Lucy Bull, 16:10 (detail), 2020. Courtesy of Sotheby's
Il 13 maggio dell’anno appena trascorso, un’opera di Lucy Bull ha segnato un nuovo traguardo: il grande dipinto 16:10 (2020) è stato venduto da Sotheby’s New York durante la The Now Evening Auctionper $ 1,8 milioni, superando di gran lunga la stima massima di $700.000 e registrando così il record d’aggiudicazione per l’artista.
Nata a New York nel 1990, la pittrice è uno dei più fulgidi esempi del giovane neo-informale americano e le sue grandi tele sono caratterizzate da colori accesi e tonalità psichedeliche. Bull è stata ospite di prestigiosi spazi espositivi in tutto il globo tra cui la National Gallery of Victoria di Melbourne e il Los Angeles County Museum of Art o la Pond Society di Shanghai. Come abbiamo avuto modo di constatare negli ultimi anni, altrettanto notevoli sono le sue performance in asta (ne parliamo qui).
16:10, il grande olio su tela di lino, con un coacervo di pennellate fluide e colori brillanti passa dal vermiglio, al giallo neon, all’arancione fluorescente, mescolandoli in una composizione che oscilla tra il surreale e il meditativo. Infatti Bull descrive il suo processo pittorico proprio come una forma di meditazione: ogni lavoro è il risultato di venti o più strati di pittura, alternati a tecniche riduttive come graffiature che riportano alla luce frammenti di strati precedenti. Questo metodo evoca il frottage surrealista di Max Ernst, a cui l’artista si ispira, e crea superfici che sembrano vive, dove texture e colori dialogano continuamente. Come osservato da Kat Herriman, critica d’arte di L’Officiel, i paesaggi di Bull ricordano «una versione potenziata dell’Impressionismo, con sfumature che richiamano Mark Bradford» o «le ninfee di Monet in versione lisergica».
In 16:10, esplosioni di giallo elettrico si dissolvono in veli di scarlatto e fucsia, mentre le delicate texture simili a scaglie creano un movimento incessante all’interno del quadro. Questo gioco di tensioni e armonie coinvolge l’osservatore in un’esperienza visiva unica, dove il confine tra l’organico e il cosmico si dissolve. Una parabola fortunata quella dell’artista newyorkese che dal suo debutto non ferma la sua scalata all’Olimpo delle grandi aste internazionali. To the moon!
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…