Robert Colescott, 1919 (1980) © The Robert H. Colescott Separate Property Trust Artists Rights Society (ARS), New York. Courtesy of the Trust
Ancora Robert Colescott, ancora Bonhams. Dopo la vendita fuori dalle stime di quell’iconica Miss Liberty del 1980 – acquisita per $ 4,5 milioni a febbraio – la casa d’aste registra una nuova aggiudicazione stellare per l’artista afroamericano. Il fortunato migliore offerente? Alia Dahl di Jeffrey Deitch, presente in sala a New York: «Questa magnifica opera», ha rivelato dopo la vendita, «entrerà a far parte di una delle collezioni più solide della nazione, con una serie di opere di livello istituzionale».
Ed ecco l’epilogo reboante di 1919, già esposta per la prima volta come opera in primo piano nella retrospettiva Art and Race Matters: The Career of Robert Colescott, organizzata dal Contemporary Arts Center di Cincinnati nel 2019, per poi intraprendere un tour nazionale che ha entusiasmato gli spettatori a Portland, Sarasota, Chicago e che culminerà al New Museum di New York nel 2022. Una bella cassa di risonanza, la cui eco è arrivata forte e chiara fino alla sala di Bonhams. «Siamo davvero onorati di aver fornito una piattaforma per la vendita di un dipinto così importante», ha commentato Ralph Taylor, responsabile globale di Bonhams per l’arte post-bellica e contemporanea. «Affrontando le crude verità della storia, l’opera di Colescott 1919 è un capolavoro innegabile e siamo rimasti sbalorditi dalla sua trascendenza a livello mondiale. Siamo entusiasti di continuare a celebrare il genio di Robert Colescott».
Un ottimo risultato finale per l’artista di Oakland – il primo afroamericano ad aver rappresentato, nel 1997, gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia, per la precisione. Ancora lontano, tuttavia, il record assoluto di Colescott, quel George Washington Carver Crossing the Delaware datato 1975 che nel 2021, da Sotheby’s, passava di mano a $ 15,3 milioni.
I figli di Colescott, Alex e Cooper Colescott, che gestiscono il patrimonio del padre ed erano presenti nel corso dell’asta, hanno rilasciato una dichiarazione: «Nostro padre era devoto alla sua arte e sarebbe entusiasta del riconoscimento globale che sta ricevendo oggi. Ammirava gli artisti i cui capolavori abbelliscono le pareti di rinomati musei e sarebbe onorato di essere riconosciuto come uno dei grandi maestri del suo tempo. Nonostante tutti gli ostacoli e le avversità, ha raggiunto la grandezza durante la sua vita e la sua eredità continua a vivere».
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