Damon Zucconi, Counting Frame, 2022, Still from web application. Courtesy the artist and VEDA, Firenze
È Damon Zucconi il vincitore della quarta edizione dell’OGR Award, il premio promosso da Artissima e dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Nato nel 1985, a Bethpage, NY, Zucconi è rappresentato dalla galleria VEDA di Firenze ed è stato selezionato da una shortlist composta da altri quattro artisti: Darren Bader (Franco Noero, Torino), Claudia Comte (König, Berlino), Matteo Nasini (Clima, Milano) Sarah Ortmeyer (Dvir, Bruxelles e Tel Aviv). Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da Carolyn Christov- Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli, Daniel Birnbaum, direttore artistico di Acute Art a Londra, Hans Ulrich Obrist, direttore artistico di Serpentine Galleries a Londra, Samuele Piazza, senior curator di OGR Torino.
Nelle prime tre edizioni il premio è stato attribuito, nel 2017, a Rokni Haerizadeh, presentato dalla galleria Isabelle van den Eynde di Dubai, nel 2018 a Tomás Saraceno, presentato dalla galleria Pinksummer di Genova, nel 2019 a Yuri Ancarani, presentato dalla galleria Isabella Bortolozzi di Berlino.
Per questa edizione, l’OGR Award ha dialogato con Surfing NFT, progetto presentato dalla piattaforma Beyond Production, che vede Artissima e Fondazione CRT in dialogo per riflettere sulle tendenze più innovative dell’arte contemporanea. E così, il focus del 2021 non poteva che essere il fenomeno NFT, inserito da ArtReview al primo posto nella classifica mondiale delle personalità più influenti dell’arte nel 2021 (qui giusto “qualche” articolo sull’argomento).
«Un premio prestigioso che oltre a rafforzare la forte sinergia che lega Fondazione Arte CRT ad Artissima e a OGR, rappresenta l’ultima tappa di una sfida iniziata lo scorso autunno in occasione della fiera torinese, quando Ilaria Bonacossa ci propose di sostenere la piattaforma concettuale Beyond production», ha dichiarato Anna Ferrino, Presidente della Fondazione CRT. «Questa, declinata in Surfing NFT, ha dato vita a un progetto all’avanguardia e coerente con la mission di Fondazione Arte CRT. A nome mio e di tutta la Fondazione ringrazio Artissima per il grande impegno profuso in questi mesi e mi auguro di poter continuare lungo questo tracciato insieme al nuovo Direttore Luigi Fassi, così come sono grata ai nostri formidabili partner tecnici Artshell e lo Studio Legale LCA e ai giurati del comitato di selezione», ha concluso Ferrino, ringraziando anche i galleristi e gli artisti.
A ognuno degli artisti finalisti è stato assegnato un contributo di produzione di 8mila euro per realizzare un’opera digitale da registrare su blockchain tramite gli NFT Non Fungible Token. Le opere sono state quindi presentate sulla piattaforma digitale dedicata a cura di Artshel e, tra queste, è stata scelta Counting Frame (2022), di Damon Zucconi, che sarà acquisita dalla Fondazione CRT, entrerà a far parte della sua Collezione – che, per la prima volta, si apre agli NFT – e sarà a disposizione delle OGR.
«La giuria premia unanimemente Damon Zucconi, rappresentato dalla galleria VEDA di Firenze, per come il suo NFT evoca la storia del calcolo attraverso l’abaco, un oggetto fisico trasformato in qualcosa di immateriale che richiama alla mente il nostro mondo composto da bit e codici», si legge nelle motivazioni. «C’è qualcosa di surreale nel modo in cui questa opera mette insieme i primi abachi, che lo spettatore vede con i propri occhi, e la capacità digitale di calcolare numeri infinitamente grandi, sottolineando così i diversi modi in cui attribuiamo valore ai numeri. In Counting Frame Zucconi usa l’abaco come un modo per ancorare le possibilità contemporanee di visione, produzione e distribuzione a tecniche e strumenti antichi. L’abaco diventa ipnotico, ammaliante, catturando la nostra attenzione in un loop infinito».
Damon Zucconi lavora con software e script personalizzati per creare opere accessibili online. Liste, sequenze numeriche, simulazioni, parole, calendari, libri, immagini e siti web diventano materiali. Le forme vengono scomposte e rimesse insieme in ordini sbagliati o con sottili modifiche. Così facendo, egli sposta l’accento sui processi utilizzati per la creazione di significato, piuttosto che sul contenuto di ciò che una forma potrebbe significare di per sé. Tra le mostre personali recenti: “Lithromantic” a VEDA, Firenze (2020), “Imagine” a World Without You a JTT, New York (2019).
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