Categorie: Mostre

Tamás Kaszás: immaginare nell’arte per prevedere nella società

di - 12 Giugno 2023

Molti dei significati più importanti delle pratiche dell’uomo possono essere ricollegati al gioco, perchè è questo che sin dalla più piccola età ha spinto verso le scoperte e le nuove conoscenze. Nel gioco è inoltre presente la pratica più pura e più libera che appartenga all’essere umano e che da sempre lo accompagna nel corso della sua vita, attraversando le sue stesse età e aprendogli orizzonti spesso inesistenti: l’immaginazione.

L’arte può assumere i valori e le regole del gioco, rendendo più accessibile persino all’artista la trattazione di tematiche importanti e spesso drammaticamente verificate, sentendosi coinvolto non soltanto fisicamente, ma mentalmente, immaginando –e dunque prevedendo– scenari possibilmente legati al mondo reale.

Postcontemporary Outsiders – The Last and Found Collection, Tamás Kaszás, Galleria Massimo Ligreggi, 2023

Immaginare scenari attualmente irreali, come futuri postapocalittici e società sopravvissute all’imminente e irreversibile cambiamento climatico, è parte integrante del lavoro di Tamás Kaszás, in cui si combinano cultura e selvaggio o sopravvivenza e scienza popolare. La sua mostra personale “Postcontemporary Outsider (The Last and Found Collection)” presso la Galleria Massimo Ligreggi di Catania, accompagnata da un testo di Salvatore Lacagnina, non intende richiamare fisicamente uno scenario in cui sia possibile addentrarsi per scoprirne gli eventi, bensì gioca alla simulazione di un ritrovamento che costituisce una singolare collezione di opere d’arte.

Postcontemporary Outsiders – The Last and Found Collection, Tamás Kaszás, Galleria Massimo Ligreggi, 2023, Didymos e Dimorphos

L’artista gioca a nascondere il proprio operato e presenta i lavori “ritrovati” di cinque artisti vissuti in una immaginaria comunità neotribale, che per via di un disastro non esplicitato si è pressoché estinta. Le opere, primitive nell’aspetto e nei materiali, sarebbero il frutto di sofisticate invenzioni che testimoniano l’esistenza di questa comunità, facendo credere davvero ad un ritrovamento fortuito del quale l’artista si è appropriato per arricchire la propria collezione e quella del gallerista. In questo gioco in cui si immaginano un tempo imprecisato e una società sconosciuta all’interno di una galleria, l’artista afferma automaticamente la veridicità della sua storia ed evidenzia come questa possa essere molto recente, prossima o tristemente attuale.

Postcontemporary Outsiders – The Last and Found Collection, Tamás Kaszás, Galleria Massimo Ligreggi, 2023, Vanitas & Lost Frontier

A quale disastro allude Tamás Kaszás? A raccontarcelo sono le opere, i materiali nuovi che le compongono, ma con accostamenti primitivi che lasciano spazio ad un’interpretazione libera riguardo l’utilità dell’oggetto e alimentando quel processo immaginifico che restituisce il valore di “arte” a ciò che viene osservato. L’artista non intende limitare la vita dell’opera, non la relega ad un dimensione aulica e inaccessibile, bensì lascia che questa possa essere estremamente terrestre, totalmente artigianale, composta da materiali di riuso che alludono ad una vita precedente, sia del lavoro stesso, sia dalla quale è stata recuperata.

Così tramite il gioco e l’immaginazione, l’arte continua a costruire visioni significanti, attraverso le quali è possibile cogliere messaggi d’allerta per il presente e per il futuro dell’uomo; più che mai tenere d’occhio grandi artisti capaci di unire arte e gioco, può essere di fondamentale importanza per una società contemporanea che non coglie seriamente le problematiche irreversibili che la riguardano.

Postcontemporary Outsiders – The Last and Found Collection, Tamás Kaszás, Galleria Massimo Ligreggi, 2023, installation view

Articoli recenti

  • Mostre

Cinque mostre da vedere a Berlino durante le vacanze di Natale

Dalla prima tappa berlinese di The Clock di Christian Marclay alle installazioni immersive di Petrit Halilaj, passando per pittura contemporanea,…

28 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Un volo nell’astrazione: da Kandinsky a tutta l’Italia del primo Novecento

Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…

27 Dicembre 2025 16:20
  • Arte contemporanea

Il MACRO di Roma riapre le porte con una intera programmazione dedicata alla città

Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…

27 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

La mostra di John Armleder a Ginevra è come un mercatino delle feste

John Armleder gioca con l'eterna ambiguità tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…

27 Dicembre 2025 13:30
  • Fotografia

L’ultimo regalo di Martin Parr è stato il colore delle cose di tutti

In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’eredità che appartiene a tutti: la…

27 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Mercato dell’arte 2025: storia e cronistoria dell’anno che sta per finire

Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, più o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…

27 Dicembre 2025 12:22