Categorie: milano

fino al 20.X.2004 | Michelangelo Galliani | Mantova, Bonelli artecontemporanea

di - 22 Settembre 2004

Una scultura lasciata volutamente in abbozzo, che cerca la perfezione nel non finito. A sei anni dalla prima personale, Michelangelo Galliani (Montecchio Emilia, 1975) mette in mostra la sintesi del suo duro lavoro scultoreo. Inaugurata l’11 settembre, Marmi gemelli (il riferimento data-titolo è tutt’altro che casuale) mette a fuoco la ricerca ed i presupposti che da sempre muovono la sua opera: classicità e tradizione da una parte -esplicate attraverso l’esplorazione di tematiche antiche come specularità e metamorfosi- inquietudini del nuovo Millennio dall’altra, in particolare quelle relative alla dittatura della scienza e degli esperimenti genetici.
I riferimenti vanno dai Prigioni del suo omonimo rinascimentale, agli informi di Adolfo Wildt, alla visione imposta dell’opera scapigliata di Medardo Rosso, fino alla statuaria orientale, tailandese e birmana e alla perfezione classica della Grecia arcaica. La novità è il marmo che diventa incredibilmente caldo creando un interessante contrasto con la freddezza dell’acciaio.

I brandelli del bianco statuario di Carrara o del più pregiato bardiglio, segnato dalle venature, come schegge di materia viva, sono presenze silenti dagli occhi socchiusi ma il loro è un silenzio che parla, palpita e rimbomba per le sale. Le coordinate del lavoro sono luce, ombra e materia, il risultato è tradurre l’emozione dell’istante dell’osservazione, l’attimo preciso in cui avviene la visione. Con l’aiuto dell’acciaio. Al contrario della ruvidità delle metalskin squamate delle sue precedenti esposizioni, il supporto laccato delle lastre lucidate o satinate raffredda il marmo, sfonda la percezione dello spazio e crea la profondità, nel riflesso a specchio che permette di vedere il retro. Ma non solo. Nell’immagine riflessa, straniante, illuminata da una luce calda e diretta, lo spettatore si trova davanti a se stesso e allo stesso tempo al riflesso dell’opera che sporge come appesa a un filo. Ed è in un gioco di sdoppiamenti spaesante ed efficacissimo, che ingloba chi guarda imprigionandolo tra inquietudine, spazio, supporto, rifrazioni spettacolari, luce ed ombra. Fino farlo diventare parte dell’opera.

francesca baboni
mostra visitata il 15 settembre 2004.


Michelangelo Galliani – Marmi gemelli
Bonelli artecontemporanea
Via Corrado 34 Mantova
11 settembre-20 ottobre
orari: martedì-sabato 14.30-19.30 e su appuntamento
telefax 0376 244769
info: giobonelli@libero.it
catalogo con testo critico di Walter Guadagnini


[exibart]


Visualizza commenti

  • fortunello a chiamarsi galliani, eh eh eh! Però sembrano delle ottime sculture.

    ale (Firenze)

  • Certo ogni riferimento è puramente casuale!
    Non dico che Galliano non sia bravo, scolpisce alla grande, il suo marmo possiede efficace espressività.
    Il non finito lo potresti anche evitare però, lo trovo un anacronismo banale, nel tuo caso sopratutto fuori luogo.
    Parlo da buona fiorentina, senza offesa si intende!

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Rinnovamento e Conservazione: la nuova direzione della Fondazione Canova

Il programma del nuovo Presidente della Fondazione Canova, Massimo Zanetti, mira all'innovazione per valorizzare l’eredità di Canova

18 Giugno 2024 0:08
  • Personaggi

Salvo Nastasi è il nuovo presidente della Festa del Cinema di Roma

Avvocato, attuale presidente della SIAE, Salvo Nastasi sarà il nuovo Presidente della Fondazione della Festa del Cinema di Roma. Ma…

17 Giugno 2024 17:57
  • Arte contemporanea

COME CLOSER. Da Anversa un caso di buone pratiche culturali, con il museo di sculture all’aperto

Il Middelheim Museum e DE SINGEL di Anversa uniscono le forze per un originale progetto sperimentale che fa incontrare scultura…

17 Giugno 2024 17:31
  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 17 al 23 giugno

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 17 al 23 giugno, in scena nei teatri…

17 Giugno 2024 16:44
  • Attualità

Cristiana Collu va a dirigere la Fondazione Querini Stampalia di Venezia

Cristiana Collu, la nuova Direttrice della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, succederà a partire da settembre 2024 a Marigusta Lazzari:…

17 Giugno 2024 11:44
  • Mostre

Immagine e sostanza dell’habitat umano: la mostra al Madre di Napoli

Il Resto di Niente: la stagione espositiva del museo Madre di Napoli riparte con un’ampia mostra corale dedicata al senso…

17 Giugno 2024 11:10