Courtesy of Sotheby's
Per quasi tre anni, fu “l’inseparabile” di Gustav Klimt: non lo vedeva mai ultimato, mancava sempre quel dettaglio, quella rilettura, ma nel 1916 un’esasperata Serena Lederer – la committente, e madre della giovane ritratta – arrivò dritta all’atelier dell’artista e caricò di peso il dipinto sulla sua auto. Sostanzialmente, lo rapì. «Klimt imprecava e imprecava… Più volte gettò via la matita, disse che non si dovrebbero mai dipingere persone troppo vicine». Oltre un secolo più tardi, Porträt der Elisabeth Lederer va all’asta da Sotheby’s, nella nuovissima sede al Breuer Building di New York. Sfida un Rothko del 1958 che dalla competitor Christie’s, la sera prima, raggiungeva quota $ 62,2 milioni, sfida anche La Lecture (Marie-Thérèse) di Picasso, dell’anno cruciale 1932, andato a $ 45,5 milioni. Non ce n’è per nessuno. Dopo venti minuti precisi di rilanci, il martello di Oliver Barker si ferma a $ 205 milioni ($ 236,4 milioni, incluse le spese). È ufficialmente l’opera più costosa mai venduta da Sotheby’s, a 281 anni dalla fondazione. Fa la storia.
Abbatte tutta una serie di traguardi il ritratto di Klimt, in una notte soltanto. È record mondiale per l’artista viennese, con tanti saluti alla Birch Forest della Paul Allen Collection, che nel 2022, da Christie’s, andava per $ 104,6 milioni. È record mondiale per qualsiasi aggiudicazione nell’anno di grazia 2025, per dirla in breve – e non sorprende, il lotto era tutelato da una «guaranteed property» (leggi: Sotheby’s ha garantito al venditore un prezzo minimo per il lotto, indipendentemente dall’esito dell’incanto), e con tanto di «irrevocable bids» (leggi ancora: qualcuno ha presentato un’offerta irrevocabile, avrebbe acquistato il lotto in mancanza di bid maggiori). Tutto come da collaudato copione. Ma c’è di più: è schizzato molto oltre i pronostici iniziali il risultato del ritratto, la stima pre-asta («upon request») si aggirava intorno ai $ 150 milioni – e in un’annata che non brilla per colpi di testa, specialmente ai piani alti del mercato. Da stanotte, invece, Porträt der Elisabeth Lederer è l’opera di arte moderna più cara mai passata al vaglio del martello; ha superato senza sforzo anche Shot Sage Blue Marilyn di Andy Warhol, l’epitome del pop americano venduto da Christie’s, nel 2022, per $ 195 milioni. Mentre il Salvator Mundi attribuito a Leonardo dorme sogni tranquilli al primo posto in assoluto, imprendibile, dall’alto dei $ 450,3 milioni fissati nel 2017. Risulta scomparso, da allora – ma questa è un’altra storia.
Elizabeth Lederer, figlia dell’industriale August Lederer e di sua moglie Serena, i più importanti mecenati di Klimt – ha sfidato il mercato stanotte, lo sguardo diretto, le labbra prive di emozioni, qualsiasi accenno di imbarazzo è assente, la veste maestosa, regale, lo sfondo verde e blu pallido screziato da passaggi di pesca e di rosa. «Il simbolismo dell’opera attraverso la moda è fondamentale per la sua concettualizzazione», spiegano da Sotheby’s, «i suoi abiti proiettano gerarchia e rango, contemporaneità e tradizione, gusto individuale e raffinatezza mondana». Era in buona compagnia, al Breuer Building, sul rostro nuovo di pacca di Sotheby’s New York: a partire da altri due capolavori di Klimt, Blumenwiese (Blooming Meadow) e Waldabhang bei Unterach am Attersee (Forest Slope in Unterach on the Attersee), andati rispettivamente per $ 86 milioni e $ 68,3 milioni. O Sankthansnatt (Midsummer Night) di Edvard Munch, passato di mano per $ 31,5 milioni. E poi Agnes Martin, Van Gogh, ben sei bronzi di Matisse, ventiquattro lotti complessivi. Tutti insieme, incluso il Klimt da record, provenivano dalla collezione blasonata di Leonard A. Lauder, Presidente emerito di Estée Lauder, nonché mecenate leggendario del Whitney Museum, scomparso la scorsa estate. Bottino finale, da guanti bianchi: $ 527,5 milioni.
«Stasera abbiamo fatto la storia al Breuer», dichiara pochi istanti più tardi Helena Newman, Chairman of Impressionist and Modern Art Worldwide & Chairman of Sotheby’s Europe. «Vedere lo splendido ritratto di Elisabeth Lederer di Gustav Klimt stabilire un nuovo record d’asta per l’artista è di per sé emozionante; vederlo diventare l’opera più preziosa mai venduta da Sotheby’s è a dir poco sensazionale. Klimt è uno di quei rari artisti la cui magia è tanto potente quanto universale». E dire che Porträt der Elisabeth Lederer sfuggì solo per un soffio al destino di molte opere della stessa raccolta, confiscate dai nazisti nel 1938 e poi distrutte in un incendio al Castello di Immendorf, in Austria, alla fine della guerra. Nel 1948 fu restituito a Erich Lederer, in seguito è appartenuto alla Serge Sabarsky Gallery di New York e dal 1985 al filantropo Leonard A. Lauder. Stanotte, da Sotheby’s, ha risvegliato il mercato da mesi di torpore.
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