âThe Porcelain Room â Chinese Export Porcelainâ, a cura di Jorge Welsh e LuĂsa Vinhaisâ¨, Fondazione Prada, Milanoâ¨30.1 - 28.9.2020, â¨Foto: Delfino Sisto Legnaniâ¨, Courtesy Fondazione Prada
A Milano, alla Fondazione Prada da oggi sono aperte al pubblico due nuove mostre dedicata alla Cina: âStorytellingâ la personale di Liu Ye (1964, Pechino), a cura di Udo Kittelmann, giĂ realizzata a Prada Rong Zhai a Shanghai, e âThe Porcelain Room â Chinese Export Porcelainâ, a cura di Jorge Welsh e LuĂsa Vinhais, che attraverso oltre 1.700 pezzi indaga ÂŤil contesto storico, la finalitĂ e lâimpatto delle porcellane cinesi da esportazioneÂť.
ÂŤLa Cina â il Paese e la percezione che gli europei ne hanno â ha sempre occupato un posto di rilievo nellâimmaginario di PradaÂť, è la dichiarazione di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli che si legge nella pagina del sito di Prada dedicata a Prada Rong Zhai, ÂŤla storica residenza del 1918 situata nel quartiere centrale di Shanghai, inaugurata nel 2017 dopo un attento e scrupoloso restauro sovvenzionato dal Gruppo Prada. Lâedificio è stato pensato come uno spazio flessibile per molteplici attivitĂ culturali del Gruppo Prada in CinaÂť.
Nella Galleria Nord della Fondazione Prada âStorytellingâ porta a Milano la personale di Liu Ye, a cura di Udo Kittelmann, inaugurata a Prada Rong Zhai a Shanghai nel 2018, con trentacinque dipinti relizzati dallâartista dal 1992.
ÂŤA Shanghai, le opere di Liu Ye interagivano in modo armonico con gli arredi, le decorazioni e i colori originali della storica residenza del 1918, instaurando un rapporto simbiotico con gli spazi intimi e le piccole stanze di Prada Rong Zhai.
A Milano, i suoi dipinti generano un contrasto cromatico e materico con le pareti di cemento e lâarchitettura industriale di Fondazione Prada, attivando una nuova sequenza narrativa e un enigmatico contrasto con gli ampi spazi espositivi. La dislocazione geografica contribuisce a focalizzare lâattenzione sullâabilitĂ di Liu Ye nel creare un universo pittorico personale, che non si inserisce in nessun movimento artistico specifico.
Lâimmaginario intimo e sensuale di Liu Ye trova le sue molteplici fonti di ispirazione nella letteratura, nella storia dellâarte e nella cultura popolare del mondo occidentale e orientale, dando vita ad atmosfere che evocano introspezione, purezza e sospensione. Nella sua pratica artistica coesistono racconto fiabesco e ironia, percorsi da una vena parodisticaÂť, ha spiegato Fondazione Prada.
âThe Porcelain Room â Chinese Export Porcelainâ, a cura di Jorge Welsh e LuĂsa Vinhais, allestita al quarto piano della Torre, ÂŤesplora il contesto storico, la finalitĂ e lâimpatto delle porcellane cinesi da esportazioneÂť attraverso ÂŤoltre 1.700 porcellane cinesi da esportazione. Suddiviso in tre sezioni, lâallestimento è concepito come una stanza nella stanza, una struttura coperta da velluto marrone, che include diverse vetrine espositive e uno spazio intimo decorato in oroÂť.
ÂŤ âThe Porcelain Roomâ unisce esempi di porcellane realizzate tra il XVI e il XIX secolo per diversi mercati, religioni e gruppi sociali. Il progetto dimostra lâefficienza degli artigiani cinesi nel comprendere il gusto e la domanda di ogni segmento di mercato, adattando la loro produzione. Nonostante le ceramiche cinesi fossero conosciute al di fuori della Cina giĂ durante la dinastia Tang (618-907) e avessero raggiunto lâEuropa allâinizio del XIV secolo, lâesportazione delle porcellane aumentò considerevolmente raggiungendo ogni regione del mondo solo dopo lâapertura delle rotte marittime verso est da parte dei portoghesi nel 1513. Durante la dinastia Ming (1368-1644) lâattivitĂ di esportazione divenne sempre piĂš importante, inizialmente con le affascinanti porcellane celadon e blu smaltate. Quando gli europei iniziarono a commissionare e commerciare le porcellane per esportarle in Occidente, queste divennero i primi prodotti venduti in tutto il mondoÂť, si legge nel comunicato stampa.
Liu Ye
âStorytellingâ
A cura di Udo Kittelmann
Dal 30 gennaio al 28 settembre 2020
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âThe Porcelain Room â Chinese Export Porcelainâ
A cura di Jorge Welsh e LuĂsa Vinhais
Dal 30 gennaio al 28 settembre 2020
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Fondazione Prada
Largo Isarco 2, Milano
Orari: lunedĂŹ, mercoledĂŹ, giovedĂŹ dalle 10.00 alle 19.00, venerdĂŹ, sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00 (martedĂŹ chiuso)
www.fondazioneprada.org
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