Clavi-viola e leone meccanico © PAFF! Ph. S. Penocchio
Macchine volanti e sommergibili, automi e strumenti musicali. Insomma, sappiamo che il genio di Leonardo da Vinci era più che visionario e, da oggi, potremo lasciarci trasportare dalle sue suggestioni grazie alla mostra hi-tec visitabile fino al 27 settembre a PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli, il museo di Pordenone, fondato nel 2018 da Giulio De Vita, che continua a puntare sull’edutainment, l’intrattenimento educativo, attraverso esposizioni interattive dedicate a un pubblico eterogeneo.
Dedicata al multiforme ingegno del Maestro, la mostra ha fatto il giro del mondo, prima a Tokyo, Chicago, New York, Filadelfia, quindi a Kuwait City, San Paolo del Brasile e Città del Messico, per approdare infine in Italia. In esposizione per “Il mondo di Leonardo”, oltre alle ricostruzioni inedite e a dimensioni reali delle macchine e dei disegni del Genio vinciano, anche il repertorio completo di opere in digitale, ricostruito attraverso un percorso interattivo che permette di sfogliare virtualmente in versione integrale il codice Atlantico, la più ampia raccolta di scritti e disegni di Leonardo, svelando i meccanismi delle sue complesse invenzioni.
Il percorso della mostra di Leonardo al PAFF! comprende diversi prototipi delle macchine, realizzati a partire dalle sue note, fra i quali alcuni inediti, come il grande organo continuo, che rivoluzionava l’uso tradizionale dello strumento musicale con un sistema a doppio mantice, in grado di produrre un flusso d’aria senza interruzioni.
E poi 12 macchine realizzate in dimensione reale e in scala, quattro macchine volanti con apertura alare di oltre quattro metri, quattro natanti e l’antesignano del moderno robot, il Leone meccanico, realizzato in scala, per la lunghezza di 3 metri. L’automa fu costruito nel 1515, per il Re di Francia Francesco I e, secondo le testimonianze dell’epoca, era in grado di muoversi autonomamente, lasciando addirittura cadere una pioggia di gigli, simbolo della monarchia, se colpito con una frusta. Di questa macchina prodigiosa, Leonardo non lasciò disegni ma solo schizzi molto dettagliati dei meccanismi.
E ancora, due strumenti musicali a tasti funzionanti e una selezione di disegni, riproduzioni ufficiali provenienti dalla Reale Commissione Vinciana.
Una conoscenza mediata attraverso strumenti tecnologici come postazioni multimediali, che permetteranno di sfogliare il Codice Atlantico e il Codice del Volo. Per capire il funzionamento delle macchine è possibile aprire, smontare e ricomporre virtualmente le invenzioni, come costruzioni in mattoncini, attraverso un software appositamente dedicato. L’esposizione è realizzata in collaborazione con l’istituzione milanese Leonardo3 Museum, centro di ricerca che studia, interpreta e rende fruibili per il grande pubblico le opere di Leonardo da Vinci, impiegando metodologie e tecnologie all’avanguardia.
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