Bologna Art Week: da Studio G7 a Phmuseum Lab, sul filo della memoria

di - 31 Gennaio 2024

In occasione dell’edizione 2024 di Art City Bologna e della 47ma edizione di Arte Fiera, Untitled Association propone una serie di itinerari con cui intende suggerire a professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, alcune iniziative da non perdere, tra le mostre del Main Program e le iniziative di musei e spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. Qui trovate tutti gli altri percorsi consigliati.

Nel giro di oggi, si parte dalla galleria Studio G7, per poi passare alla galleria Maggiore g.a.m, allo Spazio B5 e allo Spazio Lavì!, per concludere con il PhMuseum Lab. Il percorso trova il suo filo conduttore nella memoria. La memoria è viva nel ricordo, testimone in-tangibile dello scorrere del tempo, che ci consacra alla storia. La memoria è intima o può appartenere tutti, declinandosi in modo diverso in ognuno di noi.

Bologna Art Week: gli appuntamenti di mercoledì, 31 gennaio

Galleria Studio G7 – Supporto memoria / Memory Device

Il nostro itinerario parte dalla galleria Studio G7, in via Val d’Aposa, dove ad accoglierci sarà la mostra Supporto memoria / Memory Device di Daniela Comani. La mostra è la sesta personale presso lo Studio G7, col quale l’artista collabora dal 1996 e che quest’anno festeggia i 50 anni di attività. Daniela Comani (Bologna, 1965), in occasione di questo momento della storia della galleria e del rapporto trentennale con essa, pone il centro della sua riflessione sullo scorrere del tempo. La memoria si materializza in un’installazione che assume le caratteristiche dell’autoritratto: fotografie di macchine fotografiche, registratori, telefoni cellulari, pellicole, nastri audio, floppy disk, CD, memory card, sim card che compongono un archivio visivo della storia dei media e dell’artista stessa. Lo scorrere del tempo viene evidenziato dalla differenza tecnologica degli ultimi 40 anni passando dall’analogico al digitale, da una videocamera VHS allo smartphone realizzando, proprio con quest’ultimo e a trent’anni di distanza, la stessa ripresa che ha presentato in maniera inedita.

MemoryDevice, exhibition view6, Ph.F.Rucci. Courtesy Galleria Studio G7

Galleria d’Arte Maggiore g.a.m – Forever Icon

Seconda tappa del nostro itinerario, a pochi passi dallo Studio G7, è la Galleria d’Arte Maggiore g.a.m, in via d’Azeglio, che oggi inaugura la mostra Forever Icon, personale dedicata ad Allen Jones (Southampton, 1937).

Una collaborazione che si rinnova, quella tra Allen Jones e Maggiore G.A.M che già nel 1999 qui espose alcune opere inedite. Nel ricordo di un grande rapporto di stima, in mostra saranno presenti le opere iconiche di uno dei più grandi rappresentanti mondiali della Pop Art, incluso il celebre scatto alla top model Kate Moss trasformata in una scultura da un’armatura dorata. Con grande spirito ironico, Jones sovverte le dinamiche di ruolo uomo-donna, inserendosi in un tema attuale come quello della parità di genere.

Allen Jones, Backdrop, 2016/2017, olio su tela, smalto ad olio su figura composita e base in legno, Tela: 243.84 x 203.2 cm, Manichino: 201 x 38 x 65 cm | © Maggiore g.a.m. / Allen Jones

Spazio B5 – This is Not a Fairytail

La terza tappa dell’itinerario di Untitled è lo Spazio B5 in Vicolo Cattani che presenta oggi This is not a fairytale di Mons Jorgensen.

La mostra illustra il percorso di ricerca dell’artista sui miti e le fiabe nord-europee. Secondo Mons Jorgensen (Rotterdam, 1968) esiste una memoria collettiva che l’artista filtra attraverso la sua sensibilità personale e traduce in immagini: i suoi lavori si pongono come icone contemporanee veicolate dal mito che le rende intelligibili. Il percorso espositivo presenta acrilici e pastello su tela e fotografie in bianco e nero, vissuti come strumento d’indagine di una realtà “altra”; saranno proiettati tre cortometraggi all’interno di particolari dispositivi costruiti per attivare una visione consapevole dell’opera e una scultura di argilla polimerica e corda.

