Categorie: pre[ss]view

pre[ss]view_riviste | La Stanza Rossa

di - 9 Dicembre 2008
Bologna. Primi anni ‘90. Un gruppo di amici, ancora studenti all’Università, fondarono una rivista d’arte contemporanea. Erano anni in cui si stava affermando una scena espressiva che si confrontava con i nuovi media (che a quel tempo erano davvero nuovi), la telematica e la realtà virtuale. Bologna in quel periodo era un cantiere in continua sperimentazione. Accanto alla presenza dei centri sociali autogestiti – in cui trovavano ospitalità rassegne o incontri dedicati all’arte elettronica e altre esperienze spesso ritenute marginali rispetto alla scena artistica ufficiale di città come Milano, Roma o Torino – vi erano gallerie attente come Neon, Cristofori e Cavalieri. In quegli anni, per i giovani artisti era quasi un dovere confrontarsi con quello che accadeva a Bologna per ottenere una certa “credibilità” nella scena artistica off e sperimentale.
Stefano Righetti e Alessandro Finelli scelsero così di registrare i cambiamenti in atto e di fondare “La Stanza Rossa”, questo il nome della rivista che rendeva omaggio a un famoso romanzo di August Strindberg, pubblicata dal dicembre del 1991 al 1997 con scadenza bimestrale.
Fin dal primo numero, la rivista fu distribuita nelle edicole delle maggiori città del nord e del centro Italia. Dopo tre anni si decise di distribuirla solo in libreria, scelta che permise di coprire anche altre città e di abbattere i costi, visto che non c’era alcuna forza economica alle spalle. La redazione si trovava infatti in una stanza offerta dell’Arci e il direttore responsabile era Mauro Curati. Insieme a Francesco Galluzzi, progettarono una linea editoriale che si caratterizzava come interdisciplinare e che dava spazio ad architettura, cinema, comunicazione, con articoli di giovani ricercatori accanto a testi su o di artisti consolidati come Piero Gilardi, Studio Azzurro, John Cage, Giuseppe Chiari, gli interventi di Alessandro Bergonzoni e Plinio Perilli e i progetti dei designer Denis Santachiara e Alberto Meda.
Dopo il primo anno, oltre all’aspetto interdisciplinare, emerse un particolare interesse verso la relazione tra arte e comunicazione. Sembrava un ambito ricco di suggestioni e di una specificitĂ  che al tempo era davvero unica. I testi di riferimento erano quelli provenienti dalla scena cyberpunk, di “Decoder” o di Strano Network, oltre ai libri di Perniola, Pierre LĂ©vy, Jean Baudrillard, Jean-François Lyotard, alle nuove interpretazioni di Deleuze e Guattari, al cinema di Cronenberg e Tsukamoto, alle opere d’arte elettronica, primi esempi di quella che poi si sarebbe comunemente chiamata net art.
Sulle pagine della rivista apparvero artisti come Tommaso Tozzi, Massimo Contrasto, Correnti Magnetiche, i GMM (Giovanotti Mondani Meccanici), Giacomo Verde, Simonetta Fadda, Nello Teodori, che si interrogavano sulle trasformazioni e sui mutamenti sociali che stavano avvenendo nel mediascape. Gli interventi critici, spunti di riflessione sulla “specificità” della pratica artistica, erano di Enrico Ghezzi, Lucy Lippard, RĂ©gis Debray, Pier Luigi Capucci, Antonio Caronia, Matthew Fuller, accanto agli interventi di quelli che al tempo erano giovani critici come Matteo Chini e Silvia Grandi, per ricordarne solo alcuni.
Un’esperienza editoriale che si concluse nel 1998 in modo piuttosto improvviso, non per mancanza di vendite, quanto per una sorta di esaurimento dei temi e delle istanze di cui si occupava “La Stanza Rossa”. Le creative industries come il game design, il web design e piĂč in generale l’infotainment sembravano aver metabolizzato ogni sperimentazione. Le fiere d’arte presentavano opere di videoarte e di arte interattiva, molti giovani artisti si confrontavano con i nuovi media, vuoi per la disponibilitĂ  delle tecnologie vuoi perchĂ© tutto questo era diventato una sorta di moda.
I temi e i tempi stavano cambiando: apparvero tra i contenuti degli ultimi numeri della rivista pittori come Margherita Manzelli, Giorgio Lupattelli, Luca Matti, i manga giapponesi, di cui si cercava di compiere una fenomenologia critica, i racconti della “gioventĂč cannibale”, il cinema porno.

La Stanza Rossa. TrasversalitĂ  artistiche e realtĂ  virtuali negli anni Novanta
, a cura di Stefano Righetti, Francesco Galluzzi e Alessandro Finelli, Ăš il volume pubblicato da Costa & Nolan e che riunisce una selezione dei testi pubblicati nella rivista. Una raccolta preziosa, che anticipa situazioni e mutamenti che fanno parte del nostro presente, ora che le utopie della Rete sono passate sotto il rullo compressore del liberalismo e della new economy.
Tra quei giovani critici de “La Stanza Rossa” c’eravamo anche noi.

daniele perra & lorenza pignatti

la rubrica pre[ss]view Ăš diretta da marco enrico giacomelli

*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 53. Te l’eri perso? Abbonati!


Stefano Righetti, Francesco Galluzzi e Alessandro Finelli (a cura di), La Stanza Rossa. TrasversalitĂ  artistiche e realtĂ  virtuali negli anni Novanta
Costa & Nolan, Milano 2007
Pagg. 183, € 17,40
ISBN 9788874370795
Info: la scheda dell’editore

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18