Palazzo Mocenigo, Il seduttore. Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova, exhibition view.
Nell’ambito di tutta una serie di iniziative dedicate all’affascinante figura di Giacomo Casanova —di cui, nel 2025, ricorrono i trecento anni dalla nascita— il Museo di Palazzo Mocenigo ha inaugurato lo scorso 7 marzo la mostra Il Seduttore. Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova. L’esposizione, a cura di Roberta Orsi Landini e Chiara Squarcina, permette di immergersi nella sofisticata vita culturale dei salotti settecenteschi, focalizzandosi in particolare su come la moda maschile sia mutata in questo periodo strategico per la storia del costume.
Nel Settecento, infatti, i capi maschili si fanno più eleganti e raffinati: da un tipico taglio militaresco che esprime potere e forza bruta, diventano più graziosi e ricercati, si ingentiliscono. L’uomo, in altre parole, si apre al femminile, al pensiero amoroso e ad una leggerezza prima sconosciuta agli abiti maschili: è il seduttore che si lascia sedurre dalla figura della donna.
È, inoltre, in questo secolo che l’abbigliamento maschile si codifica in una formula fissa, precisa: il completo a tre pezzi, composto da veste, sottoveste e calzoni. Una formula, questa, che ha resistito alle prove del tempo e che —nonostante le ovvie mutazioni— si rintraccia tutt’oggi nel tipico abito da uomo. In un certo senso, dunque, il Settecento può essere caratterizzato anche come il secolo che ha dato vita alla modernità nel campo della moda: un periodo che ha posto le basi per la nostra concezione di gusto e raffinatezza.
L’esposizione di Palazzo Mocenigo esamina quest’importante evoluzione sia attraverso esemplari provenienti dalle sue ricche collezioni che prestiti dal Museo Stibbert di Firenze. Insieme, questi modelli vanno a comporre un percorso espositivo che è tutto un tripudio di tessuti pregiati, preziosi ricami, gilet, marsine e fusciacche d’epoca: un’occasione unica per osservare da vicino questi esemplari.
Per approfondire al meglio i vari aspetti di questa trasformazione, l’esposizione è stata articolata in vari capitoli, a partire da un focus sulla vita di società e sulla mondanità del tempo, che trova il proprio epicentro nel salotto —spesso nelle dimore di nobili dame. È qui che si discute di letteratura, di musica, di filosofia e di arte, si gioca a carte e si legge. È l’ambiente per eccellenza per la formazione del pensiero intellettule e del gusto dell’epoca. A seguire, l’esposizione mette in risalto alcuni particolari indumenti maschili e dettagli dell’abbigliamento settecentesco: il fascino della marsina, sete con disegni innovativi e colori audaci, preziosi gilé ricamati e poi I fili d’oro e d’argento che danno vita a sontuosi viti nobiliari.
Attraverso un attento percorso espositivo, dunque, Il Seduttore offre uno sguardo approfondito su un momento cruciale nella storia della moda, in cui l’evoluzione dell’abbigliamento maschile riflette un più ampio mutamento culturale e sociale. Tra tessuti raffinati, ricami preziosi e silhouette eleganti, la mostra di Palazzo Mocenigo restituisce il fascino di un’epoca in cui l’uomo non solo ridefinisce il proprio stile, ma anche il proprio ruolo nella società, lasciandosi sedurre da una nuova estetica del gusto e della raffinatezza.
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