La Fondazione: a Roma un nuovo spazio per il contemporaneo

A Roma oggi, 19 settembre, dalle 11 alle 20 sarà possibile visitare per la prima volta gli spazi e la mostra inaugurale de La Fondazione, nuovo centro per la creatività contemporanea, il più recente progetto culturale no profit della Fondazione Nicola Del Roscio, la cui curatela è stata affidata a Pier Paolo Pancotto.

La Fondazione ha sede nel cuore di Roma, in Via Francesco Crispi 18, in un palazzo degli anni Venti che sorge tra Piazza di Spagna e via del Tritone, di cui occupa una superficie di circa 700 metri quadrati: Pier Paolo Pancotto ha scelto di inaugurare l’attività espositiva con una collettiva (fino all’11 gennaio) di altissima caratura con i lavori di quattro artisti rumeni, Geta Brătescu (1926, Ploiești – 2018, Bucarest), Adrian Ghenie (1977, Baia Mare, vive e lavora a Berlino) (qui l’intervista di exibart a Luca Massimo Barbero sulla mostra di Adrian Ghenie alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, fino al 18 novembre), Ciprian Mureşan (1977, Dej, vive e lavora a Cluj) e Şerban Savu (1978, Sighișoara, vive e lavora a Cluj).

In occasione dell’inaugurazione, oggi, oltre alla collettiva i visitatori potranno accedere agli spazi privati della sede de La Fondazione, in cui saranno allestite alcune opere dell’artista Mateusz Choróbski (1987, Radomsko, Romania).

«A curare l’attività culturale de La Fondazione – ha spiegato l’istituzione – è stato chiamato il curatore Pier Paolo Pancotto che ha ideato un programma espositivo strutturato in quattro mostre all’anno e corredato da numerose iniziative di approfondimento o discussione».

A Pier Paolo Pancotto abbiamo posto tre domande sulla mission de La Fondazione e il suo legame con Roma:

In qualità di curatore, qual è il Suo obiettivo per la Fondazione?

«L’obiettivo è che La Fondazione possa affermarsi come luogo destinato alla tutela, alla valorizzazione e alla conoscenza della creatività contemporanea. Si potrebbe dire che la creatività è la vera padrona di casa».

A quale pubblico vi rivolgete e quali artisti inviterete?

«Ci rivolgiamo a un pubblico giovane, internazionale, pronto ad accogliere con curiosità ricognizioni artistiche insolite, progetti originali e autori della scena internazionale raramente visibili a Roma o in Italia, talvolta alla loro prima personale presso una istituzione nel nostro Paese».

Che cosa significa per un’istituzione nascere oggi in Italia, a Roma in particolare?

«Nasciamo a Roma ma guardiano lontano; le nostre radici affondano su esperienze e consuetudini che si estendono oltre i confini geografici della città e culturali del nostro Paese. Per questo, le mostre proposte da La Fondazione troveranno luce a partire da un invito rivolto a diversi protagonisti del panorama internazionale a confrontarsi, vivere e perdersi nella città. Sperimentare lo spazio fisico dell’Istituzione e l’atmosfera di Roma così da dare vita a progetti inediti e pensati appositamente per La Fondazione e per il suo pubblico».

Dopo le parole del curatore una curiosità per gli amanti del cinema: l’edificio in cui ha sede La Fondazione tra gli anni Trenta e Sessanta ospitava il Teatro Florida, «ambiente polifunzionale dedicato alla messa in scena teatrale, al cinema e alla vita notturna, la cui insegna […] si conserva impressa tra i fotogrammi del film “Ladri di biciclette” (1948) di Vittorio De Sica», ricorda il comunicato stampa.