Miguel Ángel Blanco “Lapis Specularis. La luce sotto la terra”, courtesy l'artista e Real Academia de España
A Roma, alla Real Academia de España, inaugura oggi, 10 ottobre, la personale di Miguel Ángel Blanco (1958, Madrid) “Lapis specularis – La luce sotto terra”, realizzata in collaborazione con l’Instituto Cervantes. Le opere in mostra arrivano in Italia dopo essere state esposte al Museo Arqueológico Nacional di Madrid e al Museo Nacional de Arte Romano di Merida e nei prossimi mesi saranno a Palermo e Milano.
Il percorso espositivo che Miguel Ángel Blanco ha creato per Roma si articola all’interno della collezione di archeologia romana e nella cripta del Tempietto del Bramante, uno dei gioielli assoluti del Rinascimento, entrambi afferenti la Real Academia de España. La mostra diventa occasione per conoscere non solo la straordinaria architettura della Real Academia, ma anche di avvicinarsi alla sua collezione d’arte.
A Miguel Ángel Blanco si associa rapidamente il vaso progetto Biblioteca del Bosco, che, iniziato nel 1985, ad oggi comprende «1.191 libri-scatola contenenti tutti i regni naturali e innumerevoli esperienze rielaborate che incontrano un nuovo ordine»: i libri-scatola sono per l’artista dei micro-cosmi legati alla fenomenologia naturale e contengono elementi naturali, dalla botanica ai minerali agli insetti, accompagnati da alcune pagine che introducono i materiali contenuti con disegni, stampe e fotografie.
«In occasione della mostra in Italia, con il supporto dell’Instituto Cervantes, Blanco presenta 24 libri-scatole insieme ad una serie di dischi e di scrigni (composizioni in scatole di ferro) realizzati in lapis specularis», ha spiegato l’organizzazione.
«Nella prima delle due sale dell’Academia si espongono, in un complesso di vetrine, questi libri/scatola nei quali si sono messi in gioco la trasparenza e la geometria delle formazioni minerali, non solo del lapis ma anche di altre forme di gesso cristallizzato come la selenite e il longarone islandese, ognuno con proprie caratteristiche e leggende. Nella seconda sala, le arcas (casse, dal latino arca) di ferro che contengono lastre di lapis, si relazionano con alcuni dei più bei pezzi della collezione della Real Academia de España. L’artista crea così un gioco di sguardi che ci rimandano alla funzione primordiale del lapis nell’architettura romana antica: far entrare la luce per facilitare la visione, dall’interno all’esterno», si legge nel comunicato stampa.
Il lapis specularis che dà il titolo alla mostra è un «gesso cristallino di grande trasparenza che può sfaldarsi in sottili fogli di ampia superficie, ha portato una grande rivoluzione nella vita quotidiana dei Romani. Il suo utilizzo permetteva, sia in abitazioni private che in edifici pubblici, di chiudere con pannelli mobili finestre e stanze, così come consentiva di mantenere costante la temperatura all’interno delle terme. Aveva anche una funzione nella vita simbolica, come elemento suntuario o magico. Miguel Ángel Blanco, per la prima volta, si è servito di questo gesso selenitico come materiale creativo con un duplice obiettivo: esplorare le sue qualità plastiche, poetiche e meravigliose e rinnovare la Storia antica», ha proseguito la Real Academia de España.
Miguel Ángel Blanco
“Lapis Specularis. La luce sotto la terra”
Dal 10 ottobre al primo dicembre 2019
Real Academia De Espana – Accademia Reale Di Spagna
Via di San Pietro in Montorio 3, Roma
Opening: 10 ottobre 2019, alle 19.00
Orario: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00 (lunedì chiuso)
www.accademiaspagna.org
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