Il concetto di immagine ha accresciuto l’insieme dei suoi tratti distintivi, articolandosi in maniera esponenziale: se un tempo essa poteva essere un medium che esigeva la sua contestualizzazione, oggi il suo sfruttamento, la sua strumentalizzazione sono prioritarie per fondare non solo linguaggi, ma capitali e ideologie. Di questa inflazione se ne occupano nella loro personale Fabrizio Vegliona e Totto Renna, con un esplicito fine critico.
Fabrizio Vegliona propone una serie di disegni tracciati a mano libera con il mouse che riproducono stentatamente gli oggetti del commercio, le icone, i simboli noti, con una certa nostalgia per il pop, ribadendo i concetti di low culture e riproducibilità, emersi già ai tempi di Warhol.
Molto più vicino al tema dell’abbrutimento video, il secondo lavoro di quest’artista: un’ampia collezione di immagini che hanno anche da lontano una certa aria familiare per chiunque; assortiti pannelli di foto in formato molto ridotto, che l’autore ha scattato in lunghe session davanti allo schermo a documentare la sua e la nostra teledipendenza. Si possono considerare i fotogrammi di una storia che l’artista tenta di riscrivere, o meglio che esige da parte del pubblico una lettura libera, che parta da sinistra a destra come nella tradizione occidentale, o all’inverso come in quella araba; ma in fondo, comunque la si legga, la storia rimane brutta. Si tratta delle immagini che i media ci propinano tutti i giorni: quelle della guerra santa tra Oriente e Occidente, scandite dalla presenza organica dei consigli per gli acquisti e dalle facce degli stessi inviati, secondo lo stesso punto di vista; sempre le stesse fonti insomma, quelle incaricate del consenso: a chiarire il tutto una lunga citazione dall’eminenza grigia della critica all’ideologia dominante, Noam Chomsky.
Dopo l’essenzialità delle immagini video, la testura digitale viene ingrandita e alleggerita nell’opera di
articoli correlati
La Cueva: underground in mostra
Pintaldi in mostra
link correlati
Il sito di Topolin Edizioni
niccolò manzolini
mostra visitata il 14 ottobre 2002
Da Heritage Auctions, la raccolta composta da "La Compagnia dell'Anello", "Le Due Torri" e "Il Ritorno del Re" ha raggiunto un nuovo traguardo…
Al Circolo Sannitico di Campobasso, nell’ambito del festival Welcome Home, un progetto espositivo di Mino Pasqualone ridà voce ai ricordi…
Edito da Postmedia Books e dedicato alle donne che hanno lavorato con il tema e con il medium della luce,…
Allo Studio Trisorio di Napoli, Umberto Manzo rilegge i suoi archivi della memoria tra incisioni, stratificazioni e riferimenti al mondo…
La coreografa e danzatrice Michela Lucenti mette in scena, con il suo teatrodanza, la Giocasta di Euripide: una tragedia che…
È in programma per il 31 dicembre, a Poncarale, l’inaugurazione del magnifico incontro tra il laboratorio di Giuliana Geronazzo e Giacomo…