Quelle delle home gallery, ossia di abitazioni private, di case sfitte in attesa dei lavori di ristrutturazione, oppure di studi professionali, trasformati o riadattati in spazi espositivi, rappresenta un fenomeno ormai virale. Che parte da molto lontano. Nel secondo dopoguerra Giorgio de Chirico organizzava le sue mostre nell’appartamento di via Mario de’ Fiori a Roma; a inizio anni Novanta Hans Ulrich Obrist apriva la sua casa di San Gallo per “The Kitchen Show”. Ma è nei primi anni del nuovo millennio che le home gallery cominciano a imporsi massivamente, in quegli USA stremati dall’esplosione della bolla immobiliare e dalla crisi economica innescata subito dopo, sui mercati finanziari, dalla bancarotta di Lehman Brothers. Insomma, quando c’è bisogno di metri quadrati a buon mercato, di necessità si fa virtù, e si cominciano a impiegare gli spazi domestici, ad accesso pressoché gratuito. Il passaggio di questa pratica dalla Grande Mela all’Italia non è stato, poi, così lungo. E oggi mi trovo a documentare un altro caso di questo tipo, che ci conduce a Bolzano. Ai piani alti del Belpaese, ai piani alti dell’immobile in via Andreas Hofer 36 della città adagiata tra vigneti e le Dolomiti. È qui infatti che Roberto Farneti, Van Der e Di/Da, per tre volte l’anno, aprono le porte di due appartamenti per presentarvi delle mostre d’arte sviluppate negli spazi domestici del terzo e quarto piano. Il nome scelto per questo progetto non è scevro di ironia come ogni calembour che si rispetti: “AltiPiani”. Qui la bella vista può essere goduta, però, più “intra moenia” che dalle finestre di casa, perché il panorama prescelto è quello della ricerca artistica emergente italiana. Non a caso oggi, dalle ore 18 alle 22, sono di scena due dei suoi artefici più interessanti: Silvia Giambrone e Marco Gobbi. Che giocano veramente “in casa” – mi si perdoni il gioco di parole ma ci stava – dal momento che i loro lavori, nelle rispettive e personalissime declinazioni, sono da tempo incentrati sull’indagine della linea di confine tra la dimensione estetica e la sfera privata, andando a informare, come in questa occasione espositiva di Bolzano, la realtà domestica, di una convivenza tra opere d’arte e quotidianità dagli esiti quanto mai rabdomantici. (Cesare Biasini Selvaggi)
INFO
Opening: ore 18.00-22.00
16 maggio
AltiPiani
via Andreas Hofer 36, Bolzano