Categorie: milano

fino al 25.I.2009 | Seurat, Signac e i neoimpressionisti | Milano, Palazzo Reale

di - 11 Dicembre 2008
Il neoimpressionista non fa piccoli punti ma divide i toni”, scriveva Signac. “Il punto non è che un mezzo”. Quindi, per favore, non chiamateli “puntinisti”. “Neoimpressionisti” è il termine più diffuso per indicare gli artisti che si raccolsero intorno a Georges Seurat (Parigi, 1859-1891) e Paul Signac (Parigi, 1863-1935).
I due s’incontrarono nel 1884, avevano personalità e formazione diverse: scontroso e taciturno il primo, che aveva studiato all’Accademia di Belle Arti; estroverso e praticamente autodidatta Signac. Entrambi “volevano dipingere il mondo moderno ed erano alla ricerca di un linguaggio nuovo”, scrive la curatrice Martina Ferretti Bocquillon. Seurat, con spirito positivista, rincorreva il sogno di un’arte-scienza, fondata su leggi certe. Signac era affascinato dalla luminosità delle opere impressioniste ma cercava, al di là dell’effetto atmosferico vibrante ed effimero, di costruire lo spazio con esattezza.
La differenza di temperamento è ben visibile nelle prime opere esposte in mostra, che documentano l’attività dei due artisti prima del loro incontro. Semplificazione geometrica e tavolozza brumosa per Seurat (Periferia e Contadine al lavoro), mentre Port-en-Bessin: il mercato del pesce di Signac presenta pennellate brillanti e rigorose linee ortogonali.

La storia è nota: nelle teorie della percezione dei colori di Chevreul e Rood (illustrate in una originale sezione della mostra) trovarono i principi scientifici sui quali rifondare l’arte. Vietato mescolare i colori sulla tavolozza: per riprodurre con verità ottica la luminosità delle tinte era necessario frazionare i toni in minuscoli punti di colore puro, lasciando che questi si fondessero nella retina di chi guarda. I colori dovevano essere disposti sulla tela tenendo conto del contrasto di tinte e toni. Dal 1886 un pulviscolo di punti colorati dà sostanza all’immagine. Straordinarie le numerose marine presenti in mostra, che associano cromie raffinate a sofisticati giochi di linee (di Seurat Il canale di Gravelines: di sera, di Signac Concarneau: calma della sera).
L’esposizione presenta un’ampia selezione di opere degli artisti che aderirono ai principi del neoimpressionismo. Non tutte della stessa qualità, ma utili a verificare come l’applicazione di leggi rigorose e di un metodo scientifico non sia di per sé arte (tra gli artisti più interessanti, Théo van Rysselberghe, Albert Dubois-Pillet, Maximilien Luce). I temi sono quelli della “modernità”: paesaggi e marine, le vie delle città, caffé e spettacoli teatrali, qualche ritratto. Nuovi i tentativi di riprodurre la luce delle lampade a gas, che illuminavano di notte le città (L’incidente di Charles Angrand).

Dopo la prematura scomparsa di Seurat, fu Signac a tenere le fila del movimento. Non abbandonò il principio del colore diviso, ma gradualmente la pennellata si fece più ampia, i punti divennero spesse virgole di colore, quasi tessere di mosaico; i toni si accesero di arancio, rosso, viola. Tra le opere più belle in mostra, Vele e pini, capace di evocare lo scintillio dell’acqua, il baluginare del sole tra le fronde degli alberi. I toni accesi preannunciano la pittura dei fauves.
Solo una nota di disappunto per una mostra, peraltro, assai meritevole: si resta con l’impressione che neoimpressionismo equivalga a colore diviso; in questo, ci sembra, consiste il leit-motiv dell’esposizione. Ma nella pittura di Seurat c’era qualcosa di più: una ricerca dell’assoluto nell’astrazione silente dei dipinti, la volontà di scoprire le leggi che governano l’armonia che non viene quasi accennata. Peccato.

articoli correlati
Milano, a Palazzo Reale ciclo di conferenze sul neoimpressionismo

antonella bicci
mostra visitata il 9 ottobre 2008


dal 9 ottobre 2008 al 25 gennaio 2009
Georges Seurat, Paul Signac e i Neoimpressionisti
a cura di Martina Ferretti Bocquillon
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 – 20122 Milano
Orario: lunedì ore 14.30-19.30; da martedì a domenica ore 9.30-19.30; giovedì ore 9.30-22.30 (chiusura biglietteria ore 18.30; giovedì ore 21.30)
Ingresso: intero € 9; ridotto € 7
Catalogo Skira
Info: tel. +39 0254919; www.ineoimpressionisti.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Arte antica

A Palazzo Baldeschi due opere aprono una nuova luce sulla vita e sull’arte del Perugino

Studi storici e analisi diagnostiche collocano le due tavole di Perugino, oggi a Palazzo Baldeschi, nel periodo veneziano del Maestro,…

17 Dicembre 2025 14:30
  • Mercato

Viaggio da Milano all’Oriente, con l’arte di Pandolfini

Porcellane, giade, argenti, bronzi e tessuti. L’ultima asta live di Pandolfini, nel 2025, è tutta dedicata all’Arte Orientale

17 Dicembre 2025 13:00
  • Progetti e iniziative

Ri-generare con creatività: una mappatura delle pratiche di rigenerazione culturale

La DG Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura promuove una nuova iniziativa dedicata alla mappatura dei progetti e delle esperienze…

17 Dicembre 2025 12:30
  • Arte antica

A Genova si terrà la più grande mostra su Van Dyck degli ultimi 25 anni

Sarà una delle grandi mostre del 2026 in Italia, quella che Palazzo Ducale di Genova dedicherà ad Anthony van Dyck,…

17 Dicembre 2025 11:30
  • Progetti e iniziative

Un monumento impossibile per Pier Paolo Pasolini: la open call di e-flux

A 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, e-flux lancia una open call per ripensare il monumento come dispositivo…

17 Dicembre 2025 10:30
  • Archeologia

Ercole torna nell’antica Pompei: la storia di un affresco trafugato e ritrovato

Trafugato e finito negli Stati Uniti, il prezioso affresco di Ercole bambino torna a Pompei grazie a un’indagine internazionale: sarà…

17 Dicembre 2025 9:35