Arte Cinetica) in quanto si è dimostrato autenticamente artista, perché, da solista, ha saputo reinventarsi, ha saputo proseguire la sua riflessione riuscendo a mantenere di buon livello la sua produzione. Infatti, i suoi Politipi, come pure i poetici Assemblaggi, le sue ipnotiche Torsioni, oltre che le sue proiezioni di Luci recenti, attraggono nelle titolazioni seducenti, coinvolgono nella spazialità ricreata, vertiginosa, per apparire infine come un tuffo intellettuale ed emotivo stimolante negli enigmatici silenzi del monocromatico.

Un percorso artistico che diverte, che mai scade nel freddo cerebralismo o nel tecnicismo fine a se stesso; un’arte, quella del padovano, che pre-disponendo (programmando) si dispone all’apertura, all’imprevedibilità del caso, alla fuga dalla volontà dello stesso autore e dunque al creativo confronto, perché, com’egli stesso afferma, il fruitore immagina ciò che manca: il movimento innanzi tutto (..) ma poi riempie e svuota l’opera di altre presenze, come se egli si trasformasse in esecutore d’immagini e la mia opera diventasse semplice strumento.
Ma nel padovano tutto diviene arte, stupore, meraviglia. Anche l’apparentemente statico, il rapporto matematico, il progetto-macchina iniziale. In lui ogni solidità e purezza formale sfuma in instabilità irrequiete, ritmi, apparizioni infinite, fantasmatiche, ch’egli evoca per rivolgerle all’impossibile, eppure così poetica, ricerca della misurabilità (e conoscibilità) dell’incommensurabile.

articoli correlati
La grande svolta, Padova
L’architettura, cronache e storia
forum correlati
Discussioni attorno all’arte pubblica

Redazione Exibart
mostra visitata il 25.VI.03



ALBERTO BIASI- Palazzo Ducale, Sale del Castellare, Piazza Duca Federico 3, Urbino.
A cura di Floriano De Santi e Giovanni Granzotto.
Orario: tutti i giorni festivi inclusi 10,00-12,00/ 15,00-18,00 chiuso il lunedì. Ingrasso libero.
Info: +39 07222760- e-mail: anna.difilippo@versolarte.it
Catalogo: Edizioni Verso L’Arte a cura di Floriano De Santi con un testo di Giovanni Granzotto

[exibart]

Visualizza commenti

  • Bravo Biasi. A mio avviso il più interessante artista italiano di arte programmata e cinetica.

Articoli recenti

  • Musei

Barbara Guidi: dirigere i Musei Civici di Bassano tra patrimonio, grandi mostre e Olimpiade Culturale

La direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa racconta il proprio percorso e riflette sul ruolo del museo oggi,…

18 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Gibellina 2026: presentato il programma della Capitale dell’Arte Contemporanea

Il futuro alle porte: questo il titolo del programma di Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea 2026. Ecco cosa vedremo, tra mostre…

17 Dicembre 2025 20:18
  • Arte contemporanea

Cao Fei, Mona Hatoum e molto altro: ecco come sarà il 2026 di Fondazione Prada

Un anno di mostre e progetti che guardano alle tensioni del presente, dal controllo tecnologico alla memoria collettiva: è stato…

17 Dicembre 2025 16:49
  • Mostre

La GAM di Torino dedica una sofisticata mostra al tema del notturno nella Storia

L’incanto magnetico della notte influenza da sempre l’umanità. Fino al 1 marzo 2026, la Galleria d’Arte Moderna di Torino ospita…

17 Dicembre 2025 16:30
  • Arte antica

A Palazzo Baldeschi due opere aprono una nuova luce sulla vita e sull’arte del Perugino

Studi storici e analisi diagnostiche collocano le due tavole di Perugino, oggi a Palazzo Baldeschi, nel periodo veneziano del Maestro,…

17 Dicembre 2025 14:30
  • Mercato

Viaggio da Milano all’Oriente, con l’arte di Pandolfini

Porcellane, giade, argenti, bronzi e tessuti. L’ultima asta live di Pandolfini, nel 2025, è tutta dedicata all’Arte Orientale

17 Dicembre 2025 13:00