Luca Bertolo
È Luca Bertolo il vincitore della quarta edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, promosso dall’Associazione Arte Contemporanea Picena insieme al main sponsor Fainplast. La shortlist dei finalisti, che vengono selezionati in base alle segnalazioni effettuate da una giuria di esperti che cambia a ogni edizione del premio, era composta da Guglielmo Castelli (1987), Claudio Coltorti (1989), Alessandro Pessoli (1963) e Alice Visentin (1993), oltre che dallo stesso Bertolo (1968), che ha raccolto il maggior numero di segnalazioni.
I vincitori delle scorse edizioni sono stati Valerio Nicolai, Riccardo Baruzzi e Marco Neri. Per ricordare l’eredità del grande maestro marchigiano Osvaldo Licini, personalità centrale nell’arte e nella cultura in Italia nella prima metà del Novecento, il premio è specificamente dedicato alla pittura.
«Per qualche decennio, fino a qualche anno fa, la pittura è stata considerata un fossile vivente, come le cycas gli equiseti o i limuli. Oggi va di gran moda, specie nelle fiere», ha commentato Bertolo. «La verità è che è sempre stato difficile fare della buona pittura. È sempre stato difficile fare della buona arte. Licini è stato un pittore notevole, è bello che gli sia stato intitolato un premio. Quando scoprii i suoi quadri, una trentina d’anni fa, non capivo perché mi attraessero. Non c’è quasi niente da vedere, pensavo, ma non riesco a staccare gli occhi. Ecco, l’arte si gioca tutto in quel “quasi niente”. Ci vuole un po’ di coraggio e molta delicatezza».
Come vincitore del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, oltre a ricevere un compenso in denaro, Luca Bertolo trascorrerà un periodo di residenza ad Ascoli Piceno, nello Spazio Premio Licini, per realizzare le opere che verranno presentate in occasione di una mostra, in programma a dicembre, presso gli spazi della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini. L’esposizione sarà curata da Alessandro Zechini, Direttore artistico dell’Associazione Arte Contemporanea Picena.
«Il lavoro di Bertolo è caratterizzato da una versatilità stilistica che richiama, per certi versi, il percorso artistico di Osvaldo Licini: come il maestro marchigiano, Bertolo si muove con disinvoltura tra figurazione e astrazione, tra natura morta e paesaggio, meditando sui generi pittorici e superandone le convenzioni», si legge nelle motivazioni.
«Questa capacità di spaziare tra i diversi stili e soggetti non è solo un esercizio formale, ma rispecchia una profonda riflessione sui generi pittorici, di cui Bertolo forza i limiti e supera le prevedibilità. Il suo approccio dimostra una rara abilità nel coniugare pratica pittorica e riflessione teorica, creando opere che sono al contempo visivamente coinvolgenti e intellettualmente stimolanti».
Nato a Milano, nel 1968, Luca Bertolo vive e lavora a Seravezza. Ha frequentato il corso di laurea in Scienze dell’Informazione all’Università Statale di Milano, abbandonando gli studi mentre stava preparando la tesi in Logica matematica e trasferendosi a Londra. Tornato in Italia, ha lavorato come bibliotecario per il comune di Milano e si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si è diplomato in pittura nel 1998. Una serie di interessi apparentemente contraddittori che hanno dato forma a una ricerca poliedrica ma anche coerente. Sempre nel 1998 si trasferisce a Berlino, dove rimane fino al 2004, per poi tornare in Italia. Dal 2015 insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
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