«SITU Festival â hanno spiegato gli organizzatori â Ăš un progetto curatoriale e multidisciplinare di residenza ed esposizione dâarte contemporanea allâinterno di spazi sacri e alternativi fondato nellâagosto del 2020 dallâartista Nicola Tineo, fondatore dellâA.p.s. Zona Blu (associazione artistico culturale che gestisce uno spazio espositivo nella periferia sud di Milano ove le dinamiche espositive vengo sovvertite in favore di una ricerca curatoriale sperimentale e poliedrica), il cui team organizzativo Ăš parte del nucleo curatoriale della II edizione che si svolge dal 16 al 29 Agosto 2021 a Militello in Val di Catania (Sicilia), un piccolo centro dellâentroterra siculo inserito fra i Borghi piĂč belli dâItalia e dal 2002 patrimonio mondiale dellâUNESCO.
Il cuore del progetto prevede che dieci chiese siano affidate a dieci artisti, selezionati tramite open call, per creare un percorso espositivo itinerante capace di abbracciare lâidentitĂ storica e peculiare di Miltello in dialogo con le urgenze del panorama contemporaneo. Il festival si divide in residenze dâartista dal 16 al 26 agosto e una successiva esposizione delle opere site-specific, talks, video proiezioni, live performance, DJ set, laboratori di arte terapia ed esplorazioni musicali per riattivare il contesto identitaria del territorio con proposte socio-culturali innovative fruibili al pubblico dal 27 al 29 agosto».
Come Ăš nato SITU Festival e quali sono i suoi obiettivi?
«SITU Festival si sviluppa a partire dal concetto di âsite specificâ o âin SITUâ, puntando a una riappropriazione di luoghi dimenticati e obsoleti dalla contemporaneitĂ quotidiana, come gli spazi sacri, tenendo conto e valorizzando il grande patrimonio artistico di Miltello in Val di Catania, che appartiene alla comunitĂ , con lo scopo di concedergli una impronta contemporanea, innovativa, tramite il lavoro di artisti ed esperti nel campo dellâarte contemporanea attivi in una produzione culturale di spessore che mira a dialogare e rivalutare lâidentitĂ culturale del luogo. SITU Festival cerca di utilizzare pratiche creative interdisciplinari pensate ad hoc per il territorio, capaci di coinvolgere diverse tipologie di pubblici per innescare una rigenerazione territoriale a partire dallâesperienza artistica e culturale.
Il progetto nasce dallâidea di rivalutare un luogo sacro come particolare spazio visivo rielaborandolo attraverso il linguaggio dellâarte contemporanea, la cui sensibilitĂ compositiva si instaura allâinterno di uno spazio âaltroâ pieno di un proprio vissuto significativo e con un suo forte linguaggio estetico, alternativo al comune canone espositivo.
SITU Festival vuole dialogare con il tessuto sociale e le diverse realtà del territorio per stimolare meccanismi e dinamiche collaborative tra gli artisti, gli operatori culturali, i partecipanti e la comunità di Militello in Val di Catania, cercando di sperimentare e diffondere pratiche culturali inclusive e aggregative per le comunità residenti e non».
Come avete individuato gli spazi sacri e come verranno fruiti dagli artisti dal 16 al 26 agosto e come sono stati selezionati gli artisti di questa edizione?
«Nella selezione dei diversi punti espositivi si Ăš cercato di delineare un percorso itinerante diffuso che coinvolgesse tutto il centro storico del paese, lâobiettivo Ăš quello di sperimentare e diffondere pratiche culturali inclusive e aggregative per le comunitĂ residenti e non, attraverso una rivalutazione e una riscoperta dei luoghi della quotidianitĂ . I dieci artisti, selezionati tramite open call, sono stati invitati a lavorare in SITU, allâinterno di 10 chiese di Militello in Val di Catania messe a disposizione dalla Diocesi, solitamente chiuse al pubblico. La II edizione del Festival prevede un progetto espositivo caratterizzato da unâampia programmazione.
La scelta delle proposte ricevute ha seguito una linea estetica e concettuale basata sul rapporto tra capacità di indagare il luogo inserendosi con un proprio contenuto; creando una rosa di artisti che spaziano tra le diverse tecniche espressive, ricercando una dimensione poliedrica che desse ad ogni spazio una sua tonalità e identità ».
Dal 27 al 29 agosto si svolgeranno una serie di eventi aperti al pubblico. Di che cosa si tratterĂ ?
«Durante il Festival verrĂ dato ampio respiro allâaspetto divulgativo delle esperienze artistiche e culturali tramite la realizzazione di un panel pubblico di dibattiti e video proiezioni.
Il public program di SITU annuncia tra i suoi talk la partecipazione Walk-in-Studio, lâassociazione culturale NĂšon assieme al poeta Pietro Ristagno e Monica Felloni, lâantropologo e regista Franco La Cecla che ci ha concesso la video proiezione del docufilm In Altro Mare, il collettivo Parasite 2.0, lâartista Massimo Mazzone, il collettivo transdisciplinare Presa Multiplia; inoltre verrĂ proiettato il docufilm Lâisola delle Femmine tratto dalla docu-serie Le fotografe, prodotto da TerraTrema film e Sky.
Durante le giornate di Festival, saranno organizzati una serie di laboratori di arte terapia, accuratamente pensati dalla sezione âArt Bluâ dell a.p.s. Zona Blu per coinvolgere differenti tipologie di pubblico (bambini, adolescenti, adulti, anziani)».
Quali progetti avete per il futuro di SITU Festival?
Lâidea Ăš quella di creare un festival dâarte itinerante che indaga di volta in volta le dimensioni intime e spirituali dei luoghi interessati. Inoltre fondare un Museo dâarte contemporanea a Militello in Val di Catania dove le opere migliori verranno restituite in forma riadattata o sotto forma di documentazione video fotografica, accrescendo nel tempo una collezione dâarte contemporanea firmata SITU a cura dellâa.p.s Zona Blu».
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