Nel corso dei mesi passati, contraddistinti da lockdown e distanziamento sociale, il videogioco simulativo della Nintendo Animal Crossing: New Horizons è diventato velocemente il mezzo perfetto per evadere virtualmente dalle mura di casa, trasferendoci spiritualmente su isole deserte colonizzate da avventurosi giocatori. Adesso, grazie alla collaborazione con il Warhol Museum di Pittsburgh, ai giocatori di Animal Crossing viene messa a disposizione un’isola sulla quale il film sperimentale Chelsea Girls del 1966 viene proiettato in loop 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. La notizia è stata annunciata attraverso un tweet direttamente dallo scrittore e produttore statunitense, Jake Folgenest, il quale specifica che per la riproduzione del film, all’interno di un cinema virtuale, si è scelto di utilizzare due proiettori da 16 mm, permettendo così ai giocatori di godere della pellicola ricreata fedelmente secondo il progetto originale.
Sebbene Andy Warhol avesse realizzato diverse pellicole sperimentali che facevano riferimento al cinema underground, fu con Chelsea Girls che ottenne il grande successo di pubblico. Girato nelle camere del mitico Chelsea Hotel di Manhattan, il film si compone di dodici episodi, ognuno dalla durata di circa mezz’ora, che ci raccontano senza mediazione o censura le vite senza freni di personaggi iconici come la cantante Nico, il musicista e ballerino Eric Emerson, l’artista Brigid Berlin (qui la sua storia sopra le righe), il poeta e fotografo Gerard Malanga, la modella Susan Bottomly e molti altri, tutti amanti frequentatori della Factory e amici di Warhol. Con la totale assenza di trama e di montaggio, questo film essenziale ci cattura grazie alla sua spietata schiettezza, amplificata dalla disinibizione totale dei protagonisti. Spesso descritto come un «classico cocktail warholiano di sesso, droghe e drammi», Chelsea Girls ha la capacità di magnetizzare lo spettatore attraverso la resa di una quotidianità spietatamente sincera, rivelata attraverso l’occhio instancabile di Andy.
Questa non è la prima volta che il mondo dell’arte incontra quello dei videogiochi. Già in passato, infatti, il Getty Center, con lo sviluppo di Animal Crossing Art Generator, ha reso possibile per i giocatori decorare gli interni delle proprie abitazioni virtuali con le repliche digitalizzate delle opere appartenenti alla sua collezione (con tanto di falsi!) così come il Metropolitan Museum of Art ha creato alcuni codici QR che consentono l’accesso a tutte le loro opere. Grazie a queste due iniziative, e adesso anche grazie alla collaborazione con il Museo Warhol, chiunque potrà interagire comodamente da casa con opere provenienti da tutto il mondo, grazie a un espediente divertente che ci farà immergere con semplicità nel mondo dell’arte.
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