Categorie: Personaggi

GOLINELLI, CHE INCANTO!

di - 10 Ottobre 2007
Ben 138 opere della collezione Marino Golinelli messe all’asta a Londra da Phillips de Pury & Company. Come mai questa decisione?
138 sono solo quelle mandate in gara a Londra il prossimo 13 ottobre! In realtà con Simon de Pury abbiamo concordato di mettere all’asta -con gradualità, tra la sede londinese e quella newyorkese- un totale di circa 266 opere, ossia quasi la metà della mia collezione. Penso che sarà il primo caso di un unicum, di un insieme piuttosto ampio e con un profilo molto chiaro –l’intreccio tra arte e scienza- ad andare all’asta. In ogni modo, per me, sarà interessante vedere il livello di coinvolgimento del pubblico, la loro reazione a questa tematica, molto legata al mio lavoro e alla mia formazione, che è un po’ un tracciato artistico dei continui cambiamenti e delle problematicità della nostra società all’avanguardia.

Si tratta di 266 acquisti di cui si è pentito?
No, assolutamente, sono tutti acquisti che rifarei. Diciamo che nelle mie case di Bologna, Venezia e Milano, e negli uffici della mia azienda farmaceutica, avrò più spazi vuoti da riempire con tante nuove opere.

Di chi sono le opere messe in vendita? Ci dica qualche autore.
Anish Kapoor, Thomas Hirschhorn, David Byrne, Carroll Dunham, Gilbert and George, Vik Muniz, Nam June Paik, Chen Zhen, Thomas Hirschhorn, Haim Steinbach, Richard Long, Christo, Nobuyoshi Araki, Mariko Mori, Peter Halley, Alighiero Boetti, Andres Serrano, Shirin Neshat, John Bock, Fabrizio Plessi, Nan Goldin, Domenico Bianchi, Bruno Munari, Paola Pivi…

Ma perché per i collezionisti la compravendita delle proprie opere è quasi sempre un tabù da non toccare?
Perché magari per molti collezionisti prevale prima di tutto l’idea della passionalità verso l’opera d’arte. O perché magari l’idea del guadagno facile o di uno status symbol da mettere in mostra attraverso il possesso di opere è in parte un pregiudizio nei nostri confronti. La vita non ruota tutta intorno al denaro. E comunque, in tutta onestà, questo lato della cosa a me non interessa, poiché considero l’arte come supporto alla vita e al desiderio di esplorare il mondo che cambia.

A quanto ammonta la base d’asta dei 138 pezzi iniziali?
C’è scritto nei comunicati stampa della Phillips de Pury (3.384.000-4.850.000 di sterline, n.d.r.).

Cosa ci farà con i soldi ricavati dalle vendite?
Quei soldi sono destinati all’acquisto di altre opere d’arte. All’inizio di un nuovo percorso. Ma senza troppi cambiamenti o inversioni di stile. Poiché continueranno a esserci molti punti di contatto fra visione scientifica e artistica del mondo contemporaneo. La verità è che l’idea di una nuova evoluzione della mia collezione è l’aspetto che m’interessa di più. Vi ho già raccontato ad esempio che in questo momento ho grande curiosità verso gli artisti dei paesi emergenti: indiani, coreani, cinesi. Sono attratto dalla loro maniera di tradurre in immagine la realtà fisica e dalla loro capacità di interpretare i sentimenti e i problemi della società civile attuale.

Insomma, sapere che tutte quelle opere non saranno più sue non le crea un po’ d’ansia?
Certamente, quelle opere rappresentano una parte della mia vita! Tuttavia, mi piace pensare che le aste contribuiranno a perpetrare il mio interesse per il mondo, l’umanità, il progresso. La condivisione di un’esperienza legata a un modo molto personale di scrutare l’arte del proprio tempo.

Un’ultima domanda: l’undici ottobre è il giorno del suo ottantasettesimo compleanno. Programmi? Ha già deciso come festeggerà?
Nel giorno del mio compleanno sarò già a Londra per gli ultimi dettagli organizzativi. Credo che festeggerò questa data così importante assieme a mia moglie Paola e pochi, intimi amici collezionisti gustando un cocktail. Ospitati da Simon De Pury, nella sala dove le mie opere sono esposte.

articoli correlati
La rubrica “Collezionisti” su Exibart.onpaper
link correlati
Phillips de Pury & Company
Fondazione Marino Golinelli

a cura di marianna agliottone


*foto in alto: Progetto Arte e Scienza 2006 promosso dalla Fondazione Marino Golinelli – photo Michele Famiglietti

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30