Categorie: Mostre

Archetipi e inquietudini: due artisti contemporanei si confrontano alla Casa del Mantegna di Mantova

di - 15 Novembre 2023

Fino al 26 novembre 2023, la Casa del Mantegna e il vicino Palazzo del Plenipotenziario a Mantova ospitano La Briglia di Dio, un’esposizione di circa 80 opere, tra dipinti, disegni e sculture, molti dei quali inediti, realizzati da Kevin Brazzi e Anna Mattiuzzo dal 2009 al 2023. Lavori monumentali in dialogo con carte di piccole dimensioni, ma anche due abiti-scultura ed un gioiello realizzato a quattro mani ed esposto a Parigi. Il sodalizio tra Kevin Brazzi e Anna Mattiuzzo inizia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove entrambi hanno studiato e maturato molte affinità che li ha portati a lavorare insieme e contemporaneamente ad essere una coppia nella vita e nel lavoro. Due personalità diverse ma che, proprio per questo, comunicano molto bene e si intrecciano, pur mantenendo la propria autonomia. Anna lavora moltissimo ad Avignone mentre Kevin si divide tra Venezia e Parigi. Le strade dei due artisti, durante il periodo di confinamento, si sono unite nel grande atelier di Villastrada a Mantova, di proprietà di Kevin e hanno dato vita a molte delle opere che compongono la mostra La briglia di Dio curata da Achille Bonito Oliva in collaborazione con Francesca Baboni e Stefano Taddei.

Anna Mattiuzzo, Cinque zone occupano il cielo; di queste, una rosseggia sempre di sole corrusco (2), 2022, matita sanguigna su carta, 29Ă—39,5 cm. Ph. Claudio Buoli
Anna Mattiuzzo, Il Giglio delle valli in mezzo ai rovi, 2023, olio su carta, 151Ă—246 cm. Ph. Claudio Buoli

Due anime migranti, quelle di Brazzi e Mattiuzzo, che hanno scelto, soprattutto con questa mostra, di avanzare insieme, uniti come il soldatino di piombo e la ballerina. Achille Bonito Oliva nel suo testo li butta nel camino insieme e nella riflessione di apertura del libro edito da corsiero editore che verrà presentato domenica 26 novembre a Casa del Mantegna parafrasa: «Il percorso espositivo ci invita a comprendere che l’arte è fatta di piccole presenze che hanno il carattere eroico ed irripetibile dell’universo. Le immagini acquistano il senso estraniante di una condizione particolare ed eccentrica. Spaesare significa deportare l’oggetto fuori dal suo contesto abituale e dunque aprirlo alla possibilità di relazioni inedite che gli conferiscono nuovo statuto e diversità identica. […]

Kevin Brazzi, Ge Rouge Il Grande Broncio, 2020, tecnica mista su tela, 400Ă—200 cm. Ph. Claudio Buoli
Kevin Brazzi, Il Diavolo, 2020, olio su tela, 200Ă—200 cm. Ph. Claudio Buoli

Per Anna Mattiuzzo e Kevin Brazzi l’arte progetta il passato, rinnova il Tempo in un eterno presente che si configura attraverso l’epifania dell’immagine, l’apparizione di forma, colore, scultura per garantire all’umanità l’attimo della perennità. […] In definitiva, attraverso la pratica artistica, essi promuovono dei modelli di accrescimento biologico della sensibilità, secondo una volontà costruttiva che intende utilizzare l’arte verso l’interno e verso l’esterno. Per questo utilizzano una nozione materialistica di lavoro che nasce dalla coscienza di un’arte intesa come prassi reale e che opera all’interno delle contraddizioni della realtà».

Anna Mattiuzzo, Ipotesi di civiltĂ  (1), 2023, matita sanguigna su carta, 42Ă—30 cm. Ph. Claudio Buoli
Anna Mattiuzzo, Ipotesi di civiltĂ  (2), 2023, matita sanguigna su carta, 42Ă—30 cm. Ph. Claudio Buoli

Kevin e Anna sono una cosa unica, sono come ciliegie unite dallo stesso picciolo; singolarmente hanno ciascuno la propria personalità ma insieme sono più forti e riescono, attraverso la loro ricerca, a raccontarci la metafora del sottile legame che li lega, ma che in fondo lega tutti nell’essere guidati o assoggettati alla tensione che ci rende portatori di un messaggio. Così nella contingenza attuale – spiegano Francesca Baboni e Stefano Taddei – le sensibilità affini si parlano non soltanto attraverso la sensorialità. La visionarietà che accumuna Anna Mattiuzzo e Kevin Brazzi, pur negli stili differenti, diviene una sfida e allo stesso tempo un intrigante gioco a due che si esplica in un binomio arte-vita magmatico e dal sapore teatrale. La complementarità si trasforma in un efficace viatico tra l’esteriore e l’interiore, nel momento in cui si sciolgono le briglie del canale spirituale e si lasciano fluire rappresentazioni archetipiche di un luogo dell’essere dove il femminile incontra il maschile». Nel carismatico percorso de La Briglia di Dio si potranno vedere le grandi tele medianiche di Kevin Brazzi, tele che guidano l’artista come fosse una marionetta così come nel lavoro di Anna Mattiuzzo, un legame con lo spirituale, come un’attitudine verso la vita che è molto vivente, caotica e passionale.

Kevin Brazzi, Figure per il pozzo di Antonin Artaud, 2023, terracotta e smalti. Ph. Claudio Buoli

Kevin Brazzi e Anna Mattiuzzo. La Briglia di Dio
A cura di Achille Bonito Oliva
In collaborazione con Francesca Baboni e Stefano Taddei

Casa del Mantegna
Via Acerbi 47,46100 Mantova
Fino al 26 novembre 2023
Orari di apertura di Palazzo del Plenipotenziario e Casa del Mantegna: martedì-venerdì 10.00-13.00, sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Finissage: domenica 26 novembre 2023

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