La novità è la prima serie. Sono scatti ritratti nell’omonimo locale di Amsterdam, il Paradiso, durante un dj’s party con il gruppo Speedfreax. Gigantografie di facce in metamorfosi, primi piani disposti su grandi plexiglass, in serie oppure a tutto campo. Le maschere dei personaggi inscenati, clowns e modelle, riempiono scenografie di massa o singoli tableaux. Muovendo gli occhi a camera eye, come se fossero macchine da presa, le foto paiono macro pellicole. In particolare le lastre fotografiche costruite una di fianco all’altra ridanno questo effetto filmico.
Il video (3′) passa su una parete composta di 9 teleschermi, un videowall. Le immagini sono sequenze di videodanza; i due clowns, il blu e il rosso, dominano le scene; le riprese riavvicinate accentuano i contrasti accesi dei costumi; lo sfondo è luminoso e bianco. Mimano lottare e mimano morire. L’ultima scena attacca la prima, in sequenze continue. L’incipit narrativo è un lento stacco su uno stelo di rosa; progressivamente la macchina allarga e compare le bleu; l’inizio delle lotte, appena il fiore viene raccolto, non è un flusso, un amalgama, né una scomposizione, una decomposizione di colori, piuttosto una sequenza ben definita; immagini chiare che si ripetono cambiando velocità . I balzi e gli scatti delle esecuzioni variano progressivamente con le musiche; la trama delle aggressioni è combinata con il crescendo dei ritmi. Le note de la vie en rose sono via via sostituite da suoni più caotici; i corpi alludono a gesti più macabri, all’ultimo sangue. La morte è il finale di entrambi; il rosso cade sul blu; in sequenza il loro sangue si spande a terra; il colore macchia il bianco, come anelli, uno con l’altro, blu – rosso – bianco – a loup, catene di violenze.
Biografia
Nato in Olanda nel 1959 Erwin Olaf è uno dei fotografi contemporanei più innovativi. Dal 1985 ha tenuto personali di rilievo al Museo Stedelijk di Amsterdam, al Groninger, al Ludwig e al Frankfurter Kunstverein in Germania, al Paris Photo, alla galleria Flatland di Utrecht, alla galleria Wessel O’Connor di New York, all’Espacio Minimo di Madrid e numerose altre. Nel 1988 ha vinto il premio Giovani Fotografi Europei in Germania, e nel 1998 il Leone d’argento a Cannes per la campagna pubblicitaria della Diesel. Una sua foto è stata scelta come manifesto della Biennale di Valencia 2001. Attualmente si prepara a girare un film di fantascienza, mentre il museo Groninger, per il tardo 2003, sta organizzando la più grande retrospettiva sulla sua intera opera.
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Tullio Pacifici
Informazioni
Erwin Olaf: fino al 12.I.2002
B&D Studio Contemporanea, via P. Calvi 18, Milano
Tel. 02/5412.2563; fax 02/54122524
e-mail: bnd@bnd.it
Orari: dal martedì al sabato, 10.00 – 19.30
Ingresso libero
[exibart]
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Davvero complimenti al dott. Tullio Pacifici. La mostra è molto bella: consiglio anche le foto con le fashion victims
Gran bell'articolo e di grande suggestione. Si può avere un'idea di quanto costano le opere di quest'artista?
Grazie di cuore Tullio. Me lo segno.
Le serie - Paradise, Nature, Royal Blood, hanno prezzi variabili e compresi tra i 3.000 e i 9.000 Euro.