Un totale di vendite che ammonta a $ 746 milioni, il 37% in più rispetto al primo semestre 2021. Risultati notevoli in tutte le categorie, con un occhio particolare all’arte moderna e contemporanea e agli orologi di lusso, da una parte all’altra del globo. È il primo semestre di Phillips – «una stagione di straordinaria crescita», per usare le parole del CEO Stephen Brooks. Un ultimo sguardo indietro sulla prima fase dell’anno, prima di passare ai (già numerosi) progetti autunnali.
Qualche numero nel dettaglio, a partire dagli incanti pubblici che hanno fruttato $ 590 milioni. Il target? Il 44% degli acquirenti era composto da collezionisti neofiti da Phillips, tra vendite in presenza e online. D’impatto il trionfo dell’equilibrio dal titolo 39=50, ad opera di Alexander Calder – un regalo di compleanno decisamente originale (venduto per $15,6 milioni). E menzioniamo senz’altro il trionfo del già celebre Jean-Michel Basquiat dalla collezione di Yusaku Maezawa, Untitled, ormai il lotto più caro mai venduto nella storia della casa d’aste dall’alto dei suoi $ 85 milioni.
Altri dati significativi riportati dalla maison: l’exploit straordinario delle artiste donne, con risultati d’eccezione per nomi come Yayoi Kusama, Lucy Bull, Antonia Showering e Robin F. Williams. E poi ancora un plauso per il dipartimento Watches in tutte le sue sedi, che ha chiuso la partita con mesi di white gloves e un semestre complessivo da $ 127,2 milioni.
Si cambia format, si ripetono i successi. Le vendite private di Phillips, da gennaio a giugno, toccano quota $ 156 milioni (in crescita del 72% rispetto al primo semestre 2021). Occhi aperti, allora, sulle nuove offerte sulla piattaforma Phillips X – vi abbiamo raccontato, tra le altre, le selling exhibition dedicate ai Lichtenstein appartenuti a Gianni Versace e al dialogo inedito tra Aboudia e Dubuffet.
Non finisce qui. Phillips apre le danze del nuovo semestre con l’annuncio del suo primo spazio espositivo a Los Angeles, come parte della continua espansione globale dell’azienda e del suo impegno nella West Coast. L’apertura è prevista per ottobre 2022, con mostre dedicate agli highlights delle aste itineranti di New York, Londra, Hong Kong e Ginevra, ma anche esposizioni site specific, tavole rotonde ed eventi. Tra i membri del team Blake Koh, Regional Director, Los Angeles, Rebekah Bowling, Senior Specialist, Head of 21st Century Art e Meaghan Roddy, Head of Design, West Coast.
«La West Coast ha svolto un ruolo fondamentale, non solo nell’evoluzione del mercato dell’arte di oggi, ma anche nella traiettoria dell’intera scena artistica contemporanea e del dopoguerra», rivela alla stampaha dichiarato Blake Koh, Senior Specialist e Regional Director di Los Angeles. «Innumerevoli artisti e creativi hanno trovato ispirazione qui in California e sono entusiasti di far parte del team che fonderà Phillips Los Angeles. Siamo ansiosi di condividere con la comunità di Los Angeles tutto ciò per cui Phillips è nota. Da 20th Century & Contemporary Art, Editions, Design e Photographs a Jewels e Watches, Phillips Los Angeles porterà tutto ciò che di meglio potrà offrire alla vivace comunità di collezionisti della città, e non vediamo l’ora di aprire le porte a tutti gli appassionati nella nostra nuova sede a West Hollywood il prossimo ottobre».
Non ci resta che attendere, adesso, le performance della nuova stagione.
Andrea Gambetta, Antonio Addamiano, Uros Gorgone, Cesare Biasini Selvaggi, Manuela Porcu, Fabio Mongelli, Simone Manuel Sacchi, Edson Luli, Federico Pazzagli.
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