DâArs, nel 1984, ha istituito un premio dedicato al proprio fondatore. In questi anni sono state trattate molte tematiche, dalla fotografia, alla video art, alla scultura, alla pittura, alla musica, alla web art. In occasione del 2000 il direttore Grazia Chiesa e lo staff operativo di DâArs hanno voluto onorare le parole-testamento di Oscar Signorini â âquando sarò morto piantate un albero per meâ â riservando una mostra e un premio ai progetti e alle idee di alcuni giovani architetti. Il tema dei loro lavori è la ristrutturazione di un giardino pubblico sito tra via SantâAgnese e via Terraggio. Questo luogo verde si trova proprio sotto le finestre dove Oscar Signorini è vissuto, di fronte al giardino Calderini. Un tempo ospitava le proiezioni allâaperto del cinema Orchidea, oggi è chiuso, inaccessibile ed inutilizzato. Dalla strada è ancora possibile vedere la sommitĂ delle piante, mentre solo chi abita i palazzi perimetrali può goderne, dallâalto, lâincanto e la bellezza, il silenzio. Su una delle facciate prospicienti questo spazio verde-urbano ci sono due bifore che potrebbero essere opera del Bramante. Recentemente il comitato di zona ha raccolto piĂš di mille firme affinchĂŠ questo angolo sia accessibile a chi vuole rispondere ad un preciso desiderio di libero respiro, fuggendo il cemento, quotidiana insidia ai nostri giorni. Rinnovano la memoria di quei giardini segreti dove la gente della Milano stendhaliana misurava i momenti della propria vita, le parole-messaggio di Grazia Chiesa: âgiardini i cui alberi trovano dentro la terra e radici e linfa per i colori, i profumi: momenti intenti e diversi; il riso della primavera; il rigoglio dellâestate; la languida dolcezza dellâautunno, il silente sonno dellâinverno, perchĂŠ giardini uguale a vita, uguale a umanitĂ â.
La giuria del premio, presieduta da Pierre Restany, vede la partecipazione degli architetti Cesare Casati, Ugo La Pietra, Alessandro Mendini e Marcello Pietrantoni, mentre gli invitati sono Pedro Campos Costa, AlĂŹ Filippini, Lapo Lani Antonio Perazzi, Giovanni Santi, Luca Terni, il gruppo composto da M. Cristina Debenedetti, Patrizia Sbalchiero, Corinne Seeholzer, e il team costituito da Alessandro Busci, Filippo Ferrari, e Sergio Sinopoli.
Le proposte di questi giovani, con le rispettive differenze specifiche, si sviluppano nel rispetto di una duplice prospettiva architettonica: particolare attenzione per qualitĂ delle piante e per la possibilitĂ di far interagire lo spazio verde con la presenza di opere dâarte contemporanea. Due linee di fondo che lo studio DâArs ha voluto loro assegnare in continuitĂ con lo spirito di Oscar Signorini e con la volontĂ delle persone di Milano quartiere Magenta; memoria di lui, memoria della sua creativitĂ e memoria dei âgiardiniâ a cui aneliamo per averne colore, vita, solitudine, amiciziaâŚ.
Tullio Pacifici
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Probabilmente questo Signor Pacifici sarà tanto anarchico da far tutto di testa sua. Poi, non ti sei accorto, caro Antonio, che è un appassionato dello Studio d'Ars? Non si perde mai una mostra di questa galleria...
sono un architetto e di solito consulta la rubrica specifica: ora scopro che si parla di architettura anche in altre rubriche ... come faccio ad orientarmi?