Categorie: Musei

Viaggio nella capitale boema: 5 luoghi d’arte da visitare nella magica Praga

di - 31 Agosto 2025

In questo breve itinerario cerchiamo di percorrere un cammino progressivo che, partendo dal luogo simbolo della città, culla della sua memoria storica, politica e culturale, ci conduce alla scoperta dei nuovi centri di arte contemporanea attorno a cui si polarizzano le tendenze avanguardistiche del presente e si pongono le fondamenta per una ricerca artistica tesa al futuro

Il Castello Pražský Hrad

È piuttosto difficile fornire una descrizione, anche sommaria, del Pražský Hrad, noto come il Castello di Praga, che per la sua monumentalità e rilevanza storica e politica si è elevato a simbolo della città. Ricondurre ad unità la complessità architettonica del castello è quasi impossibile per la stratificazione di stili che vi si rintracciano e per la densità di elementi architettonici, scultorei e pittorici di assoluto rilievo.

Dal romanico al tardo barocco, il complesso architettonico di Prazsky Hrad è un’alchimia di stili e simbolo del potere politico e del suo lato oscuro, violento e misterioso: la sua storia, il mito, la letteratura e i suoi fantasmi ne hanno fatto l’emblema di Praga.

Situato oltre la riva sinistra della Moldava, il fiume che taglia la Repubblica Ceca a metà, dall’alto della rocca e delle sue mura il castello sembra governare la città con le svettanti guglie delle torri della cattedrale di San Vito e i suoi bastioni. Una città in miniatura articolata attorno a tre cortili, nel terzo dei quali vi è il fulcro architettonico, religioso, politico dell’intero complesso: la cattedrale di San Vito, tra i più preziosi esemplari di stile gotico in Europa.

Al suo interno vi sono importanti reliquie quali il sarcofago d’argento di San Giovanni Nepomuceno, gettato nella Moldava dopo essersi opposto al re, e le spoglie di San Vito, assassinato dal fratello. E, ancora, il Vicolo d’Oro In cui si erge la Torre di Dalibor che vi fu imprigionato. Si narra che egli, attendendo la morte, allietò la città col suono del suo violino. La Basilica di San Giorgio che vantava un originario impianto romanico e dopo un restauro ha assunto una facciata interamente barocca. Nel Palazzo Reale la sala ladislao è la più grande sala civica dell’Europa centrale, priva di pilastri intermedi e Coppa, aperta da una volta gotica a costoloni dalle splendide nervature.

Il Museo Nazionale di Praga

Il più grande e antico di tutta la Repubblica Ceca il cui patrimonio è così vasto che le collezioni principali sono disseminate molteplici sedi d’esposizione. Consta di cinque diversi istituti: il Museo di Storia Naturale, il Museo Storico, la Biblioteca Nazionale, il Museo Ceco della musica e il Museo Napstrek.

Il museo fu fondato nel 1818 dalla Società dei Patrioti Amici delle Arti, un gruppo di nobili e intellettuali che si era formato già nel 1796 e che voleva dotare la capitale boema di un museo. Fu inaugurato il 15 aprile 1818 con il nome di Museo Patriottico nel Palazzo Sternberg

Fulcro simbolico del complesso museale è il palazzo neorinascimentale, progettato da Joseph Schulz, che fa da quinta monumentale alla lunghissima piazza Venceslao, teatro nel 1969 del drammatico suicidio di Jan Palach contro l’occupazione delle truppe del Patto di Varsavia. Il palazzo ospita anche il Pantheon delle glorie nazionali dal riformatore religioso Jan Hus ai compositori Antonine Vorace e Bedrich Smetana.

Attualmente in programma vi sono diverse mostre per ciascun museo quali, tra le altre, la Libri á la Šalamoun al museo storico, un’esposizione che racconta la storia dell’illustratrice libri Eva Natus-Šalamounová e suo marito Jiří Šalamoun; l’Expedition of the National Museum al Museo di Storia Naturale; la mostra My Country inaugurata  in occasione del 200° anniversario della nascita del compositore Bedřich Smetana e dell’Anno della musica ceca.

