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Fino all’11.XII.2016 | H.H. Lim, Aspettando l’ispirazione | Studio Museo Francesco Messina, Milano

di - 9 Dicembre 2016
In un’intervista fatta a H.H.Lim in occasione di una sua personale proprio a Milano qualche anno fa, l’artista alla domanda riferita alla pratica con cui sono realizzate le sue opere video mi disse: «spesso sono riprese casuali, mi fermo dietro la finestra del mio studio accendo la videocamera e aspetto che qualcosa avvenga, e come per incanto avviene sempre. Casualmente e inspiegabilmente accade perché io sono dell’idea che sempre accade qualcosa d’interessante: basta guardare». La vita di un artista è fatta di attesa intervallata da momenti decisivi in questo caso potremmo chiamarli momenti di ispirazione. A volte l’ispirazione arriva da ciò che ci circonda e per dirla alla Lim dal “paesaggio umano naturale e sociale di cui siamo involontariamente continui spettatori nel nostro quotidiano” a volte può arrivare da postazioni per l’attesa, in questo caso mi riferisco alle sedie dalla doppia funzione che H.H.Lim distribuisce in maniera ragionata nel percorso dello spazio espositivo, nonché Studio di Francesco Messina. Da una parte la sedia rappresenta un’opera d’arte da ammirare e capire, dall’altra è un oggetto che ci permette di fruire e “meditare”; grazie alla sua seduta, ci invita a fermarci per guardare le opere d’arte e lo spazio circostante.
L’ispirazione per un artista può arrivare quindi tanto dagli spazi interni o dal profondo della sua opera, quanto da ciò che lo circonda, dai fenomeni che si manifestano al di fuori di esso, all’esterno. Tuttavia lo studio, quale luogo privato dell’ispirazione può assumere l’aspetto di un laboratorio delle idee, come se non ci fosse realmente la necessità di una ricerca in un luogo esterno, attraverso l’attuazione di un gesto preciso. Dentro lo studio, ci fa notare Lim, basta fermarsi, aspettare e scrutare. S’intitola appunto “Aspettando l’ispirazione” la personale di H.H.Lim a cura di Sabino Maria Frassà pensata in occasione del progetto Cramum della Fondazione Giorgio Pardi per lo Studio Museo Francesco Messina di Milano. Uno spazio di per sé già carico di opere e denso di storia e vissuto: una chiesa sconsacrata scelta dall’artista Messina come suo studio e successivamente, dopo la scomparsa, adibito a museo celebrativo del suo lavoro. L’artista cino-malese dialoga e interagisce con questo spazio: lo abita con grandi tele, elementi e oggetti dislocati che provengono dal suo studio romano, inoltre lo popola di pensieri e progetti, bozzetti e tracce minime, seppur cariche di rimandi simbolici all’arte e alla vita. Lo spazio contaminato da Lim è lo spazio “intimo” dell’artista, pensato come luogo dell’attesa e della riflessione. Qui alcune sedie e postazioni oggettuali sono collocate di fronte a parole e immagini monocrome a rilievo negativo, ad alcuni metalli tagliati e incisi, carte arrotolate e disegni con l’immagine dell’artista. Quello di Lim è anche uno spazio dove immagini e significati si fondono e si contrappongono: aforismi e parole di spiritualità zen incise su pannelli, unite a oggetti e materiali utili al lavoro, sedie-opera per l’attesa, nel mezzo della selva scultorea di Messina.
Michela Casavola
mostra visitata il 15 novembre
Dal 16 novembre 2016 – 11 dicembre 2016
H.H. Lim, Aspettando l’ispirazione
Studio Museo Francesco Messina
Via San Sisto 4, Milano
Orari: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00

Nasce a Taranto nel 1976, è critico d’arte e curatore indipendente. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università del Salento, si è successivamente specializzata in comunicazione visiva e arte contemporanea a Roma e a Berlino dove ora vive. Ha collaborato con diverse testate del settore. Ha curato mostre in spazi privati e pubblici e pubblicato cataloghi di artisti. Collabora da diversi anni con il Centro d’Arte Contemporanea Torrione Passari.

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