Categorie: Musica

Il rumore di Rivoli

di - 16 Aprile 2003

L’utopia modernista volta a riorganizzare, durante la prima metà del secolo scorso, e a pianificare il mondo occidentale confidando ciecamente nel progresso tecnologico e nelle applicazioni di griglie razionalistiche predefinite in nome di un afflato internazionalista, ad un tratto sembrò esaurire la propria vitalità. Se da un lato, infatti, arte e architettura svilupparono una grammatica linguistica e concettuale osmotica e interdisciplinare, per altro verso il loro limite fu di credere ad andamento evoluzionista delle tecnologie, e ben presto le teorie postmoderniste ne svelarono il gap tecnologico e teorico.
Nel corso degli ultimi anni frequentemente abbiamo assistito al recupero di certo minimalismo o astrazione geometrica, in arte, in architettura e in musica elettronica; anche la storia del cinema e della fantascienza hanno sensibilmente influenzato l’immaginario e la ricerca di molti artisti suggerendo loro associazioni improbabili tra elementi più disparati. E molti inoltre, nel corso dell’ultimo decennio, si sono rivolti ai movimenti modernisti, stimolati oltremodo dalle possibilità operative, progettuali e concettuali delle tecnologie digitali come anche dal web che sembrava rendere possibile l’utopia internazionalista.
Ed è attorno a queste tematiche che ruota il nuovo ciclo espositivo inauguratosi ieri presso il Castello di Rivoli. The Moderns è, infatti, il titolo di un’ampia mostra collettiva curata di Carolyn Cristov-Bakargiev; allestita nei suggestivi spazi della Manica Lunga la mostra presenta più di venti artisti, da Paul Pfiffer, a Tacita Dean a Massimo Bartolini ed Elisabetta Benassi, passando per Tom Friedman, Liam Gillick e tanti altri, e mette in evidenza uno spaccato piuttosto variegato di pratiche artistiche di notevole interesse e spessore internazionale. Sempre nella Manica Lunga è presente una sound section, curata da Anthony Huberman, dedicata alla scena internazionale della sound art presentata attraverso una selezione di cd in ascolto. Alcuni degli artisti invitati (undici in tutto) indagano l’aspetto sonoro a metà tra arte e scienza come Carsten Nicolai (tra i massimi esponenti della scena internazionale, presentissimo alla scorsa Biennale); altri invece manipolano l’errore digitale o glitch mescolandolo a suoni acustici e di oggetti (gli italiani Tu m’); in altri casi il suono è utilizzato come elemento per testare le soglie dell’ascolto umano attraverso gli orditi sonori minimali di Richard Charter e Bernhard Günter, o al contrario scuoterlo attraverso le sciabordate rumoriste e post industriali del siciliano Massimo e degli austriaci Farmersmanual. Kim Cascone, musicista, net artista è invece una specie di figura mitica della sound art, e Yasunao Tone pioniere della computer music giapponese e attivo dal 1962 nel movimento Fluxus. Parallelamente alla mostra sarà inoltre possibile avventurarsi nel progetto di ricostruzione (a cura di Hans Ulrich Obrist) dell’istallazione multimediale Elettric Labyrinth. Realizzata dall’architetto giapponese Arata Isozaky nel 1968, in occasione della XIV Triennale di Milano, essa fu distrutta nel corso di un’occupazione studentesca.

articoli correlati
Tom Friedman
Simon Starling – Djungel
Massimo Bartolini
Carsten Nicolai
Space is still the place – Seconda edizione
link correlati
tu-m.com
mego.at
raster-noton.de

marco altavilla


The Moderns
Castello di Rivoli, Piazza Mafalda di Savoia, 10098, Rivoli (TO)
A cura di Carolyn Cristov-Bakargiev
Sound Section, a cura di Anthony Huberman
Periodo: 16.04.2003 – 03.08.2003
Elettric Labirynth, a cura di Hans Ulrich Obrist
Periodo: 16.04.2003 – 24.08.2003
Info: Ufficio Stampa Tel. 011/9565209, e-mail press@castellodirivoli.org, www.castellodirivoli.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Cinque mostre da vedere a Berlino durante le vacanze di Natale

Dalla prima tappa berlinese di The Clock di Christian Marclay alle installazioni immersive di Petrit Halilaj, passando per pittura contemporanea,…

28 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Un volo nell’astrazione: da Kandinsky a tutta l’Italia del primo Novecento

Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…

27 Dicembre 2025 16:20
  • Arte contemporanea

Il MACRO di Roma riapre le porte con una intera programmazione dedicata alla città

Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…

27 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

La mostra di John Armleder a Ginevra è come un mercatino delle feste

John Armleder gioca con l'eterna ambiguità tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…

27 Dicembre 2025 13:30
  • Fotografia

L’ultimo regalo di Martin Parr è stato il colore delle cose di tutti

In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’eredità che appartiene a tutti: la…

27 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Mercato dell’arte 2025: storia e cronistoria dell’anno che sta per finire

Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, più o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…

27 Dicembre 2025 12:22