MNU - Museo della Natura e dell’Uomo, Padova
Una storia appassionante, che va avanti da quattro miliardi di anni circa, tra alti e bassi, cataclismi stupefacenti e incredibili rinascite: è quella del nostro pianeta, degli organismi animati e inanimati, delle rocce, dei fossili, dei vegetali e, a partire da un certo punto, anche della specie umana. A raccontarla, in un unico percorso espositivo, è il nuovo MNU – Museo della Natura e dell’Uomo che ha recentemente aperto le porte a Palazzo Cavalli di Padova, edificio monumentale, risalente alla seconda metà del Cinquecento. Con il supporto di Fondazione Cariparo e presentato in occasione degli 800 anni della fondazione dell’Università di Padova, il nuovo allestimento, il più grande in Italia in questo ambito, riunisce le preesistenti collezioni dei Musei universitari di Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Antropologia e Zoologia, con 200mila reperti naturalistici e antropologici su 4mila metri quadrati di superficie espositiva, nel centro dell’urbs picta. A questa estensione vanno poi aggiunti 700 metri quadrati per gli ambienti tecnici e 550 di uffici per il personale.
Dalle palme fossili alla meteorite marziana, dai reperti scheletrici umani preistorici, agli oggetti etnografici provenienti da Australia, Nuova Guinea e Nuova Zelanda, i visitatori potranno attraversare il tempo e lo spazio attraverso le ere geologiche, tra suggestivi affreschi e stucchi barocchi, reperti antichissimi e dispositivi tecnologici. Sviluppato su tre piani e in 38 sale, il Museo della Natura e dell’Uomo vede esposti 3.500 beni storici, 25 modelli tattili, 193 vetrine, 89 postazioni multimediali ed exhibit, 80 pannelli di sala e 31 pannelli grafici a tutta parete. «Il Museo della Natura e dell’Uomo racconta una storia. A farlo saranno gli oltre 200mila reperti naturalistici e antropologici che gli danno vita. Reperti che racconteranno la storia che più di tutte ci coinvolge: quella dell’evoluzione del nostro Pianeta, dei suoi delicati equilibri, degli straordinari incastri di diversità che lo compongono», ha dichiarato Daniela Mapelli, Rettrice Università di Padova.
Situato davanti alla Cappella degli Scrovegni, quasi a instaurare un dialogo simbolico tra i saperi e le arti, il museo amplia il sistema museale scientifico diffuso nella città. Un percorso collega il MNU con Palazzo del Bo, con l’Orto Botanico patrimonio UNESCO e con la rete dei musei universitari. Otto secoli di scienza, sui selciati e sotto i portici dove passeggiavano Galileo e Vesalio. Nelle strade dove è nato il metodo scientifico, il Museo della Natura e dell’Uomo continua la tradizione e apre le sue sale a tutte le menti curiose. Oltre alle esposizioni, infatti, il museo si proporrà come piattaforma di incontro per «Una comunità aperta e inclusiva, dove si metteranno in pratica le cinque missioni fondamentali che le istituzioni internazionali attribuiscono ai musei scientifici negli anni venti del XXI secolo», ha continuato Telmo Pievani, responsabile Scientifico del Museo della Natura e dell’Uomo.
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…
La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…