Hansons Auctioneers
Questa non è la classica storia di Natale. Il suo protagonista è il piccolo albero di quasi 80 cm, 25 rami, 6 mini portacandele e 12 bacche rosse che questo dicembre ha conquistato la sala di Hansons Auctioneers, battuto all’asta per più di £ 3000 nel corso della Oxfordshire Fine Art and Antiques Auction.
La nostra storia inizia negli anni ‘20 del secolo scorso, quando Dorothy Grant riceve in dono il piccolo e spoglio abete, forse prodotto per un costoso grande magazzino londinese. La bimba, di soli 8 anni, dopo averlo addobbato con della neve finta realizzata con del cotone, dato che le tradizionali palline rosse apparivano troppo sontuose dopo la Grande Guerra, lo conserva gelosamente in casa sua nelle East Midlands inglesi. Alla sua morte (avvenuta nel 2014, a 101 anni) l’alberello passa nelle mani di sua figlia, Shirley Hall. Dopo 9 anni, quest’ultima decide quindi di metterlo all’asta lo scorso 15 dicembre per onorare la memoria di sua madre e per garantire che lo spelacchiato abete sopravviva come un umile ricordo della vita degli anni ’20. L’albero è stato infatti acquistato da un acquirente privato del Regno Unito ed è ora pronto per decorare la sua nuova casa. Partendo da una stima di £ 60 – 80, ha scatenato una battaglia di offerte globale nella saleroom dell’Oxfordshire. Venduto per un totale di £ 3411 (circa $ 4328), la sua storia ha toccato i cuori di tutto il mondo, secondo Hansons che ha descritto il risultato dell’asta come sorprendente.
«In origine sarebbe stato comprato per pochi centesimi, ma è stato venduto per migliaia di sterline e questo è sorprendente. Penso che sia il potere della nostalgia. La storia di Dorothy ha risuonato tra le persone», riferisce Charles Hanson, proprietario dell’omonima casa d’aste, aggiungendo poi « per quanto semplice fosse, Dorothy amava quell’albero. È diventato una parte fondamentale delle sue celebrazioni familiari per decenni. Il fatto che le abbia portato tanta gioia è già significativo di per sé; ci ricorda che la stravaganza e l’eccesso non sono necessari per catturare lo spirito del Natale. A Dorothy bastava avere un albero».
Nonostante la devastazione della Prima Guerra Mondiale e la pandemia di influenza spagnola agli albori del secolo, si percepiva uno stato di rinnovato ottimismo. I ruggenti anni ’20 hanno visto importanti progressi nella scienza e nella tecnologia. Ancora oggi, le guerre, le conseguenze della recente pandemia e l’instabilità economica sono ancora tra noi, ma ora come allora, anche grazie ai suoi simboli, lo spirito del Natale non verrà mai smorzato.
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