Julia Huete, Lunes noche, 2024
Negli spazi di LABS Contemporary Art di Bologna ha preso forma Tra loro, la bi-personale delle artiste spagnole Elvira Amor e Julia Huete, a cura di Cecilia Canziani. La suggestione trasmessa dal titolo della mostra prende corpo appena varchiamo la soglia della sala espositiva, ritrovandoci letteralmente “in mezzo” ai lavori delle due artiste, con le opere di Elvira Amor alla nostra sinistra e quelle di Julia Huete alla nostra destra. In questo spazio, siamo collocati fisicamente e concettualmente “tra loro”, partecipi di un dialogo che non si limita a rivelare una connessione artistica evidente, ma si espande a riflessioni più profonde.
Il primo incontro tra le due concittadine di Madrid è avvenuto paradossalmente a Roma, dove entrambe sono state borsiste presso l’Accademia di Spagna, anche se in tempi distinti. La capitale italiana ha così dato loro l’opportunità di confrontarsi sulle rispettive pratiche artistiche e di scoprire un’affinità sorprendente.
È interessante notare come, nonostante approcci diversi, entrambe condividano una ricerca sull’astrazione e affrontino temi comuni legati alla forma e allo spazio, cercando di espandere la pittura oltre i limiti tradizionali del quadro fino a comprendere l’ambiente e la scultura.
I lavori di Elvira Amor si caratterizzano per una fusione dinamica tra gesto e colore, che talvolta si traduce in scultura. Parallelamente, Julia Huete esegue una pittura che cerca sempre di farsi volume servendosi di materiali come stoffa, tela e juta, che ricama e cuce in forme semplici e ripetitive, evocando così il linguaggio pittorico e conferendogli una nuova tridimensionalità.
Questo continuo dialogo tra pittura e altri media avvalora l’intento della loro ricerca, mostrando come le due artiste riescano a espandere le possibilità del linguaggio pittorico, sfidando convenzioni consolidate e invitandoci così a nuove interpretazioni visive.
La grande sala di LABS Contemporary Art diventa in questo senso il cuore pulsante di un confronto artistico dove le pareti opposte della galleria sono immaginate come due grandi fogli su cui le due artiste imprimono le loro visioni, ognuna a modo proprio, ma con un sottotesto comune.
A sinistra, Elvira Amor presenta un wall painting imponente, in cui segno e gesto si intrecciano. Questo intervento a muro è affiancato da una grande tela Untitled e da una scultura in metallo Untitled che rompe la frontalità della parete, suggerendo una prospettiva diversa e rivelando come l’ombra possa diventare anch’essa, colore e forma. I suoi lavori, caratterizzati da un’espressività gestuale che sfida i confini della tela e si espande nello spazio, esplorano il rapporto tra colore e forma in modo istintivo.
Sulla parete opposta, Julia Huete espone Lunes noche, una grande tela su cui una forma nera cucita a mano si espande e assume volume. Monumentale ma delicata, l’opera dialoga con lo spazio in modo riflessivo, creando una tensione tra la bidimensionalità della tela e la tridimensionalità del materiale. Ai lati di quest’ultima troviamo due lavori decisamente più piccoli sempre in tela, C e Muscolo II, che guidano il nostro sguardo. Anche in questo caso l’opera esprime la volontà di espandersi nello spazio, accentuata dalla presenza di un lato mancante delle cornici.
Nonostante l’apparente distanza tra i loro medium, entrambe le artiste condividono la stessa urgenza di espandere la pittura oltre la tela, abbracciando l’architettura della galleria trasformando la loro pratica pittorica in un linguaggio vivo pronto ad assumere nuova forma in relazione allo spazio.
Tra loro, quindi, non è solo un’esposizione di opere, ma un vero e proprio progetto che riflette un percorso di scambio e confronto tra due voci potenti e originali. Tale processo si traduce in un ambiente sensibile che ci coinvolge, rendendoci così partecipi di un dialogo in continua evoluzione.
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