Man Ray, Lee Miller , 1929. Christie's
Man Ray et les surréalistes scaldano l’atmosfera di Christie’s Paris con un’asta da 203 lotti e una stima di 3 milioni di euro in calendario il prossimo 2 marzo. A conti fatti, si tratta della vendita più importante dedicata all’artista dal 2014, anno in cui la competitor Sotheby’s andò in scena con The Surreal life of Man Ray e totalizzò 3,7 milioni di dollari. Ma non è tutto, anche la provenienza delle opere è decisamente straordinaria: nientemeno che la collezione di Lucien Treillard, l’assistente di Man Ray scomparso nel 2003.
Lucien Treillard affianca Man Ray fin dal 1960. Anche dopo la morte dell’artista, nel 1976, il suo obiettivo resta quello di promuovere e tutelare l’eredità del Maestro: organizza mostre, gestisce prestiti, collabora con gli archivi dell’artista per valorizzare al massimo i suoi lavori. Eppure, questa cura non è bastata a preservare, in passato, il mercato delle opere di Man Ray: nel 1998 il celebre scatto Noir et Blanche fu venduto da Christie’s per 607.500 dollari e, dopo l’aggiudicazione, alcuni esperti ne misero in dubbio la provenienza. Ne parla nel dettaglio un articolo dell’epoca su The Wall Street Journal (novembre 1998) mentre, sulla rivista Art and Auction (febbraio 1998), Stephen Vincent racconta la truffa milionaria ai danni del collezionista Werner Bokelberg, che acquistò fotografie di Man Ray contraffatte tra il 1994 e il 1996. Ma questo è il passato. Oggi le opere dell’artista godono di ottima salute e proprio lo scatto Noir et Blanche, nel 2017, ha totalizzato ben 2,7 milioni a un incanto di Christie’s Paris.
Ed eccoci quindi all’asta del 2 marzo, che punta i riflettori su Man Ray (et les surréalistes) attraverso lo sguardo privilegiato del suo ultimo aiutante. Tra gli oltre 200 lotti messi in vendita dalla vedova Treillard menzioniamo senz’altro A Book of Divers Writings di Adon Lacroix, un volume rarissimo del 1915 illustrato da Man Ray con le poesie della prima moglie (stima: 80.000 – 120.000 euro), alcuni ready-made dell’artista, tra cui l’iconico Object to be destroy – Perpetual Motif del 1971 (stima: 25.000 – 35.000 euro), e i celebri rayogrammi, come Les doigts d’amour de Main Ray del 1951 (stima: 50.000-70.000 euro). Non potevano mancare poi i ritratti di Jean Cocteau (stima: 10.000-15.000 euro), di Pablo Picasso (stima: 8.000-10.000 euro), della reporter di guerra e modella Lee Miller (stima: 6.000 – 8.000 euro), insieme a quello di Méret Oppenheim della serie Erotique Voilée (stima: 50.000- 70.000 euro). Top lot della vendita, infine, è Boîte-en-Valise di Duchamp, una valigetta da viaggio che contiene 68 riproduzioni (stima: 200.000-300.000 euro).
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