Categorie: Mercato

Shakespeare in vendita

di - 21 Marzo 2016
Proprio mentre il mondo celebra il quattrocentesimo anniversario dalla morte di William Shakespeare Christie’s mette all’incanto una copia non registrata della preziosa prima edizione della sua raccolta di opere nota come First Folio. Quattro tomi, pubblicati nel 1623, che contengono 36 opere, 18 delle quali non erano mai state stampate prima di allora e sarebbero andate perdute, inclusi capolavori come Macbeth, La Tempesta, La bisbetica domata, Tutto è bene quel che finisce bene, La dodicesima notte, Racconto d’inverno, Enrico VIII, Giulio Cesare e Antonio e Cleopatra.
Dei 750 che sono stati stampati si hanno notizie di 233 copie arrivate fino a noi, considerate come il Sacro Graal della letteratura, ed i libri presentati da Christie’s sono da poco stati aggiunti a questa lista.
Il record d’asta per un First Folio è stato fissato da Christie’s New York, nel 2001, ed è pari a 6,16 milioni di dollari. Un’altra copia è stata venduta da Sotheby’s a Londra nel 2006 per 2,8 milioni di sterline, circa 5,15 milioni di dollari.
Questa versione da poco riscoperta, non è stata visibile al pubblico per oltre due secoli, più esattamente dal 1800 quando fu acquistato dal collezionista di libri George Augustus Shuckburgh-Evelyn, e oggi potrebbe valere fino a 1,7 milioni di dollari. L’asta è attesissima e andrà in scena il prossimo 25 maggio a Londra, dopo un tour tra New York e la capitale inglese. Tutti da Christie’s si aspettano grandi numeri da questo esemplare, perché come ha commentato Margaret Ford, Capo Internazionale della sezione Libri e Manoscritti: «L’universalità e l’atemporalità della visione di Shakespeare nella natura umana continua a coinvolgere e affascinare il pubblico di tutto il mondo. Anche quattro secoli dopo la sua morte, le sue commedie continuano a toccare e trasformare la vita di tutti noi e continuano ad essere letti ed interpretati in tutto il mondo dall’Albania allo Zambia». E come darle torto! (Roberta Pucci)

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