Categorie: Mercato

Arte Moderna e Contemporanea in vendita da Casa d’Aste Babuino

di - 9 Aprile 2021

Questo mese il nostro sguardo sul mercato artistico si ferma su Babuino Casa d’Aste, uno dei punti di riferimento storici del settore nella capitale.

La zona rossa sembrava aver destabilizzato l’andamento dei progetti artistici ma non quelli delle case d’asta. L’avevamo visto nell’articolo dello scorso mese, in cui avevamo raccontato come è stata gestita la situazione economico-artistica messa a dura prova dal Covid. Ma qual è lo scenario del mercato romano dell’arte post zona rossa?

In questo contesto spicca l’atteso evento di Babuino Casa D’Aste, un’asta live dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea. Dal 13 al 15 aprile saranno in vendita dipinti, acrilici, disegni, sculture, grafiche, arti decorative e design del XX secolo.

Un ristretto pubblico, previa prenotazione, avrà la possibilità di partecipare dal vivo, ma gli spettatori non saranno circoscritti a quella sala, bensì coinvolti in una libera partecipazione tramite lo streaming video in diretta.

I pezzi rappresentativi: dai protagonisti della storia dell’arte alle icone del design

I pezzi forti della vendita comprenderanno icone del design, artisti internazionali, ma soprattutto italiani.

I protagonisti indiscussi sono Giacomo Balla e Duilio Cambellotti. Del pittore futurista emergono alcune opere ritrovate nella sua casa romana. Tra queste spicca il lotto 90, una variopinta tecnica mista, motivo per tappeto con stilizzazione di mare (1919 ca). La tempera su carta applicata su tela è stimata tra 20.000 – 25.000 euro. Una proposta interessante, vista la prossima apertura al pubblico di Casa Balla, dopo un accordo stabilito con gli eredi ed un programma a cura del museo MAXXI.

Di Duilio Cambellotti saranno in vendita diversi cartoni preparatori per famose vetrate, come quelle della Chiesa del Rosario in Via degli Scipioni a Roma e della Chiesa di Santa Maria del Piano a Capranica, lotto 102, stimato tra i 2.500 e i 3.000 euro. Emerge anche il lotto 101, un disegno preparatorio attribuibile all’artista, data la somiglianza del soggetto alla vetrata Il chiodo con tralci ed uva del 1915, presente all’interno della Casina delle Civette presso Villa Torlonia.

Lotto n. 102 Duilio Cambellotti, Cartone per vetrata della Chiesa di Santa Maria del Piano a Capranica, “Il sole”, 1945 ca. China e carboncino su carta lucida, cm. 104 x 78

Lotto n. 101 Duilio Cambellotti, cartone vetrata, Casina delle Civette, 1915

Ad essi si aggiunge il lotto 69, Tracteurs Agricoles (1953) di Gino Severini. Il dipinto, stimato tra i 5.000 e i 7.000 euro, è uno studio per pannello facente parte del Fregio dell’Agricoltura che oggi decora il Palazzo dei Congressi di Roma.

Lotto n. 69 Gino Severini, “Tracteurs Agricoles”, 1952-53, Studio variante per pannello Palazzo dei Congressi, Eur, Roma

Una presenza importante è quella dei protagonisti della scuola di Piazza del Popolo: Schifano, Festa, Mambor, Angeli, tra cui risalta anche l’imponente figura femminile di Giosetta Fioroni.

Lotto n. 55 , Mario Schifano, “Mare Energia”, 1983 Smalti e acrilico su tela, cm. 100 x 100, Firma e titolo al retro in teca trasparente

Tra i nomi internazionali notiamo quello di Salvador Dalì, con l’acquaforte Surrealism, e di Roy Lichtenstein. Si tratta del lotto 665, manifesto stampato in serigrafia per la mostra dell’artista al Guggenheim Museum di New York del 1969.

Lotto n. 665 Roy Lichtenstein, Manifesto Guggenheim Museum, 1969, cm. 73 x 73
Lotto 333. Salvador Dalì, “Surrealism”, Acquaforte e acquatinta, ex. 161/175

Tra i pezzi di design si distinguono l’iconica lampada Toio di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, il tavolo di Ico Parisi e due poltrone anni ‘70 firmate Valentino.

Lotto n. 504, Ico Parisi, Tavolo in faggio, anni ’50, piano rettangolare a fianchi bombati, con vetro a lacca bianca. Doppia gamba ad obelisco piatto, con apice a cornice ottagonale
Lotto n. 557 Poltrone Valentino anni ’50

Particolarissimi sono gli oggetti che portano la firma di Émile Gallé, esperto nella lavorazione del vetro artistico francese ed esponente maggiore della Scuola di Nancy. La casa d’asta non propone solo i suoi vasi, ormai cavalli di battaglia, ma anche il lotto 472, splendida opera di ebanisteria stimata tra i 3.000 e i 4.000 euro.

Lotto n. 464, Émile Gallé, vaso in vetro acidato, cm. 28 x 21.

Lo spirito della Roma del passato attraverso un approccio artistico attuale

La Casa d’Aste Babuino sfodera le migliori strategie per restare al passo con le nuove tecnologie. Lo dimostra anche il video pubblicato sul canale Youtube per presentare questo prossimo evento. L’interesse è quello di coinvolgere non solo i tradizionali collezionisti d’arte, ma anche un pubblico più ampio, per riuscire a dare una nuova direzione al mercato artistico.

La casa d’asta nel centro di Roma, celebre soprattutto per la vendita di oggetti di antichità, dà prova di valorizzare con qualità anche l’arte più recente, attraverso una scelta mirata dei pezzi, frutto di un’attenzione rivolta al gusto del pubblico e alle nuove tendenze. La maggior parte degli artisti proposti in questa prossima vendita sono gli stessi che hanno popolato lo scenario artistico della capitale tra gli anni ‘50 e ‘70. Molti di loro sono proprio quelli che frequentavano il quartiere in cui la casa d’asta stessa è ubicata.

Ancora oggi questo luogo mantiene acceso non solo il ricordo dello spirito artistico romano, ma anche la proposta di riaccendere un nuovo spirito e far circolare l’arte tra nuove generazioni e nuovi tempi.

Lotto n. 15 Giosetta Fioroni, “La dimora degli stili”, 1994 Olio su carta, cm. 140 x 170

Laureata in storia dell’arte con specializzazione in ambito contemporaneo all’Università La Sapienza di Roma. Durante la sua formazione ha studiato presso l’Universidad de Sevilla e Université Paris Sorbonne IV. I suoi studi si sono concentrati sull’arte andalusa contemporanea, sull’arte contemporanea femminile e gender studies. Ha svolto ricerche nell’archivio parigino AWARE, Archives of Women Artists, Research and Exhibitions, un'associazione co-fondata nel 2014 e diretta dalla celebre curatrice Camille Morineau. Tra il 2014 e il 2016 ha scritto per The Walkman Magazine e dal 2019 collabora con Exibart. In questi anni si è occupata di progetti di curatela come assistente di galleria e ha partecipato al Workshop Narrare per immagini al MAXXI e al progetto I had a dream, organizzato nel 2018 dalla Moleskine Foundation, insieme al curatore Simon Njami presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.

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