Cuginə, edizione uno, Collettivo EFFE, 2025
Un’occasione per condividere tempo, spazio e immaginazione, sul filo precario ma fertile della prossimità, di una sorta di “parentela” allargata eppure affine: CUGINƏ – Edizione Uno, residenza artistica ideata e curata dal Collettivo EFFE, prende il via oggi a Poggi San Siro, una piccola frazione rurale nel comune di Ceva, in provincia di Cuneo. Fino al 17 agosto, otto artiste e artisti – Laura Bouyard, Angela Dionisia Severino, Federico Meneghel, Matthieu Molet, Inès Panizzi, Pietro Pingitore, Sara Zacchetti, Giacomo Zanon – vivranno e lavoreranno e si sintonizzeranno sul posto, innescando un processo di ascolto e relazione con il territorio e i suoi abitanti, in un periodo simbolico come quello della festa patronale di San Rocco.
«CUGINƏ non è una programmazione culturale: è un modo di abitare, di stare, di lasciarsi attraversare da un territorio. È un’alleanza fragile e temporanea tra chi fa arte e chi custodisce i luoghi», dichiarato dal Collettivo EFFE.
Sostenuta da Fondazione CRC e Banco Azzoaglio, con il patrocinio del Comune di Ceva e la collaborazione di Mirabilia Festival e della Cooperativa Proteo, CUGINƏ si fonda su un’idea di cittadinanza attiva e di inclusione reale. La presenza di persone fragili, inserite in percorsi di recupero, dimostra come l’arte possa diventare una pratica trasformativa, accessibile, capace di generare nuove narrazioni collettive.
«CUGINƏ è una ricerca sul gesto dell’abitare e sulle relazioni che questo gesto genera: tra artistə e territorio, tra creazione e partecipazione, tra chi resta, chi torna e chi arriva per la prima volta. Una forma di pratica condivisa che sceglie la co-abitazione come modalità di lavoro e mette in campo processi orizzontali, auto-organizzati, in cui la distanza tra opera e contesto si dissolve», hanno spiegato gli organizzatori. Il progetto infatti si propone come un laboratorio di prossimità radicale, per abbattere le distanze tra opera e contesto, artista e comunità, proponendo una pratica di co-abitazione e auto-organizzazione.
Nessun bando, nessuna selezione tradizionale: le artiste sono state invitate direttamente, con la possibilità di estendere l’invito a una persona affine, dando vita a un gruppo nato per alleanza affettiva e visione condivisa. Così, da vetrina di progetti, la residenza si espande in un luogo di fiducia e interdipendenza. Le giornate saranno attraversate da una serie di appuntamenti pubblici aperti alla comunità locale e non solo.
Tra gli eventi previsti, Tutto respira, il 9 agosto, una performance sonora tra esseri umani e piante, mentre il 10 agosto sarà la volta della proiezione del documentario Persino le spine sono spilli, testimonianza di un processo partecipativo in Sardegna. La restituzione pubblica del 16 agosto sarà una giornata di performance, installazioni, proiezioni e una cena collettiva, culminante nel Poggi Party: festa comunitaria che celebra la dimensione affettiva delle parentele estese.
Tra le realtà emergenti più attive sulla scena performativa italiana, il Collettivo EFFE è stato fondato da Giulia Odetto e Antonio Careddu. Attivo dal 2018, lavora sulla drammaturgia d’immagine e sulla percezione, intrecciando corpo, paesaggio e tecnologia. I suoi progetti – tra cui il mio corpo è come un monte (REf Romaeuropa) o Wonderland (Teatro Stabile di Torino, Seoul Institute of the Arts) – sono stati presentati in festival nazionali e internazionali. Dal 2023 pubblica il progetto editoriale Atto Precario e dal 2025 fa parte di Arci Torino.
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