Vertigo, la capsule collection di Fendi pensata in collaborazione con Sarah Coleman per la collezione estiva 2021, si ispira alla natura e all’esplorazione. La poetica dell’artista che già in passato ha lavorato con diversi brand di moda, si sposa perfettamente con l’intento di Silvia Venturini Fendi di creare un’atmosfera d’ispirazione anni ’70 e ’90.
Un logo Fendi distorto e reinventato da Coleman accompagna ogni pezzo di questa capsule collection, assumendo un’identità propria: FF Vertigo motif è un’alternativa molto diversa dall’iconica stampa Zucca o dal logo reinterpretato per la collezione Autunno-Inverno 2021, Karligraphy. Mi piace immaginare che ognuna di queste proposte possa tracciare le molteplici vie del futuro del brand.
La volontà di Silvia Venturini Fendi è stata quella di rompere gli schemi, includendo nel processo di ideazione della collezione un’artista come Sarah Coleman, che solitamente si muove fra arte, moda e design, identificandoli in un’unica entità. Il risultato, infatti, è quello di una collezione che guarda al futuro. «Per me l’arte, la moda e il design sono tre etichette che le persone mettono sulla stessa cosa, sono forme di espressione unite da un unico filo», ha spiegato la visual artist.
L’effetto psichedelico delle stampe Fendi regala alla classica Baguette un’aspetto dinamico e coloratissimo. Oltretutto, la collezione ha una forte componente pratica che si riflette nella moltitudine di tasche e accessori e nel look marcatamente sportivo.
Sarah Coleman è una visual artist newyorkese che mette in relazione la cultura del logo insieme a oggetti della quotidianità. Molti dei loghi o dei tessuti più iconici del mondo della moda vengono trasformati o applicati dall’artista su oggetti come sedie, flaconi e tanto altro.
«Mi piace molto lavorare coi loghi perchè c’è qualcosa di molto potente nel mondo in cui resistono al passare del tempo – che il logo abbia 25 o 100 anni», ha dichiarato Coleman in un’intervista con L’Officiel. Non è la prima volta che Coleman collabora con Fendi: lo scorso dicembre, l’artista ha partecipato al progetto di restyling della boutique a Miami, nel Design District.
«Ci fa sempre piacere collaborare con nuovi designers che condividono i valori di Fendi, ma con un tocco personale» dice Silvia Venturini Fendi. «Sarah non solo tiene in considerazione il valore dell’artigianalità, ma lo mette in discussione con il suo senso dell’umorismo sovversivo, portandolo verso nuove direzioni». Proprio l’importanza dell’artigianalità è uno dei temi più interessanti del lavoro di Coleman, che mette mano alla componente più importante di brand – il logo – riuscendo a reinterpretarlo e riposizionarlo su oggetti diversi.
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