La Galleria nazionale: Národní Galerie

Punto nodale del patrimonio artistico contemporaneo è rappresentato dalla Národní Galerie, al cui interno si cela un universo artistico che spazia dalla pittura rinascimentale ai maestri del Novecento, dall’artigianato alla scultura ceca, meritevole di una visita approfondita per via della vastità delle collezioni in esso custodite. Anche la Galleria Nazionale si articola in più sedi, precisamente sei.

Il Palazzo Stenberg ospita i capolavori di pittura rinascimentale e barocca europea, suddivisi in scuole nazionali: gli italiani Piero della Francesca, Veronese e Canaletto, i fiamminghi Brueghel il Vecchio, Rubens e Van Dyck, lo spagnolo El Greco e i tedeschi Altdorfer, Cranach il Vecchio e Durer.

Palazzo Veletrzní è invece sede della collezione d’arte moderna e contemporanea, di cui ne illustra l’evoluzione dal romanticismo e dalla scuola di Barbizon al realismo sociale di Courbet e a quello politico di Daumier, attraversando la produzione dei grandi maestri impressionisti e le opere di tre giganti del post Impressionismo (Van Gogh, Gaugin e  Cézanne). E ancora largo spazio è dedicato al puntinismo, al fauvismo, agli esponenti della secessione viennese.

Nello splendido monastero di San Giorgio vi è la più esaustiva collezione d’arte gotica boema mentre il monastero di Sant’Agnese ospita esemplari notevoli dell’artigianato artistico, dal rococò al Liberty.

Di particolare interesse l’esposizione tutta al femminile dal titolo Ženy, mistryně, umělkyně 1300–1900, in mostra fino al 2 novembre 2025, che indaga il lavoro artistico delle donne, dal Medioevo alla fine dell’Ottocento, la sensibilità pittorica delle donne, i loro lavori in  ambito scultureo e purtroppo consegnati all’oblio, e l’apporto che hanno fornito nel disegno e nelle arti applicate.

Stemberg Palace

DOX – Centre for Contemporary Art

Meritevole di uno spazio in questa selezione è la Galleria DOX – Centre for Contemporary Art, la più grande istituzione indipendente della città che pone al centro l’arte contemporanea della Repubblica Ceca.

Nasce dalla rigenerazione di una fabbrica nel quartiere Holešovice di Praga, divenendo un esempio paradigmatico di architettura contemporanea avanguardistica. Presenta molte aree espositive, la sala polifunzionale DOX+ e il dirigibile Gulliver.

Fervido laboratorio artistico e motore della vita culturale della città, il DOX animerà l’estate praghese con serie di serate cinematografiche estive sotto le stelle e nell’universo insondabile e misterioso di David Lynch fino al 27 agosto 2025, cui si accompagna anche la mostra Up in Flames sul celebre registra recentemente scomparso; la personale di Orhan Pamuk dal titolo Consolation of Objects che affronta il suo lavoro visivo, concettuale e fotografico analizzando il suo interesse appassionato per il rapporto tra letteratura e arti visive; If I lived in Prague, I would be fan of Bohemka dedicato al provocatorio Ivan Krajíček Brotschnitte.

Kunsthalle Praha

La Kunsthalle Praha è un chiaro esempio di riqualificazione urbana attraverso la quale l’ex stazione Zenger Transformer nel cuore di Praga è stata trasformata in un museo che gode di tre grandi spazi espositivi, un negozio di design e una caffetteria con terrazza e un’incantevole vista sulla collina di Petřín e sul Castello di Praga. Testimonianza del fervido clima culturale praghese, la Kunstshalle Praha accoglie mostre temporanee di arte contemporanea e moderna cui si affiancano attività didattiche destinate ad un pubblico ampio ed eterogeneo. Un palcoscenico per artisti cechi e internazionali che porta sotto i riflettori istanze artistiche contemporanee ma anche questioni di rilevanza sociale e politica. Il programma è fitto ed attualmente in mostra vi è l’esposizione And Nothing Will Separate Us che getta uno sguardo inedito su una delle coppie artistiche più eccezionali e silenziosamente radicali del XX secolo: Anna-Eva Bergman e Hans Hartung. Presenta più di 300 opere, tra cui importanti dipinti, schizzi rari, fotografie, manufatti di studio, oggetti personali, corrispondenza e opere donate l’una all’altra.

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