Dilan Perisan, Excavation of the Solaris
Si è conclusa con la proclamazione dei vincitori, il 12 luglio 2025, a Livorno, la sedicesima edizione del Premio Combat, il concorso internazionale ideato dall’Associazione culturale Blob Art ETS con il sostegno del Comune di Livorno, della Regione Toscana, della Fondazione di Livorno, della casa editrice Sillabe, di Opera Laboratori e di altri partner del mondo produttivo e culturale. Sempre attento a valorizzare la pluralità delle ricerche visive contemporanee, il premio è articolato in sei sezioni, per intercettare i differenti linguaggi espressivi dell’attualità.
Ad aggiudicarsi il Premio Combat 2025, che prevede un riconoscimento di 10mila euro, è stata Dilan Perisan con l’opera Excavation of the Solaris. Una pratica che ha colpito la giuria – composta da Ilaria Gianni, Francesca Baboni, Angel Moya Garcia, Lorenzo Balbi, Andrea Bruciati, Davide Ferri e Stefano Taddei – per la sua forza evocativa, la capacità di trasformare frammenti di materia e memoria quotidiana in un racconto aperto e universale. L’opera, secondo le motivazioni, riesce a trasmettere urgenza e immaginazione partendo da tracce minime, rendendo visibili i passaggi della trasformazione e lasciando spazio alla proiezione empatica dello spettatore.
Del valore di 1500 euro ciascuno, invece, sono i premi assegnati alle singole categorie. Nella sezione Pittura, il premio è andato a José Victor De Castro Negreiros con Nozze d’argento, lavoro che propone una “metafisica del fantastico”, dove immaginazione e simbolismo si fondono in una narrazione visiva sospesa tra logica e sogno. Una menzione speciale è stata assegnata a Nicola Bindoni.
Per la sezione Fotografia, il vincitore è stato Alessandro Truffa con Bee training – studies on domestication, un’immagine enigmatica nella sua apparente semplicità, dove la mano aperta e la luce diventano elementi di un racconto silenzioso sul rapporto tra uomo e natura. La giuria ha conferito la menzione speciale a Lori Lako.
Nel campo della Grafica, si è distinta Valeria Carrieri con l’opera Dafne al contrario / Dafne suite, un intervento site specific a carboncino che rilegge in chiave critica il mito classico. Il lavoro si sviluppa come un fregio murale e restituisce alla figura della ninfa una voce autonoma e collettiva, trasformando la sua iconografia in gesto di resistenza e rivendicazione. A Bernardo Tirabosco è stata assegnata la menzione speciale della giuria.
Claudia Vetrano ha vinto la sezione Scultura/Installazione con Passeggero, opera che riflette sul concetto di confine in un mondo sempre più distopico e alienato, toccando le contraddizioni tra movimento individuale e solitudine collettiva. La giuria ha assegnato la menzione speciale ad Agnese Oprandi.
Per la sezione Video è stata premiata Mariana Ferratto con Tutorials, un’opera intensa e poetica che intreccia la memoria dell’esilio familiare con la resistenza dei prigionieri politici, ponendo lo sguardo sul senso di appartenenza delle seconde generazioni. La menzione speciale è andata ad Andisheh Bagherzadeh.
Ampio spazio è stato dedicato anche ai Premi Galleria, un progetto che favorisce l’incontro tra artisti e spazi espositivi e che quest’anno ha coinvolto sei realtà italiane. A Pick Gallery di Torino ha scelto Axel Gouala, Valeria Carrieri e José Victor De Castro Negreiros. BoA Spazio Arte di Bologna ha selezionato Michele Stagni e Francesca Mazzagatti. LABS Contemporary Art, sempre a Bologna, ha premiato Bernardo Tirabosco e Riccardo Androni. Mondoromulo arte contemporanea di Castelvenere ha scelto Nikko Mundacruz, mentre Nashira Gallery di Milano ha selezionato Besnik Lushtaku. Lo spazio indipendente SAC Spazio Arte Contemporanea di Livorno ha individuato in Gemma Mazzotti, Nikko Mundacruz, Marila Scartozzi e Francesca Filicaia i protagonisti delle future collaborazioni espositive.
Il premio Poliart, sostenuto dall’omonima azienda attiva nel settore del polistirene espanso, è stato conferito ad Axel Gouala, con il supporto per la produzione di una nuova opera. Andrea Astolfi ha ricevuto il premio THE PLACE, promosso dal neonato marketplace insieme all’associazione U-ART-P aps, con un’opera incisoria realizzata su tre lastre di zinco attraverso tecniche miste di ceramolle, acquatinta e puntasecca.
Infine, il Premio della Giuria Popolare, basato sulle preferenze espresse dai visitatori della mostra, è stato assegnato a Marcela Castaneda Florian per Architettura di sopravvivenza, La casa: ricchezza dell’urgenza, una riflessione plastica e politica sull’abitare come gesto di resistenza.
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