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Franco Fontana. Colore: Brescia celebra uno dei pionieri della fotografia a colori

di - 8 Marzo 2024

La scelta di Franco Fontana, in controtendenza rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi, è stata quella di rendere protagonista il colore: non come mezzo, ma come messaggio, non come fatto casuale, ma come attore principale della scena.

Curata dallo Studio Fontana, promossa dalla Fondazione Brescia Musei,  co-prodotta con Skira Arte e allestita con la curatela dello studio di architettura Top Tag, la mostra Franco Fontana. Colore è l’esito di un lungo e significativo lavoro di indagine e restauro sulle opere dell’artista, analogiche e digitali, che ha dato vita a un corpus di immagini – 122, per la precisione, realizzate tra il 1961 e il 2017 – capace di raccontare il lungo lavoro di Franco Fontana.

Franco Fontana. Colore. Installation view, Museo di Santa Giulia, Brescia. Ph. Alberto Mancini

Le quattro sezioni che suddividono il percorso espositivo – People, Paesaggi urbani, Asfalti e Paesaggi – che accompagnano il visitatore attraverso scene dense di umanità fino a condurlo a quei paesaggi astratti che si caratterizzano per l’intenso contrasto tra colori e geometrie composte sulla luce, dove Fontana crea un effetto straniante: si tratta di una fotografia o di un dipinto?

Abbiamo chiesto a Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei, e a Catherine Castillon, CEO SKIRA, con quali intenti e con quali prospettive, a breve e a lungo termine, questa importante monografica si inserisce nella programmazione di Fondazione Brescia Musei e nella storia e, insieme, nella linea editoriale di Skira.

Franco Fontana. Colore. Installation view, Museo di Santa Giulia, Brescia. Ph. Alberto Mancini

«La mostra di Franco Fontana – racconta Stefano Karadjov – prosegue una direttrice già intrapresa nel corso degli ultimi anni, durante il Brescia Photo Festival, con l’obiettivo di regalare un’importante monografia all’anno ad alcuni dei grandi interpreti della storia della fotografia. Lo abbiamo fatto con Edward Weston, con Ansel Adams, con Vittorio Sella, con Alfred Seiland, con Steve McCurry e, quest’anno, scegliamo Franco Fontana che compie 90 anni e, forse più di chiunque altro, riesce a rappresentare iconicamente la fotografia italiana all’estero. Franco Fontana è anche la quarta monografia che produciamo con Skira. Con Skira, dal 2021, abbiamo istruito una collaborazione proficua tesa alla produzione di eventi originali e inediti. La mostra ed il Brescia Photo Festival si inseriscono nel programma strategico della Fondazione che propone sostanzialmente 4 filoni espostivi: oltre a quello della fotografia destinato alla primavera, quello dedicato all’arte contemporanea e ai diritti umani con gli artisti inediti presentati nelle mostre d’autunno, quello della grande riscoperta dell’arte antica e dell’archeologia bresciana attraverso le grandi mostre biennali e identitarie – ultima delle quali Ceruti mentre la prossima Il Rinascimento a Brescia – infine i progetti dedicati alle installazioni site-specific di contemporaneo del nostro grande patrimonio. Una programmazione chiara che vuole esplicitare la presenza dell’istituzione culturale bresciana nella proposta internazionale delle temporanee».

Franco Fontana. Colore. Installation view, Museo di Santa Giulia, Brescia. Ph. Alberto Mancini

«Tra Skira Arte e Fondazione Brescia Musei – interviene Catherine Castillon – c’è stata subito una grande sintonia sulla visione e sugli obiettivi, tanto che siamo partner da alcuni anni per l’appuntamento del Brescia Photo Festival. Skira Arte dialoga con istituzioni prestigiose per progetti espositivi specifici, come in questo caso, ponendo attenzione ai fenomeni del contemporaneo e dimostrando un deciso interesse verso l’organizzazione di grandi eventi dedicati alla fotografia, pensati sia per il mercato italiano sia per quello internazionale. Sin dalla sua fondazione quasi cento anni fa, Skira Arte ha sempre avuto una speciale sensibilità per la contemporaneità; non fu un caso che Albert Skira iniziò la sua avventura editoriale con Picasso o che una testa femminile disegnata da Matisse divenne una sorta di logo della casa editrice ginevrina. La mostra dedicata a Franco Fontana è uno degli appuntamenti più attesi della VII edizione del Brescia Photo Festival e una perfetta opportunità per omaggiare un grande Maestro dei nostri tempi, ed è per noi motivo di orgoglio non solo coprodurre la mostra ma, in occasione del suo novantesimo compleanno, anche dedicargli il volume monografico che accompagna l’esposizione».

Franco Fontana. Colore. Installation view, Museo di Santa Giulia, Brescia. Ph. Alberto Mancini

La grammatica del linguaggio di Fontana, sempre coerente nel corso dei decenni, si manifesta in tutta la sua potenza nella grande monografica bresciana, che è uno degli appuntamenti più attesi della VII edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana e co-prodotto con Skira Arte, quest’anno declinato attorno al titolo Testimoni, un termine che sottolinea la capacità dei fotografi di documentare il presente favorendo la lettura della nostra storia attraverso il racconto che gli artisti ne fanno traducendolo in opera d’arte che supera i confini del mezzo fotografico.

Franco Fontana. Colore. Installation view, Museo di Santa Giulia, Brescia. Ph. Alberto Mancini

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Tag: brescia photo festival Fondazione Brescia Musei Franco Fontana Museo di Santa Giulia Brescia Skira

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