Dopo 18 mesi di trono vacante e una lunga serie di discussioni che aveva lasciato con il fiato sospeso, finalmente l’Accademia di Francia a Roma ha un nuovo direttore: si tratta di Sam Stourdzé, nominato dal presidente Emmanuel Macron – recentemente in visita in Italia – su proposta di Franck Riester, Ministro della Cultura francese. Stourdzé, che è stato direttore del Musée de l’Elysée di Losanna e dell’importante festival di fotografia Rencontres d’Arles, entrerà in carica a Villa Medici a partire dall’estate del 2020, prendendo il posto di Stéphane Gaillard, che aveva assunto l’incarico ad interim dopo la partenza di Muriel Mayette-Holtz, nel settembre 2018.
Nato nel 1973, Sam Stourdzé ha studiato economia e storia dell’arte alla Sorbona e poi inglese come lingua straniera all’Università di Berkeley. Specialista in arte contemporanea, delle relazioni tra arte e cinema, è stato curatore di numerose mostre, tra le quali retrospettive di Dorothea Lange e Tina Modotti, e autore di molte pubblicazioni.
Da sempre studioso e appassionato di fotografia, nel 1996 ha organizzato le mostre fotografiche del Rendez-vous de l’histoire de Blois, prima di dirigere la serie Fine Books delle edizioni di Léo Scheer. Ha poi promosso diverse mostre di cinema, come quella dedicata a Charlie Chaplin, nel 2005, al Jeu de Paume di Parigi. Dal 2010 al 2014 è stato direttore del Musée de l’Elysée di Losanna, quindi ha curato i Rencontres d’Arles, Festival di Fotografia che si tiene ogni anno ad Arles, in Provenza, nel sud della Francia. In cinque anni ha dato nuova vita al Festival, portando la fotografia in contatto con l’arte, la musica, l’architettura e la letteratura contemporanee, aumentando la partecipazione e ampliando la rete di partner nazionali e internazionali. Ha quindi lanciato una versione cinese del festival a Xiamen e progettato il nuovo Institute for Photography, inaugurato a Lille lo scorso ottobre.
Sam Stourdzé inoltre è un ex pensionnaire dell’Accademia di Francia: ha infatti soggiornato a Roma dal 2007 al 2008. Nell’ottobre del 2009 ha curato una mostra dedicata a Federico Fellini presentata in seguito in più di 15 città europee e ad una retrospettiva dei suoi film presso la Cinémathèque française.
Secondo quanto dichiarato dall’Accademia di Francia, questa nomina è dovuto all’individuazione di una nuova strategia e di nuove priorità: «Un orientamento europeo, una maggiore apertura alla diversità dei campi artistici e alla diversità sociale, sinergie internazionali rafforzate con l’Europa, il bacino del Mediterraneo e l’Africa». Sam Stourdzé infatti propone di ripensare Villa Medici come luogo di mobilità artistica, sociale ed europea. «Il Presidente Macron ritiene che sia una nuova generazione di giovani talenti che deve essere supportata. Il progetto presentato da Sam Stourdzé era il più ancorato all’Europa. Potrà unire le energie in uno spirito multidisciplinare a Villa Medici», ha dichiarato un portavoce dell’Eliseo a Le Monde.
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