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Fino al 30.IV.2017 | Omar Galliani, Lorenzo Puglisi, Caravaggio, la verità nel buio | Pio Monte della Misericordia, Napoli

di - 15 Aprile 2017
Allestita negli spazi del Pio Monte della Misericordia, la mostra mette a confronto le opere di Omar Galliani e Lorenzo Puglisi, con quelle del maestro della luce Michelangelo Merisi da Caravaggio.
Il progetto espositivo, nato grazie alla collaborazione tra il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo e il Pio Monte della Misericordia di Napoli, ha previsto una mostra itinerante tra Palermo e Napoli, i due luoghi dove Caravaggio visse gli ultimi anni della sua vita e dove produsse opere come La Natività con i Santi Lorenzo e Francesco D’Assisi, del 1609, collocata presso l’Oratorio di San Lorenzo a Palermo ma trafugata nel 1969 e mai più ritrovata, e come le Sette Opere di Misericordia, realizzata dall’artista lombardo su commissione del Pio Monte della Misericordia di Napoli nel 1607, oggi visibile al centro della Cappella.
Le curatrici Raffaella Resch e Maria Savarese spiegano che l’idea del progetto è nata dall’incontro con due artisti che «amano la maniera nera» e dal comune desiderio di coinvolgere due straordinari Poli Museali che si occupano di arte contemporanea, come il Museo Riso a Palermo e il Pio Monte a Napoli. Per l’esposizione palermitana, tenutasi alla Cappella dell’Incoronazione, spazio off del Museo Riso, Galliani e Puglisi hanno creato due opere site-specific, prendendo come tema l’Agnus Dei, l’agnello sacrificale, prezzo del riscatto dell’uomo, elemento iconografico tipico delle raffigurazioni della natività, mancante nell’opera di Caravaggio, di cui è visibile una copia nel vicino l’Oratorio di San Lorenzo per il quale era stata progettata. A Napoli, i due artisti hanno portato altri due progetti, pensati appositamente per la Cappella e la quadreria del Pio Monte della Misericordia, sul tema delle Sette opere di Misericordia.

L’esposizione napoletana si articola in due nuclei: due opere di grandi dimensioni sono state posizionate nella Cappella, ai lati della grande tela di Caravaggio, mentre al piano superiore, nelle sale della quadreria dedicate al contemporaneo, figureranno i bozzetti dei lavori. Galliani ha esposto i bozzetti preparatori per l’opera Genealogie dell’ombra, rigorosamente realizzati con punta faber su carta, mentre Puglisi ha usato tele dipinte di nero carbone per accentuare l’ineffabilità delle ali angeliche in asse perpendicolare sulla terra, quasi a delineare un rapporto ascensionale tra questa e il cielo nell’assenza di realtà, tanto nei bozzetti quanto nella grande tela dal titolo La Misericordia.
L’opera di Puglisi si contraddistingue per l’uso di luci e ombre date da un nero pece su cui si stagliano pennellate bianche che costruiscono la figura angelica. Essa, posta in asse ascensionale dal cielo alla terra, delinea una traiettoria che confluisce nello scatto del piede dell’ignudo che intercetta lo spazio, lo stesso che mirabilmente Caravaggio incise con la sua luce nelle Sette Opere di Misericordia. Genealogie dell’ombra, di Galliani, restituisce rimandi all’opera caravaggesca, svuotati dei personaggi che normalmente la compongono. Di essi rimangono i simboli, come le piume dell’angelo, la spada del nobile compassionevole: impronte di atti di misericordia che lasciano il loro segno in eterno, possibili grazie all’intercessione del cielo. Galliani è maestro del disegno e apprezzatissimo anche in Cina, dove c’è una secolare tradizione al riguardo e dove ci preannuncia che sarà presente per la Biennale di Pechino, il prossimo settembre.
Anna Di Corcia
mostra visitata l’1 aprile
Dal 1 al 30 aprile 2017
Omar Galliani, Lorenzo Puglisi, Caravaggio, la verità nel buio
Pio Monte della Misericordia
Via dei Tribunali 253, 80139 Napoli
Orari: dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 18. La domenica dalle 9 alle 14.30
Info: segreteria@piomontedellamisericordia.it
@https://twitter.com/dianacanorica

Nasce ad Atri (Te), vive tra Roma dove ha insegnato per otto anni Italiano e latino nei Licei e Napoli dove è attualmente docente di Lettere, per due anni ha insegnato nella scuola primaria sperimentando l'insegnamento di discipline dell'area umanistico-linguistica e laboratori d'arte per i bambini. Laureata nel 2004 in Lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi su Arte e Liturgia nei documenti del Concilio Vaticano II approfondendone gli studi da Pio X a Giovanni Paolo II. Nel 2005 frequenta il Corso di perfezionamento in Arte per la Liturgia alla Fondazione Staurós Italiana Onlus diretta da Carlo Chenis, partecipando a Giovani Artisti di-segnano il Sacro II. Nel 2006 consegue abilitazione all’insegnamento di materie letterarie frequentando la S.I.C.S.I. presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Nel 2007 si trasferisce a Roma dove nel 2008 consegue il Master di II livello in Beni Culturali Della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana dove approfondisce lo studio della Storia dell’arte moderna e dell’Iconografia con il Prof. Henrich Pfeiffer. Pubblicista dal 2004 su numerose riviste d’arte testate nazionali come Avvenire ed Exibart, saggista per alcuni artisti che segue costantemente nel loro percorso come Nikolaos Houtos, Sonny Insinna, Barbara Esposito, Luca Farina, Battista Marello, Francesca De Marinis. Dal 2006 è curatrice di mostre d’arte contemporanea istituzionali per Enti pubblici come il Comune di Ischia e Gallerie private. Ha collaborato durante il IV Convegno Internazionale Poetica & Cristianesimo tenutosi il 27e il 28 Aprile 2015 con Pontificia Università di Santa Croce di Roma, come relatore sul tema Scrivere per chi…scrivere perché… con l’intervento comunicazione su Bellezza da contemplare, bellezza da possedere.

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