Categorie: napoli

fino al 12.I.2008 | Pennacchio Argentato | Napoli, T293

di - 21 Dicembre 2007
In principio era (l’)Estate. Quella con il sole bruciante e le gonne svolazzanti in allegre giornate, colorate e invidiate dai fiori della stagione. Ed era momento di gloria degli is’teit, per dirla alla british, ossia di quei piccoli feudi in mattoni della contemporaneità, dove gente annualmente affannata e possidente riscopre i piaceri della vita in famiglia. Tuttavia, come sempre accade, dopo l’estate arriva l’inverno e gli ottimistici progetti della bella stagione vengono modificati dalle urgenze del presente o sostituiti da nuove e più concrete idee.
È quanto accaduto agli artisti Pasquale Pennacchio (Caserta, 1979; vive a Napoli e Francoforte) e Marisa Argentato (Napoli, 1977; vive a Napoli e Francoforte) durante la progettazione della loro terza personale da T293. Inizialmente intenzionati a “portare un po’ di sole” in piazza Amendola, il duo ha poi cambiato percorso, realizzando opere nascoste dietro al sillogismo di un doppio comunicato, nei quali si continua testardamente a presentare una mostra che poteva essere e non è mai stata.
Eppure dell’Estate rimane un timido accenno in un angolo della sala, nel paesaggio soleggiato ma un po’ sfocato di una città sul mare. È un luogo inesistente (in tema con la spirale di “fantasmi” caratteristica del progetto) e costruito digitalmente partendo dalla panoramica di una città giapponese. Capovolgendone e spostandone il golfo, si è realizzata una voluta, ingannevole somiglianza con il profilo di Napoli. L’osservatore viene così deriso dalla propria percezione, chiamato a dubitare di ciò che appare, portato a conoscere le fallacie della mente.
Varcata la soglia della galleria, letti i comunicati, fa i conti con il disagio delle false aspettative, disagio che si dilata fino a simulare quell’inadeguatezza esistenziale che induce a riconoscere il morboso attaccamento al quotidiano, alle abitudinarie certezze cui non s’intende rinunciare, per paura di scoprirsi vulnerabile. Anche il sogno cambia volto, diventando una mera evasione senza rischi: si cambia rimanendo uguali.
È quest’umanità non più granitica a essere immolata nella scultura in vetro-cemento che occupa l’intero spazio espositivo, in equilibrio su tre palloni da basket. Per la caratteristica forma a T somiglia alla sagoma di un funambolo, in una metaforica allusione all’uomo che cammina sulla corda della vita, tesa sul baratro dei cambiamenti, cercando l’equilibrio con l’asta delle azioni consuetudinarie. Nei materiali usati riemerge un’allusione alla mostra che non c’è: il blocco ricorda una sua possibile e originaria funzione come parte di quell’is’teit che doveva far da contraltare all’Estate italiana.
Lo scarto tra il primo progetto -incompiuto e ambizioso- e il secondo, se da una lato può esser letto anch’esso come allegoria dell’immobilismo umano, dall’altro mostra un legame di latente quanto inviolabile parentela tra i due. Che si spiegano e si realizzano solo in virtù della loro mescolanza. Quando si dice “imparare dai propri errori”.

articoli correlati
Pennacchio Argentato da T293 nel 2005

carla rossetti
mostra visitata il 4 dicembre


dal 30 novembre 2007 al 12 gennaio 2008
Pasquale Pennacchio & Marisa Argentato – Estate
Galleria T293
Piazza Amendola, 4 (zona Chiaia) – 80121 Napoli
Orario: dal martedì al venerdì ore 11-13 e 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 08119728116; fax +39 0812142210; info@t293.it; www.t293.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30