Torna Tokyo Gendai, la fiera internazionale d’arte contemporanea giapponese che riunisce gallerie di primo piano nipponiche accanto a importanti espositori internazionali. La terza edizione si terrà dal 12 al 14 settembre 2025 presso il PACIFICO Yokohama, con anteprima VIP l’11 settembre. Lanciata nel 2023, la manifestazione si svolge in una delle scene artistiche e di design più vibranti al mondo e rappresenta una piattaforma d’eccellenza per lo scambio commerciale, artistico e intellettuale, oltre a costituire un vero e proprio punto di incontro tra culture diverse.
Tra le gallerie che tornano per questa terza edizione figurano nomi come Pace Gallery, presente in città come New York, Los Angeles, Londra, Ginevra, Berlino, Seoul, Tokyo e Hong Kong; Sadie Coles HQ da Londra; Taka Ishii Gallery, con sedi a Roppongi, Kyobashi, Kyoto e Maebashi; e Ceysson & Bénétière, attiva in varie città tra cui Tokyo, Parigi, New York, Ginevra e Lione.
Sono tre le sezioni principali della fiera. Galleries propone progetti curatoriali con più artisti che riflettono la programmazione e l’identità delle gallerie partecipanti. Hana, che in giapponese significa “fiore”, è dedicata invece ad artisti emergenti o di metà carriera. Mentre Eda, ovvero “ramo”, si concentra su presentazioni monografiche o collettive di artisti affermati o di rilevanza storica, con un’attenzione particolare alla scena asiatica.
In Galleries troviamo lo stand di Pace Gallery, che si distingue per una selezione mirata di artisti uniti da una riflessione comune su identità e memoria. Tra le opere presentate, spiccano due nuovi dipinti onirici di Gideon Appah, che indagano la storia del cinema post-coloniale in Ghana, la cultura del tempo libero e della vita notturna; lavori recenti di Jules de Balincourt, noto a livello internazionale per le sue pitture intense e colorate che meditano sulle dinamiche sociali, politiche e culturali del mondo globalizzato; due paesaggi eterei di Alejandro Piñeiro Bello, e infine la scultura Still Life (Blue) (2024) di Elmgreen & Dragset, presentata in concomitanza con la loro prima personale a Los Angeles. Almine Rech (Parigi, Brussels, Londra, New York, Shanghai, Monaco) propone opere di Larry Poons e John Giorno; la Johyun Gallery (Seoul, Busan), indaga il potenziale narrativo della pittura attraverso Kishio Suga e Lee Bae.
Nel settore Hana si distinguono diversi progetti significativi, tra cui la personale di Satoshi Ohno presentata da Tomio Koyama Gallery, che si ispira ai ricordi dell’artista legati alla club culture e all’intensità sensoriale della musica e dei rave. PARCEL, galleria con sede a Tokyo, propone un’altra personale, questa volta di Masamitsu Shigeta, con paesaggi ad olio silenziosi e contemplativi che rielaborano impressioni visive. Keteleer Gallery, da Bruxelles, porta una selezione curata di tre artisti emergenti: Joëlle Dubois, Clara Spilliaert, e Floris Van Look i quali riflettono su temi esistenziali come il rapporto tra individuo, società e natura. NANZUKA offre una collettiva con Ryuichi Ohira, Yoshiki Muramatsu e Pex Pitakpong, mentre Each Modern, dalla città di Taipei, debutta con nuove opere scultoree del collettivo danese A Kassen, che esplorano il concetto di trasformazione attraverso materia e processo creativo. Per la prima volta partecipa la galleria italiana Boccanera Gallery (Trento, Milano), il progetto proposto è una personale dell’artista Gabriele Grones, che sviluppa un dialogo tra Italia e Giappone attraverso opere incentrate su memoria, paesaggio e presenza umana, tra cui spiccano lavori inediti della nuova serie Poiesis.
Il settore Eda ospita artisti affermati di rilievo storico e culturale. Tra le proposte più attese, Ippodo Gallery presenta in anteprima mondiale una nuova opera di Terumasa Ikeda, che rappresenta un momento cruciale nella sua continua indagine sulla forma e sul significato. The Page Gallery, da Seoul, dedica una personale a Vio Choe, artista il cui universo visivo è profondamente influenzato dalla scienza e dal linguaggio del game design.
Per la prima volta, Tokyo Gendai introduce anche un simposio curato, uno spazio di approfondimento dedicato alle pratiche curatoriali contemporanee. In programma per l’11 settembre e realizzato in collaborazione con The 5th Floor, spazio indipendente a Tokyo, il simposio offrirà un’occasione di confronto tra curatori giapponesi e internazionali, favorendo connessioni dirette con galleristi, artisti e collezionisti presenti in fiera.
Un’altra importante novità è la nuova partnership regionale tra Tokyo Gendai e Art Busan. Nell’ambito di questa collaborazione, fino a dieci gallerie coreane parteciperanno alla fiera del 2025, con ulteriori attività congiunte all’interno e al di fuori del quartiere fieristico, pensate per facilitare l’incontro tra le gallerie e il pubblico giapponese e internazionale. Sostenuta dal Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Corea e dalla Korea Arts Management Service, la collaborazione si propone di promuovere un mercato sostenibile e di incentivare lo scambio culturale in tutta l’Asia orientale.
Non finisce qui. Tokyo Gendai si accompagna a un ricco programma che include aperture esclusive di mostre e musei, visite a studi d’artista ed esperienze culturali, insieme a un programma pubblico focalizzato sulla consapevolezza e l’educazione artistica, offrendo così ai visitatori un’immersione completa nella vitalità della scena artistica giapponese. Attraverso un’intensa programmazione di talk, installazioni, eventi speciali e attivazioni diffuse anche al di fuori del quartiere fieristico, la fiera rappresenta un’occasione unica per la comunità artistica globale di esplorare nuove prospettive e lasciarsi ispirare dalla creatività giapponese. Con il suo nuovo posizionamento a settembre (le scorse edizioni si sono svolte a luglio), Tokyo Gendai consolida il proprio ruolo all’interno dell’ecosistema artistico locale e internazionale.
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