Categorie: milano

fino al 30.VI.2007 | Donatella Izzo | Milano, Obraz

di - 19 Giugno 2007

Siamo abituati a vedere corpi femminili che si espongono alla pubblica visione. Il nuovo ciclo pittorico di Donatella Izzo (Busto Arsizio, 1979; vive a Milano) presenta sì una serie di ragazze nude, ma decostruisce il discorso con forza estetica e polemica. Le donne dell’artista sono provocatoriamente esposte allo sguardo dello spettatore, e la logica è quella dell’ostensione. Dopo l’accoglienza delle tonalità calde ottenute con le terre, che attiva i circuiti emozionali del visitatore, qualche secondo dopo arriva come un pugno nello stomaco il corpo. Ostentato, proteso verso l’occhio di chi guarda, pronto a sfidare i confini costrittivi del quadro.
Si tratta di corpi parzialmente deformati e inquietanti. Le donne sono come bloccate nella loro posizione in modo da essere fruibili, talvolta con lo scarno pube bene in vista, proteso verso il mondo esterno. In alcuni casi sembra di osservare una crocifissione.
Le donne della Izzo irridono al modello femminile dominante, disponibile e docile. Esse fingono di offrirsi, di immolarsi, ma in realtà non sono per niente dimesse. Usano il proprio corpo per svegliare le coscienze assopite, e per evocare paradossalmente una forma di spiritualità. In effetti, l’artista sottolinea come il suo linguaggio pittorico abbia a che fare con una rappresentazione visiva della religiosità. E bisogna riconoscere che dalle opere si sprigiona una sensazione di raccoglimento, di ricerca della dimensione interiore che avviene proprio tramite il protendersi verso l’esterno, per poi ritornare a se stessi con rinnovata consapevolezza. Molta parte della suggestione è attribuibile alla tecnica, del tutto particolare. La fotografia iniziale, realizza ta dalla stessa Izzo, viene impressa su tessuto elastico, che viene teso fino quasi al punto di rottura per essere montato sul telaio. Avviene così la prima deformazione del corpo, cui segue poi la corrosione della figura con gli acidi e la stesura della pittura, che rimane comunque componente predominante rispetto alla fotografia.
Nelle serie precedenti dell’artista i personaggi apparivano spesso rannicchiati, in posizione di apertura solo parziale rispetto al mondo circostante. Qui essi trovano il coraggio di esporsi, di sfidare lo sguardo altrui, mimando l’atteggiamento di sfida che l’artista stessa assume. Si tratta però di una provocatorietà non fine a se stessa, un’ostentazione diretta ma non smaccata, che trova contraltare nella raffinatezza formale e compositiva. Nelle ultimissime tele, esposte in mostra, i corpi hanno trovato modo di “rilassarsi”, forse in seguito a un processo di elevazione: essi giacciono distesi affiancati l’uno all’altro, condividendo lo spazio del quadro.
In definitiva, i quadri della Izzo mettono in immagini una delle tensioni eterne che animano la figura dell’artista, e l’uomo in generale: la ricerca di una riconciliazione tra materialità e impalpabilità, tra corpo e spirito. Una ricerca per natura interminabile: è già un ottimo risultato riuscire a raffigurarla, primo passo verso la sublimazione dei contrasti.

articoli correlati
La mostra della Izzo a Lecce con Marco Grassi

stefano castelli
mostra visitata il 30 maggio 2007


fino al 30 giugno 2007 – Donatella Izzo. Trasfigurazioni
A cura di Mimmo Di Marzio
Obraz, vicolo Lavandai 4 Milano (zona Navigli)
Orari: mercoledì e giovedì 15-18.30, e su appuntamento
Info: 02-87394007 / 339-6312241 – info@obraz.it
www.obraz.it – Disponibile testo critico del curatore


[exibart]

Articoli recenti

  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, maestro del decostruttivismo, è morto oggi all’età di…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30
  • Arte contemporanea

Il fine settimana di Art Days 2025: gli appuntamenti a Napoli e in Campania

Talk, inaugurazioni, musei aperti, gallerie in rete, nuove mostre e il Premio WineWise per una gita fuori porta: gli appuntamenti…

5 Dicembre 2025 12:30