Ci sarà, inoltre, una performance realizzata in collaborazione con la Scuola di Teatro Colli, con la regia di Emanuele Montagna e la partecipazione degli attori Asia Galeotti e Riccardo Quarta, in programma con doppio appuntamento oggi, in occasione dell’opening, e il 3 febbraio, in occasione di ART CITY White Night. Infine, due delle opere in mostra faranno parte di un’asta silenziosa il cui ricavato sarà devoluto all’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza Onlus.

Merfish, acrilico e pastello su tela, 2023

Spazio Lavì! – Monumenti Improbabili

La penultima tappa è l’Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia, che per la prima volta partecipa agli eventi di Art City. Nella Sala Berti Arnoaldi inaugurerà la mostra Monumenti improbabili di Sonia Lenzi in collaborazione con Spazio Lavì!. L’artista immagina memoriali dedicati alle donne riflettendo sul monumento come rappresentazione della memoria storica. Le donne non hanno avuto spazio nella memoria collettiva, ricordando solo uomini valorosi e dimenticandole nel corso della storia. I monumenti dedicati a queste donne sono senza dubbio improbabili, così come i luoghi nei quali vengono collocati, allusivi e simbolici, immaginari come monumenti stessi.

Monumento a Irma Bandiera (1915 – 1944), 30x45cm. Courtesy Spazio Lavì! e Istituto Parri

PhMuseum Lab – The Window Is Always Wide Open

L’ultima tappa di oggi è il PhMuseum Lab, in cui è possibile assistere alla mostra The Window Is Always Wide Open, aperta fino al 4 febbraio. La mostra è una collettiva curata in collaborazione con la fotografa documentarista anglo-egiziana Laura El-Tantawy. Presenta nove fotografe che hanno preso parte alla Masterclass Criticae 2022/23, organizzata da PhMuseum, esplorando tematiche legate a famiglia, alla memoria e al trauma. Le artiste si raccontano nella loro intimità, mostrandoci casa loro ed invitandoci a relazionarci con donne, bambine, madri e figlie che stanno cercando di ricordare per non dimenticare o dimenticare ricordando; ci mostrano storie di perdita e di viaggio, di solitudine e maternità. Nessuno spazio della memoria è lasciato inenarrato: i ricordi sono attimi vividi nelle foto che si trasformano in diari di verità.

Bologna Art To Date: Mappa #6

Trovate la mappa completa di Bologna Art To Date powered by Untitled Association sul nostro nuovo numero cartaceo, il 123 (potete scaricarlo in pdf qui oppure prenderne una copia on paper al nostro stand di Arte Fiera, altrimenti lo trovate in giro, tra gallerie, musei, spazi indipendenti…)

#11 in  mappa

Galleria Studio G7

Via Val D’Aposa, 4/A

+39 051 2960371 / 339 8507184

info@galleriastudiog7.it

galleriastudiog7.it

Supporto memoria / Memory Device

Daniela Comani

With a critic text by Giangavino Pazzola

> 31.03.2024

#04 in  mappa

Galleria d’Arte Maggiore g.a.m

Via D’Azeglio, 15

+39 051 235843

info@maggioregam.com

maggioregam.com

Allen Jones. Forever Icon

Solo show

Curated by Alessia Calarota

31.01 > 14.04.2024

#20 in  mappa

Spazio B5 – Studio Store Creativo

Vicolo Cattani, 5B

+39 051 0566878

info@spaziob5.com

Mons Jorgensen. This is not a fairytale

Solo show

31.01 > 24.02.2024

#68 in  mappa

Spazio Lavì! City

Via Sant’Apollonia,19/A

+39 3892862551

spazio.lavi@gmail.com

spaziolavi.it

Suite chimica

Roberto Rizzoli

Curated by Valeria Tassinari

27.01 > 10.02.2024

At Sala Berti, Istituto Storico Parri

Monumenti Improbabili

Sonia Lenzi

Curated by Giovanna Calvenzi

31.01 > 08.02.2024

#65 in  mappa

PhMuseum Lab

Via Paolo Fabbri, 10/2

info@phmuseumlab.com

phmuseumlab.com

The Window Is Always Wide Open

Group show

Curated by Laura El-Tantawy and PhMuseum

> 04.02.24

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Tag: Art City Bologna Bologna bologna art week G.A.M. Galleria Arte Maggiore PhMuseum Lab Spazio B5 Spazio Lavì Studio G7

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