Categorie: Mostre

Mostri, metamorfosi e coscienza nell’arte di Magda Di Fraia e Lucia Schettino

di - 10 Maggio 2025

Qual è il primo vero romanzo di fantascienza? Frankenstein o il moderno Prometeo, una delle opere più famose della scrittrice inglese Mary Shelley che, con la figura della creatura, da sempre, affascina per la sua natura ai limiti della compresione. Questo essere mostruoso e meravigliosamente umano è al centro della mostra Ogni cosa creata, visitabile fino al 13 maggio alla NAMI Gallery di Napoli. La curatrice, Stefania Trotta, ha scelto le opere di due artiste campane, Magda di Fraia e Lucia Schettino, per trasmettere le inquietudini che, da sempre, attanagliano l’essere umano e con le quali deve giornalmente lottare, in tutte le sue sfumature.

Se il famoso romanzo nasceva anche dopo il fermento scientifico in seguito a gli esperimenti condotti su esseri viventi per ridargli quella vita tagliata dal caso, in un certo senso le due artiste vanno a rappresentare, nei loro lavori, una diversità di creature che potrebbero vivere nei nostri incubi, se non nelle nostre coscienze.

Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025

Magda di Fraia, attraverso l’incisione a punta secca, trasforma il segno in un’ombra dalle forme indefinite, come nel caso di una piccola incisione che, nella sua forma primordiale, allude a un qualcosa in divenire. Le figure I e II, rinominate I Giganti per le loro dimensioni, potrebbero dare l’idea di camminare verso lo spettatore o, al contrario, sembrare immobili, quasi come se attendessero qualcosa, forse qualcuno. Il segno, tipico della punta secca, è graffiato e rimanda a una serie di significati che possono affondare le proprie origini in un passato primitivo ma anche proiettare verso forme ibride di esseri viventi a metà strada tra l’animale e l’umano.

Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025

Lo stesso fenomeno sembra trovare nuove domande nelle opere embrionali e a tratti aliene di Lucia Schettino, che lavora su quegli istinti che emergono al contatto con la materia, in maniera naturale, senza forzature. Schettino, attraverso l’installazione La trasformazione di una vespa, dona più vite a un imenottero, duplicandolo in varie forme fino a immaginarlo in un corpo completamente diverso da quello reale. Oltre alle sagome scultoree che riflettono su una latente aggressività bestiale, Schettino realizza anche opere che lascia colare su vetro o su tela, per poi donargli un titolo poetico e descrittivo, come nel caso di insetto trafitto che corre verso un fiore mosso dal vento.

«Le due artiste – scrive nel testo la curatrice – rivelano la profonda necessità di trasmettere attraverso linee rette e sinuose i loro universi di terrore e umana solitudine. La forza espressiva di questi miraggi reali simula il ricordo di un istinto che è in ogni essere umano».

Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025

In Ogni cosa creata, Di Fraia e Schettino si fanno artefici di un immaginario ricco di tensioni, che possono toccare note profonde e di cui non bisogna avere timore e che, invece, bisogna accogliere, perché proprio quelle creature che emergono dalle opere diventano specchi in cui riflettersi e su cui riflettere.

Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025
Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025
Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025
Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025
Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025
Ogni cosa creata, veduta della mostra, NAMI Gallery, Napoli, 2025

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18